
Novecento: Alfredino Rampi, 44 anni fa la tragedia di Vermicino che commosse l’Italia
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Il 10 giugno 1981 iniziava il dramma in diretta TV del piccolo Alfredo Rampi: da quella vicenda nacque un nuovo approccio alla gestione delle emergenze, esigenza che era già in embrione dopo il terremoto in Irpina l’anno prima
Sono passati 44 anni da uno degli eventi più drammatici della storia italiana recente: la tragedia di Alfredino Rampi, il bambino di 6 anni precipitato in un pozzo artesiano a Vermicino, alle porte di Roma. Era il 10 giugno 1981 quando l’Italia intera si fermò, seguendo per oltre 60 ore in diretta televisiva le angosciose operazioni di salvataggio, purtroppo senza esito.
L’inizio del dramma
Tutto cominciò nel tardo pomeriggio, quando i genitori di Alfredino, non vedendolo rientrare, allertarono le autorità. Poche ore dopo, un poliziotto individuò dei lamenti provenienti da un foro nel terreno lungo via di Vermicino. Era la voce del piccolo Alfredo, incastrato a decine di metri di profondità in un pozzo stretto e irregolare.
I tentativi di salvataggio e la diretta televisiva
Le operazioni di soccorso coinvolsero tecnici, speleologi, volontari e forze dell’ordine. Gli sforzi furono incessanti, ma resi complicati dalla struttura del pozzo e dall’assenza di un piano d’emergenza adeguato. Il caso attirò l’attenzione dell’opinione pubblica e venne trasmesso ininterrottamente dalla RAI, segnando una svolta nel rapporto tra media ed emergenze. Il 12 giugno, anche il presidente della Repubblica Sandro Pertini si recò sul posto, manifestando la vicinanza delle istituzioni.
Le conseguenze: una svolta per il sistema italiano di emergenza
Nonostante il coraggio e la dedizione di molti, il piccolo Alfredino non riuscì a essere salvato. La tragedia rappresentò uno spartiacque per il Paese. Quella dolorosa esperienza spinse ancora di più il paese a creare un organismo che coordinasse i soccorsi, nacque infatti il Dipartimento della Protezione Civile, che era già in embrione dopo il terremoto avvenuto un anno prima in Irpinia, e che fu istituito per strutturare meglio le risposte alle emergenze. Fu creato anche il Centro Rampi, intitolato ad Alfredo, con l’obiettivo di promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza, soprattutto tra i più giovani.
Un’eredità che continua a vivere
A 44 anni di distanza, il nome di Alfredino Rampi resta vivo nella memoria collettiva. Il suo dramma ha segnato due generazioni e ha spinto l’Italia a dotarsi di strumenti più efficaci per fronteggiare le emergenze, trasformando una tragedia in una lezione di responsabilità civile.
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📅 Cronologia degli eventi della nascita della Protezione Civile
23 novembre 1980
🔹 Un devastante terremoto colpisce l’Irpinia (Campania, Basilicata e parte della Puglia): oltre 2.900 morti, migliaia di feriti e sfollati.
🔹 L’inefficienza nei soccorsi evidenzia la necessità di un coordinamento centrale.
10 giugno 1981
🔹 Il piccolo Alfredino Rampi, 6 anni, cade in un pozzo artesiano a Vermicino, vicino Roma.
10–13 giugno 1981
🔹 Inizia una disperata e drammatica operazione di salvataggio, seguita in diretta TV da milioni di italiani.
🔹 Il presidente Sandro Pertini si reca sul posto.
🔹 Dopo oltre 60 ore, Alfredino muore nel pozzo.
1982
🔹 Nasce il Centro Alfredo Rampi, dedicato alla prevenzione dei rischi e all’educazione alla sicurezza.
🔹 Con Ordine di Servizio del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giovanni Spadolini, nasce come struttura per la gestione delle emergenze il Dipartimento della Protezione Civile.
1992
🔹 Con la legge n. 225 del 24 febbraio, viene poi definito il Dipartimento come punto di riferimento del Servizio Nazionale della Protezione Civile
🛡️ Scheda informativa
Dipartimento della Protezione Civile
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Istituzione formale: Legge 225/1992
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Missione: Coordinare le attività di previsione, prevenzione, gestione e superamento delle emergenze su scala nazionale.
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Struttura: Collabora con Regioni, Comuni, Vigili del Fuoco, Forze Armate, Croce Rossa, volontari e altri enti.
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Attività principali:
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Monitoraggio dei rischi naturali e tecnologici
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Allertamento e comunicazione
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Coordinamento degli interventi di soccorso
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Gestione della ricostruzione post-emergenza
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Centro Alfredo Rampi
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Fondazione: 1982, su iniziativa della madre di Alfredino, Franca Rampi
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Obiettivi:
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Promuovere la cultura della sicurezza nei bambini e negli adulti
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Offrire formazione in ambito scolastico e familiare
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Collaborare con istituzioni, enti locali e Protezione Civile
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Sede: Roma, con attività diffuse su tutto il territorio nazionale
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Ambiti di intervento:
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Educazione al rischio
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Psicologia dell’emergenza
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Prevenzione ambientale e scolastica
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(con fonte AdnKronos)
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