
Lecornu forma nuovo governo francese: 34 ministri e missione Bilancio
-Nuovo governo Lecornu, 34 ministri e linea di rigore per il Bilancio 2025-
Lecornu forma nuovo governo, 13 ott. 2025 – Nominato ieri, domenica 12 ottobre, l’esecutivo guidato da Sébastien Lecornu sarà composto da 34 ministri e avrà come priorità la presentazione della legge di Bilancio entro la fine dell’anno. “Viene nominato un esecutivo con una missione: dare una legge di Bilancio alla Francia entro la fine dell’anno”, ha scritto Lecornu in un post su X. “Ringrazio le donne e gli uomini che si impegnano in questo governo con assoluta libertà, al di là degli interessi personali e di parte. Una sola cosa conta: l’interesse del Paese”.
Il nuovo premier ha convocato i ministri per una prima riunione di lavoro oggi lunedì pomeriggio, mentre il Consiglio dei ministri si terrà domani martedì 14 ottobre alle 10, come annunciato dall’Eliseo. Agli uffici di governo è stato raccomandato di effettuare il passaggio di consegne “in modo sobrio”, senza stampa né ospiti, secondo quanto riferito dall’Afp.
Nel governo Lecornu II figurano diverse riconferme: Gérald Darmanin alla Giustizia, Jean-Noel Barrot agli Esteri e Rachida Dati alla Cultura. Cambia invece il vertice del ministero dell’Interno, affidato a Laurent Nunez, prefetto di Polizia di Parigi, che subentra a Bruno Retaillau.
Tra le nuove nomine, Jean-Pierre Farandou, già presidente e direttore generale della Sncf, è il nuovo ministro del Lavoro; Roland Lescure passa all’Economia; Catherine Vautrin assume la Difesa; Monique Barbut, ex presidente del Wwf Francia e inviata speciale di Macron al One Planet Summit, guida la Transizione ecologica. Serge Papin, già presidente del gruppo cooperativo Système U e poi di Auchan France, è il nuovo ministro delle Piccole e Medie Imprese e del Turismo.
Annie Genevard è la nuova ministra dell’Agricoltura, Edouard Geffray subentra a Élisabeth Borne all’Istruzione, Stéphanie Rist va alla Salute, Naïma Moutchou all’Oltremare, Françoise Gatel al Territorio, Amélie de Montchalin ai Conti pubblici, Philippe Baptiste all’Università e alla Ricerca, Marina Ferrari allo Sport, Philippe Tabarot ai Trasporti e Vincent Jeanbrun alla Città. Completano l’esecutivo quindici ministri delegati.
Nel nuovo governo entrano sei ministri dei Républicains (LR), in contrasto con la linea ufficiale del partito. Per questo motivo, il direttivo dei Républicains ha annunciato la loro espulsione immediata, specificando che “cessano le loro funzioni nei nostri organi direttivi”. I sei sono Annie Genevard, Rachida Dati, Vincent Jeanbrun, Philippe Tabarot, Sébastien Martin e Nicolas Forissier.
La reazione politica non si è fatta attendere. “Come diciamo da giorni, il governo sarà censurato dal Rassemblement National e dai nostri alleati dell’Udr. Domani presenteremo una mozione di censura”, ha scritto Marine Le Pen su X. La leader dell’estrema destra ha poi chiesto al presidente Emmanuel Macron di “annunciare al più presto lo scioglimento dell’Assemblea nazionale per permettere al popolo francese di scegliere una nuova maggioranza radicale, guidata da Jordan Bardella”.
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(con fonte AdnKronos)
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