
Mark Rutte avverte Putin: “Se la Russia attacca la Nato, sarà una guerra diversa”
Nato, Mark Rutte sfida Putin: “Mosca non osi attaccarci, la risposta sarebbe devastante”
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha lanciato un duro monito a Vladimir Putin durante l’assemblea parlamentare dell’Alleanza atlantica a Lubiana, in Slovenia. “Speriamo che non accada mai, ma se la Russia fosse così idiota da attaccarci, sarebbe guerra aperta tra la Russia e la Nato. Sarebbe diversa da quella tra Russia e Ucraina”, ha dichiarato Rutte, ribadendo che un conflitto diretto tra Mosca e l’Alleanza avrebbe proporzioni e conseguenze senza precedenti.
Il leader olandese, dallo stile diretto e privo di giri di parole, ha sottolineato che “la Nato è molto più forte della Russia, e loro lo sanno”. Tuttavia, ha avvertito che Mosca, pur logorata dalla guerra in Ucraina, continua a rappresentare “una minaccia profonda” e per questo occorre “non sottovalutare né sopravvalutare” le sue capacità.
Rutte ha richiamato l’attenzione sulla nuova generazione di missili ipersonici russi, in grado di colpire “Roma, Madrid o qualsiasi altra capitale europea in pochi minuti”, raggiungendo velocità fino a Mach 5, cinque volte quella del suono. “Siamo tutti sul fianco orientale”, ha osservato, spiegando che la distinzione geografica tra Est e Ovest europeo è ormai superata.
Per contrastare la minaccia, la Nato dovrà “quintuplicare gli sforzi nella difesa aerea”, con nuovi investimenti che saranno discussi nel vertice dei ministri della Difesa a Bruxelles. L’obiettivo è portare entro il 2035 la spesa per la difesa “core” al 3,5% del Pil e quella per la sicurezza complessiva all’1,5%.
Rutte ha poi ricordato come la Russia, pur indebolita, abbia aumentato il proprio arsenale e si stia riarmando rapidamente, mentre nel Mediterraneo “la presenza navale russa è ormai minima”. Con una battuta, ha ironizzato sul cambiamento rispetto ai tempi della Guerra Fredda: “La caccia a Ottobre rosso oggi sembra più una caccia al meccanico più vicino”.
Nel suo intervento, il segretario generale ha anche elogiato Giorgia Meloni, definendola “una grande amica della Nato”, e ha ringraziato l’Italia per il ruolo attivo nella sicurezza europea. Rivolgendosi al deputato Lorenzo Cesa, Rutte ha ribadito che “il governo e il Parlamento italiani hanno un ruolo decisivo nel far comprendere all’opinione pubblica la pericolosità di Mosca”.
Sulla guerra in Ucraina, Rutte ha ricordato che “oltre un milione di russi sono stati uccisi o feriti” e che l’invasione, iniziata nel 2022, “è entrata nel quarto anno senza che Mosca abbia ottenuto risultati concreti”.
Il segretario generale ha infine commentato la tregua a Gaza, definendola “una grande notizia”, ma ha sottolineato come l’Europa sia rimasta ai margini della mediazione, lasciando agli Stati Uniti di Donald Trump il ruolo di protagonisti. “Abbiamo ancora molto lavoro da fare in Europa, ma possiamo costruire sul successo ottenuto da Trump in Medio Oriente”, ha concluso Rutte, invitando i Paesi europei a prepararsi a “sostenere da soli” l’Ucraina, mentre gli Usa sembrano progressivamente disimpegnarsi.
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(con fonte AdnKronos)
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