Ipotesi esplosivi posti nei cercapersone di Hezbollah: la mano del Mossad?
Fonti della sicurezza libanese suggeriscono un’operazione del Mossad dietro le esplosioni che hanno colpito Hezbollah in tutto il Libano. Bilancio: 11 morti e oltre 4000 feriti, tra cui l’inviato iraniano a Beirut
In Libano, si continua a indagare sulle esplosioni che hanno colpito Hezbollah, lasciando un bilancio di almeno 11 morti e più di 4.000 feriti. Secondo fonti anonime della sicurezza libanese, riportate dalla Reuters, l’ipotesi principale punta a un’operazione condotta dal Mossad, l’agenzia di spionaggio israeliana, che avrebbe inserito esplosivi all’interno di circa 5.000 cercapersone distribuiti mesi fa dall’organizzazione sciita.
Questa azione, se confermata, rappresenterebbe una violazione della sicurezza di Hezbollah senza precedenti. Le detonazioni si sarebbero verificate in diverse località del paese, colpendo sia i combattenti del gruppo, sia personalità di spicco, tra cui l’inviato iraniano a Beirut, che è rimasto gravemente ferito.
I cercapersone, da tempo utilizzati da Hezbollah per evitare l’uso di telefoni cellulari più facilmente intercettabili, sembrano essere diventati il mezzo attraverso cui il Mossad avrebbe attaccato il gruppo. Tuttavia, al momento, Israele non ha né rivendicato l’operazione né commentato ufficialmente le accuse mosse da Hezbollah e da altre fonti locali.
L’azione ha scatenato la reazione del gruppo libanese, che ha accusato Israele di essere responsabile delle esplosioni, promettendo una risposta adeguata. Nel frattempo, anche l’Iran ha espresso preoccupazione per l’attacco che ha coinvolto il proprio inviato, contribuendo a inasprire ulteriormente le tensioni regionali.
Nonostante le indagini in corso, restano molti interrogativi su come sia stata possibile una tale violazione della sicurezza di Hezbollah, noto per la sua attenzione alla protezione delle proprie comunicazioni interne. Gli sviluppi futuri chiariranno se questa ipotesi troverà conferma o meno, e quali saranno le conseguenze sul piano geopolitico.
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