
Omicidio Garlasco, al Riesame di Brescia l’ex pm Venditti: “Accuse arbitrarie”
Garlasco, al Riesame il caso dell’ex magistrato Mario Venditti accusato di corruzione per aver favorito Andrea Sempio
Omicidio Garlasco, 14 ottobre 2025 – Ll’ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari nell’ambito del caso Garlasco, è comparso davanti al Tribunale del Riesame di Brescia. L’accusa sostiene che l’ex pm avrebbe favorito nel 2007 l’archiviazione di Andrea Sempio, ora nuovamente indagato per l’omicidio in concorso di Chiara Poggi.
Il difensore di Venditti, l’avvocato Domenico Aiello, ha impugnato il decreto di sequestro del 26 settembre, fondato anche sul cosiddetto “pizzino” trovato nella casa di Sempio, interpretato dagli inquirenti come la traccia di una cifra tra i 20 e i 30 mila euro. Aiello, nel ricorso, contesta “l’assenza di gravi indizi” e “l’inesistenza dei motivi di urgenza per procedere a una perquisizione”. Per la difesa, il decreto firmato dal procuratore di Brescia Francesco Prete e dalla pm Claudia Moregola rappresenta “un’attività esplorativa e arbitraria con cui si vuole violare la privacy di un cittadino”. La decisione del Riesame è attesa entro sabato 18 ottobre.
Aiello ha definito questo passaggio “un momento complesso” per l’ex magistrato, già coinvolto anche nell’inchiesta “Clean”. “Il mio assistito ha visto un’aggressione ingiustificata a un patrimonio di valori e di onestà costruiti in una vita. La sua immagine è stata distrutta da un’equazione assurda: Venditti corrotto uguale assassino innocente e nuovo indagato colpevole”, ha dichiarato l’avvocato.
Parallelamente, si apre un nuovo fronte giudiziario. Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, ha chiesto di essere ascoltato dal pm di Milano Fabio De Pasquale per il fascicolo di diffamazione aggravata a suo carico, nato da una denuncia dei fratelli Enrico e Fabio Giarda, ex difensori di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio di Garlasco.
Lovati è accusato di aver rilasciato dichiarazioni “diffamatorie e calunniose” contro lo studio Giarda il 13 marzo 2025, sostenendo che la riapertura del caso fosse “una macchinazione della difesa Giarda” o “degli investigatori legati allo studio, che avrebbero clandestinamente prelevato il Dna di Sempio”. Una seconda querela potrebbe arrivare dopo le nuove affermazioni rese a Falsissimo, dove Lovati ha parlato di presunte “massonerie bianche” collegate al defunto Angelo Giarda, fondatore dello studio.
Il momento è difficile anche per Lovati: Sempio starebbe valutando di sostituirlo e l’Ordine degli avvocati ha avviato verifiche disciplinari. “Sono ancora il suo avvocato, non ho ricevuto alcuna comunicazione. Rimango finché me lo consentono, ma Andrea sbaglierebbe a separarsi da me”, ha detto Lovati a Dentro la notizia di Gianluigi Nuzzi.
Riguardo ai presunti 30mila euro ricevuti dalla famiglia Sempio, il legale ha precisato: “Non ho preso quella cifra, ma anche se l’avessi fatto sarebbe stato legittimo. Ho lavorato otto mesi, con il mio tariffario la cifra minima sarebbe stata 130mila euro”.
Infine, Lovati ha confermato la sua collaborazione come testimonial di una clinica dentistica in Albania: “Ho firmato un contratto, mi hanno messo gli impianti e non pagherò l’intervento. Non vedo incompatibilità: è pubblicità indiretta, non vietata”.
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(con fonte AdnKronos) Omicidio Garlasco
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