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A La Cervara il blu turchese del Tigullio sfuma nel viola dei glicini, che fioriscono in primavera sui pergolati. Situata sul Monte di Portofino e affacciata a picco sul mare, dopo anni di abbandono l’ex abbazia trecentesca di San Girolamo è stata acquisita nel 1990 da Gianenrico Mapelli, che ne ha avviato un lungo e sapiente recupero sotto la supervisione del Ministero dei Beni Ambientali e Architettonici e con l’intervento di Pinin Brambilla Barcilon, la celebre restauratrice del Cenacolo di Leonardo. Oggi il complesso dell’ex monastero con la sua Torre saracena, il chiostro e la cappella consacrata sono Monumento Regionale della Liguria. I visitatori possono anche scegliere di fermarsi in una delle camere del Convento o isolarsi nella particolare Suite che un tempo ospitò Francesco I, re di Francia.

Nato come hortus benedettino, il giardino all’italiana su due livelli è collegato dalle ordinate file di pilastri dei lunghi pergolati, che ospitano glicini secolari (Wisteria Sinesis L.) e falsi gelsomini (Rhynchospermum jasminoides L.), dalle gradinate e da siepi di bosso potate secondo la più elegante arte topiaria. Nelle varie stagioni qui fioriscono anche camelie, rose, ortensie e poi specie più esotiche, come sterlizie e Bouganvillee.
Una rara collezione di piante mediterranee crea un affascinante percorso profumato, con piante di capperi rosa, pini da pinoli, agrumi e infine il piccolo giardino delle erbe aromatiche e officinali, omaggio all’antica tradizione botanica dei conventi.

Il parco, che è stato insignito nel 2012 del primo premio Grandi Giardini Italiani per la perfetta cura e manutenzione, può essere visitato ogni 1a e 3a domenica del mese da marzo fino a ottobre.

 

 

Fonte: Grandi Giardini Italiani

Photo La Cervara, ph. Dario Fusaro

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