
Russia minaccia la Nato: Mosca prepara la rinascita militare
Russia minaccia la Nato con nuova produzione di tank mentre è in corso la guerra in Ucraina
Mosca ha già avviato la “rinascita” del proprio esercito, puntando sull’aumento della produzione di tank e sulla ricostituzione delle scorte dopo le ingenti perdite subite nella guerra in Ucraina. La Russia minaccia la Nato, secondo l’Institute for the Study of War (ISW), il think tank americano che monitora il conflitto dal 2022; il Cremlino punta a tornare a rappresentare una minaccia militare concreta e a lungo termine per l’Alleanza Atlantica.
Le informazioni più recenti, pubblicate da Frontelligence Insight e basate su documenti interni di Uralvagonzavod (UVZ), principale produttore russo di carri armati, mostrano piani ambiziosi: la Russia vuole aumentare dell’80% la produzione dei T-90 entro il 2028 e avviare la realizzazione del nuovo T-90M2. I documenti, esaminati dall’ISW, indicano che la produzione aumenterà già dal 2027, con l’obiettivo di raggiungere 428 unità T-90M e T-90M2 entro il 2028 e oltre 1.100 carri tra il 2027 e il 2029.
Per raggiungere questi numeri, Mosca dovrà rivoluzionare i ritmi produttivi: dal febbraio 2022 a luglio 2025, la produzione totale è stata tra 540 e 630 carri. Gli obiettivi fissati per i T-90 restano quindi molto ambiziosi, ma testimoniano la volontà del Cremlino di riarmarsi e di consolidare una minaccia militare a lungo termine per la Nato, anche oltre la fine della guerra in Ucraina.
I piani comprendono inoltre la produzione di oltre 2.000 tank, includendo anche i modelli T-72B3M, fino al 2036. Negli ultimi mesi di guerra, Mosca ha ridotto l’impiego diretto di carri armati, conservandoli in vista di un utilizzo successivo. Le offensive meccanizzate sono diventate meno frequenti, ma non sono scomparse: i tank vengono impiegati in condizioni meteo che ostacolano i droni ucraini, garantendo così un vantaggio tattico.
Secondo l’ISW, la Russia potrebbe disporre di una forza militare significativa entro pochi mesi dalla fine dei combattimenti in Ucraina e sarebbe pronta a schierarla sul fianco orientale della Nato. Tuttavia, l’allarme deve restare alto: “La Russia potrebbe attaccare prima che l’esercito si ricostituisca completamente, se la Nato non riuscisse a stabilire la deterrenza necessaria”, avverte il think tank.
La guerra in Ucraina, sottolinea ancora l’ISW, rappresenta un banco di prova per l’apparato militare russo, che sta accumulando esperienza nella guerra moderna e affinando tattiche e strategie. “La Russia sta acquisendo competenze preziose in un conflitto di logoramento che l’Europa non vive dagli anni ’40”, conclude l’analisi. La Nato e i suoi alleati devono quindi prepararsi a contrastare e, se necessario, sconfiggere la minaccia che Mosca continuerà a rappresentare anche dopo la fine del conflitto.
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(con fonte AdnKronos) Russia minaccia la Nato
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