
L’Associazione Aviazione Navale (AVNAV) ‘’decolla’’ da Catania.
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Da oltre una decade e proprio a partire da Catania, nel 2012, i vari componenti dell’Aviazione Navale, dai Piloti agli Specialisti delle varie categorie, si riuniscono nelle diverse Basi della Marina, da quelle tipiche elicotteristiche-aeronavali, a quelle formative come la nostra Accademia Navale di Livorno, allo scopo di mantenere vive le tradizioni, la memoria dei vissuti e rafforzare la loro antica e robusta amicizia, soprattutto basata sul rispetto, sul piano professionale e incentrata sulla passione del “volo salmastro”.
Finora quei “raduni” erano considerati informali, nel senso che non esistendo ancora una vera e propria Associazione non avevano i crismi della “formalità” pre-costituita, con tanto di approvazione giuridica, con Statuto e relativa struttura organizzativa: solo l’estate scorsa, nel 2024, è stata quindi formalizzata con grande e comprensibile soddisfazione di tutti i partecipanti, a partire dai cd. Marinai del Cielo.
E, nonostante quelle riunioni pregresse, non avessero nulla da invidiare a quella “formale”, a partire da quella di Catania del 2012, a quella fatta nel 2016 nella Stazione Elicotteri di Luni, fino a quella tenuta nel 2019 in quella più vasta (elicotteri + aerei) della Maristaer Grottaglie, sembrava più che opportuna rinnovare una riunione nella Base di Catania che, per tutti gli “aeronavali” intesi come gli appartenenti al Reparto Aeromobili, rappresenta una tappa comune per tutti, come lo è l’Accademia Navale per tutti gli Ufficiali di Marina, a prescindere dalla loro estrazione: in effetti Catania ci ‘’voleva’’, ed è per questo che il 22 maggio u.s. c’è stata la prima riunione formale degli appartenenti a tale onorevole Associazione.
Ciò, peraltro, è avvenuta in concomitanza con una straordinaria celebrazione, quella del Venticinquennale del COMFORAER – una riorganizzazione ‘’copernicana’’ nata nel 2000 – che ha riguardato nel complesso le funzioni tecnico-logistiche ed operative del Reparto Aer dello Stato Maggiore della Marina, ma anche tutte le Basi, ed i Gruppi di Volo dando concretezza, con una dipendenza funzionale diretta e flessibile, e soprattutto con un riferimento unico di CINCNAV (Comando in Capo della Squadra Navale) che ha consentito di conseguire un livello di efficienza, e di efficacia nell’impiego degli aeromobili assegnati, a livelli iperbolici, prossimi al 90%.
Oltre al rinnovamento ed alla radicale trasformazione organizzativa, tale progetto – studiato ed approvato nel 1999, quando ero Capo del Reparto Aer, e avvallato dal CSMM Umberto Guarnieri- ha portato ad una straordinaria flessibilità nell’impiego dei vari assetti da un lato, e dall’altro ha comportato una ‘’diversa concezione e percezione’’ degli attori aeronavali più esposti, conferendo una più giusta dignità con una valutazione di merito assai più corretta ed equa dei Piloti in primis, ma in generale di tutti i componenti dell’Aviazione di Marina che in qualche misura da allora venivano valutati in discesa dal CINCNAV, come per tutti i Comandi Navali dipendenti, senza infingimenti o sciocca differenziazione. In tale contesto va ricordato il Capo Reparto Aer, mio successore, che ha implementato tale riorganizzazione così innovativa: l’Ammiraglio Giuseppe De Giorgi che, presente in sede per l’occasione, nel prendere la parola, ha illustrato con dovizia di particolari e con un eloquio d’eccezione i passaggi più importanti di quell’impresa così rivoluzionaria, sicuramente assai innovativa, quanto straordinaria.
Un contributo di pensiero coinvolgente ed appassionato sulla nostra Aviazione di Marina ed un intervento, introdotto dall’attuale CONFORAER, Contrammiraglio Giancarlo Ciappina, che ha illustrato – contornato dai Comandanti delle Basi e dei Gruppi di Volo presenti in sede- nei dettagli lo stato della Componente AER e le prospettive future, con bellissimi video, inframezzati dalle toccanti note dell’Inno delle Forze Aeree MM.
Ciò ha rappresentato uno dei momenti topici dell’evento, quel raccordo non solo ideale che accomuna ‘’i vecchi’’ della Componente ed i loro mezzi ‘’preistorici’’, con i Marinai del Cielo di oggi con i loro aeromobili, dagli EH-101 agli NH-90, per finire con gli F-35B, davvero con una flotta aerea allo stato dell’arte.
Ma un po’ di storia, male non fa, a questo punto, così come serve per continuare a sognare!
