
Riscaldamenti, le date di spegnimento per il 2025 e la transizione verso impianti più sostenibili
Nel 2025 si confermano le scadenze per lo spegnimento dei termosifoni in base alle fasce climatiche italiane, mentre la normativa europea spinge verso una graduale eliminazione degli impianti a gas entro il 2040
Con l’arrivo della primavera, si avvicina il momento di spegnere i riscaldamenti in tutta Italia, regolato in base alle fasce climatiche del Paese. Nicola Teofilo di Immobiliare.it ricorda che “le normative stabiliscono non solo le scadenze, ma anche limiti precisi sulla temperatura degli impianti”, in conformità al DPR 412 del 1993. Questa normativa, in vigore anche per il 2025, ha l’obiettivo di contenere i consumi energetici e ottimizzare l’uso degli impianti termici in base alle esigenze climatiche.
L’Italia è suddivisa in sei zone climatiche, dalla A alla F, in funzione dei gradi-giorno, un parametro che tiene conto delle temperature medie annue. Nelle zone più calde, come la A (Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle), lo spegnimento è previsto già il 15 marzo, mentre in altre aree, come la zona E (Milano, Torino, Venezia), la data slitta al 15 aprile. La zona F, che include località montane come Cuneo, Belluno e Trento, non prevede limiti temporali per l’uso del riscaldamento.
In caso di temperature eccezionalmente rigide, i Comuni possono concedere deroghe, ma con l’obbligo di limitare l’uso degli impianti a metà del tempo massimo consentito. Nei condomini con riscaldamento centralizzato, vige l’obbligo di rispettare queste scadenze, mentre chi possiede impianti autonomi ha maggiore flessibilità, seppure sia raccomandato un uso consapevole per favorire il risparmio energetico.
Guardando al futuro, la normativa europea prevede una transizione graduale verso sistemi di riscaldamento più sostenibili. Entro il 2029, gli impianti dovranno soddisfare standard energetici più stringenti, mentre dal 2040 sarà vietata la produzione e la vendita di nuovi impianti a gas. Questo cambiamento favorirà l’adozione di tecnologie come pompe di calore e teleriscaldamento, con incentivi statali e agevolazioni fiscali a supporto di chi sceglie soluzioni più efficienti e a basso impatto ambientale.
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(con fonte AdnKronos)
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