L’Aviazione Navale ha rappresentato quel ‘’sogno’’ per molti, a partire da quel Grande Ammiraglio Paolo Thaon di Revel che già nel 1913 aveva ben compreso il valore decisivo dell’aereo combinato con la nave ( il suo motto era ‘’piattaforme per volare se vuoi vincere sul mare’’..); il pensiero, non a caso era frutto di una strategia lungimirante che, oltre a credere fermamente nel valore aggiunto del nuovo mezzo aereo, portò a dar vita all’Aviazione di Marina. Purtroppo, quella giusta visione strategica, nel corso di diversi lustri, non è stata sempre condivisa dai vertici politici e neppure, in molti casi, da parte di quelli militari, perfino da parecchi Ammiragli affetti da miopia e da una mentalità conservatrice ancora incentrata sulle ‘’cannoniere’’. Non bastarono infatti le sue dimissioni da Ministro della Marina nel 1925, in aperto dissenso con ‘’il coro’’ e con lo stesso Mussolini che finì per assumere ad interim il suo incarico, convinto della inutilità della nave portaerei ma anche per il fatto di considerare l’Italia, per la propria posizione geografica nel Mediterraneo e la connaturata marittimità, essa stessa con slogan fuorvianti, una Portaerei.
Un passaggio essenziale per la realizzazione di quel sogno è stata infatti la Legge Navale del 1975 (la cd. Legge de Giorgi) con la costruzione della prima portaerei, il Garibaldi. Ed infine lo step, altrettanto esiziale, relativo all’approvazione della Aviazione imbarcata della Marina , di cui alla Legge n. 36 del 1° febbraio 1989, approvata solo a seguito della ‘’vision e determinazione’’ del CSMM Vittorio Marulli, con conseguente, quasi immediato imbarco operativo proprio sul Garibaldi, dei velivoli STOVL (Short Take-Off and Vertical Landing) del tipo AV8-B Plus.
La storia della Componente più recente si impernia certamente anche sui velivoli, dagli AV-8 ai più recenti F-35B e dai massicci imbarchi ed interventi fra cui si menziona quelli ‘’fianco a fianco’’ della US Navy in Mare Arabico dopo il proditorio attacco alle Torri Gemelle del nine-eleven, dell’ 11 settembre 2001, e in termini di RWO (Real World Operations), fino alle attività relativamente più recenti nella guerra contro Gheddafi/ Libia.
Ma la storia vera, quella realmente scritta e vissuta dai Reparti di Volo della Marina, non può prescindere dagli attori protagonisti di tempi trascorsi, dai primi anni 1950, che con mezzi elicotteristici ora considerati ‘’preistorici’’ (dai 47, agli SH-34, e AB-204…) hanno dato il ‘’sangue’’ (e spesso la stessa vita) per la nostra Aviazione; a loro soprattutto va il merito di aver costruito, consolidato e data una straordinaria reputazione non solo professionale a quella nostra Aviazione con missioni di volo ‘’a naso’’, assai impegnative e talvolta uniche, se non perfino temerarie.
Noi abbiamo sempre vissuto con un ethos particolare quelle storie ed anche oggi, come avrete modo di leggere nel mio ‘’intervento’’, ho parlato di esperienze vissute con quei meravigliosi uomini che hanno fatto parte, con incredibile orgoglio, della nostra Componente; e visto che i Marinai del Cielo vivono non solo di esperienze, ma soprattutto di ”amori e di emozioni” che sono tuttora intensi e schietti per la nostra Aviazione Navale, se non ancora maggiormente sentiti con lo scorrere del tempo, ho deciso di richiamarli con forza in quella sede.
Lo faccio con grande soddisfazione anche perché, recentemente, in data 21 novembre 2024, il Comitato Fondatori dell’Associazione Aviazione Navale, ha ritenuto opportuno formalizzare quella nostra pseudo-Associazione che finora era stata esclusivamente ”virtuale”, nominandomi Presidente di questa nobile realtà che spero di onorare al meglio: a tempo debito penseremo ad una sorta di ”manifesto’‘, non di promozione e di iniziazione, né per sermoneggiare nei riguardi di altri, e sicuramente scevro da qualsivoglia ambizione ”pilotesca” ingiustificata, ma con l’obiettivo unico di declinazione semplice del nostro essere, del nostro vissuto di Marinai- Aviatori, ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro.
Quale Presidente di questa nuova realtà associativa non mi sono certamente sottratto ad intervenire, a Catania, con una allocuzione sentita di fronte ad una platea di Piloti, Tecnici e familiari, ma anche di numerose ‘’nuove leve’’ di specialisti là presenti in formazione proprio con Corsi specifici nell’ambito della stessa Maristaeli; uno stralcio di quella allocuzione che, ripeto, non vuole essere un ‘’manifesto’’ ma la presa d’atto e la partecipazione anche affettiva di questo neo-Raduno formale, è riportata di seguito quale segno importante di quella nostra tappa.
In quel 22 Maggio 2025 nella Stazione Elicotteri di Catania, dopo la cerimonia della deposizione di una Corona in ricordo dei nostri Caduti, presieduta dal Capo Reparto Aer, Ammiraglio Ciappina e dal sottoscritto, seguita dalla sempre toccante Preghiera del Marinaio, è avvenuto il trasferimento nell’hangar del Terzo gruppo Elicotteri per gli interventi da parte dello stesso Capo Reparto Aer, dell’Ammiraglio De Giorgi e del sottoscritto quale neo-Presidente dell’Associazione AVNAV (acronimo per Aviazione Navale).
In sintesi, di seguito, lo stralcio della mia allocuzione (per memoria):
’’Quale neo-Presidente dell’Associazione Aviazione Navale per me è un gran piacere ed un grandissimo onore essere qui con voi in questa prima occasione ‘’formale’’ dopo la costituzione dell’Associazione Aviazione Navale, anche se non sotto questa veste ci siamo già riuniti diverse volte dal 2012: ma Catania, in qualche modo, ci mancava!
Innanzitutto ringrazio l’Ammiraglio Ciappina per averci supportato ‘’alla grande’’ in questa impresa, l’Ammiraglio Cottini, Marisicilia con cui ho lavorato a lungo tanti anni fa quando comandavo la Squadra Navale ed il Comandante di Maristaeli, Leoni, per la squisita ospitalità; ma è questa l’occasione per dire un grazie sentito al Comitato organizzatore e in particolare, fra gli altri intervenuti e non, al qui presente Gigi D’Amico e al mio omonimo Nicolino, eccellente segretario ed unico vero e paziente ‘’lavoratore’’.
Ma anche un grazie particolare al C.te Niccolò Rosselli Del Turco per la sensibilità mostrata nel volerci ricordare questo giorno con la donazione dell’inserto specifico del cd. Briefing 51, un bel fascicolo intitolato al Vittorio Veneto, con una edizione speciale nella rivista ‘’Storia Militare’’. Rivolgo un saluto particolare da parte dell’Ammiraglio Cavo Dragone che ha ‘’brigato’’ per poter essere presente oggi con noi, ma le esigenze ‘’fluide’’ della NATO non glielo hanno consentito.
Anche nelle precedenti occasioni questi eventi sono stati interessanti e assai piacevoli perché siamo riusciti ad incontrare vecchi colleghi e amici con cui abbiamo spartito momenti professionali e umani, di rilievo, direi indimenticabili; ma anche una proficua occasione per collegarci con l’Aviazione Navale di oggi e con i piloti e tecnici attualmente in servizio.
E’ quindi la prima volta ‘’formale’’ e non potevamo non farla che qui a Catania che, per tutti i piloti di Marina, a prescindere dalle estrazioni, rappresenta un passaggio obbligato, piacevolissimo: è un po’ l’ Accademia della nostra Aviazione di Marina che rende operativi i Piloti ed è il Centro Unico di formazione dei nostri eccellenti Specialisti.
Voglio qui sottolineare un aspetto che ritengo essenziale: Non solo noi Piloti ci sentiamo e siamo un unicum con i nostri Tecnici, a qualunque Corpo appartengano, a differenza di altre realtà di separatezze: forse in questo gioca l’amore viscerale per questa Aviazione marinara, ma anche il concetto di ‘’equipaggio’’ che la Nave impone implicitamente.
E oggi siamo felici di essere qui, in questa Base che proprio perché è la più antica e significativa, ricordo che è intitolata non a caso al T.V. Mario Calderara, primo Aviatore di Marina addestrato addirittura dai fratelli Wright nel 1910 e detentore del Primo Brevetto di Pilota italiano: quando ero Capo Reparto del Sesto, proposi ed ottenni dal Capo di Stato Maggiore, quel Guarnieri, pro-tempore che, va detto, ci ha sempre supportato in senso lato, mi autorizzò questa importante ‘’nominazione’’.
Ma, proprio in tale ottica, e con il profondo rispetto di chi ci ha preceduto, fatemi evidenziare gli scopi di questa nostra Associazione: intanto deve essere una forma associativa fra professionisti basata su un amore verso il Volo ‘’salmastro’’ di origini marinare, per la diffusione della nostra Storia, senza scopi né economici, né politici condiviso fra colleghi che si stimano nel profondo; in secondo luogo dobbiamo sempre raccordarci con la Marina, ed in particolare col Reparto Aer, per ogni possibile supporto, concettuale e pragmatico, sempre in sintonia con l’Aviazione Navale, ove necessario: in sostanza non possiamo essere una associazione ‘’bociofila’’e pensare solo a compleanni e, ahimè, ai funerali perché abbiamo sempre volato assai più in alto, e certi obiettivi e ideali credo siano irrinunciabili.
Per ora, fra l’altro, siamo una specifica Associazione con un rango invidiato da molti, anche all’Interno Marina e, per ora facciamoci le ossa senza spinte centrifughe, senza voler far parte per forza di altre alleanze.
Insieme a questa nostra ‘’Prima’’ si celebra il 25le del COMFORAER, che ha comportato una completa riorganizzazione per meglio valorizzare la Componente ed i suoi uomini, ideato quando ero Capo Reparto nel 1999 con battaglie non facili, approvato dal CSMM Amm. Guarnieri, e successivamente attuato dal 1° gennaio 2000 dall’Amm. De Giorgi che saluto con grande stima e affetto: una rivoluzione organizzativa che ha posto tutte le Basi MM alle dipendenze di CINCNAV- COMFORAER, dando – tra gli indubbi aspetti di efficienza e di flessibilità- soprattutto una diversa dignità di quei Comandi prima trattati di ‘’secondo’’ livello rispetto a quelli navali puri. Una ‘’rivoluzione copernicana’’ che, come ampiamente evidenziato sia dall’Ammiraglio Ciappina che, soprattutto in modo pragmatico ed appassionato dalla mia ‘’spalla’’ di allora dell’Ammiraglio Giuseppe De Giorgi, ha avviato l’Aviazione Navale su un percorso di tutto rispetto e pieno di prospettive, ma anche di grande impegno proprio da parte del Capo col famoso ‘’Doppio Cappello’’ ma anche di notevoli sacrifici che, solo e soltanto con il contributo di Voi tutti, i ‘’Marinai del cielo’’, è riuscito a guadagnarsi i meritati galloni sul campo.
Lascio comunque i commenti ’’operativi’’ ed i dati di efficienza conseguiti a coloro che hanno vissuto quella diversa realtà in questo quarto di secolo, ma certamente oggi possiamo vedere- anche come esterni- questa nostra amata ‘’Componente’’ che opera con mezzi davvero allo stato dell’arte, dagli EH-101, agli NH-90, per tacere degli AV-8B in via di sostituzione con gli F-35B e con una attività molto intensa su tutti i fronti e ove necessario con il prezioso impiego delle ‘’case madri’’ dal Garibaldi, al Cavour ed ora al Trieste.
Un sogno, quello dell’Aviazione di Marina che ha oltre 110 anni, promosso dal lungimirante Grande Ammiraglio Thaon di Revel che aveva capito l’importanza del mezzo aereo imbarcato , ’’piattaforme per volare se vuoi vincere sul mare’’ era il suo motto, purtroppo osteggiato negli anni da personaggi ‘’contro’’ e da capi del ventennio incapaci e spesso incompetenti; un sogno che si concretizzò prima con la Legge Navale ( Gino) De Giorgi del 1975 con la costruzione della nostra Prima portaerei- il Garibaldi- dove ho avuto l’onere e l’onore di essere il primo Capo Servizio Volo, e dopo con la Legge del 1° febbraio 1989 ( che io chiamo da sempre Legge Marulli) che istituiva di fatto l’Aviazione di Marina imbarcata.
Ma un grazie infinito va, mi sento davvero di evidenziarlo, non solo a quei ‘’magnifici Sette’’ ma a tutti coloro che dal 1956 hanno battuto l’onda e ..l’aria con mezzi davvero quasi preistorici ( dai 47 agli SH-34, agli AB-204..) ma con uno spirito encomiabile, indescrivibile: grazie a voi tutti e con un reverente pensiero a coloro, e purtroppo sono tanti, che hanno dato un prezioso tributo per portare nei nostri ‘’ranghi’’ Elicotteri all’avanguardia, come gli EH-101 e gli NH-90 che ci hanno appena sorvolato: per tacere, col massimo rispetto di tutti i nostri colleghi presenti e non, mi sovviene spontaneo ricordare proprio da qui, dalla loro amata Catania, da Lello Longobardi all’ultimo, il caro amico Fabio Frisi, che hanno già spiccato il volo lasciandoci un’eredità nobile e preziosa che dobbiamo alimentare per sempre.
Grazie a tutti voi per quello che avete fatto e che fate per la nostra Marina, sempre… “col cuore oltre l’ostacolo”! W L’Aviazione Navale..
Evviva la nostra neo-nata Associazione AVNAV che, almeno come riuscita in questa prima tappa catanese, è decollata nel migliore dei modi, completando il raduno con una interessante visita ad Augusta alla Scuola Comando-Comdinav Quattro, meritandosi davvero un generale ed obiettivo Bravo Zulu…
Ammiraglio Giuseppe Lertora
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