
Ondate di calore, Oms: “Emergenza sanitaria in Europa”
L’organismo dell’Oms avverte: il caldo estremo è un killer silenzioso e letale, colpisce i più fragili e alimenta malattie. Servono piani d’azione immediati
Il caldo record che sta investendo l’Europa è un “killer silenzioso e letale” e va trattato come “un’emergenza sanitaria, non solo climatica”. L’allarme arriva dalla Commissione paneuropea per il clima e la salute, istituita dal direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa, Hans Kluge, che riunisce esperti di clima e salute di 53 Paesi.
Mortalità in aumento e rischi diffusi
Nella lettera aperta inviata a governi e autorità sanitarie, i commissari denunciano che la mortalità correlata al caldo è aumentata del 30% negli ultimi vent’anni, con oltre 100mila decessi registrati in 35 Paesi europei tra il 2022 e il 2023. Giugno 2025 è stato il mese più caldo mai registrato nell’Europa occidentale, con due intense ondate di calore prima del picco estivo. Il cambiamento climatico sta inoltre favorendo la diffusione di malattie prima rare, come la Dengue, i cui casi autoctoni nell’Ue/Spazio economico europeo sono cresciuti del 368% tra il 2022 e il 2024.
Fragili e operatori sanitari in prima linea
Gli anziani, le persone con disabilità, chi vive in alloggi inadeguati, le donne incinte, i bambini piccoli e i lavoratori all’aperto sono i più esposti alle temperature estreme. Il caldo mette sotto pressione i sistemi sanitari, con pronto soccorso e reparti che registrano un aumento di ricoveri per problemi cardiaci, respiratori e renali. Anche la salute mentale risente delle ondate di calore, con disturbi del sonno, ansia e riduzione delle capacità cognitive. Gli stessi operatori sanitari sono a rischio di colpo di calore e burnout.
Infrastrutture vulnerabili
Gli esperti ricordano episodi come quello del 2022, quando l’ondata di calore nel Regno Unito causò guasti gravi negli ospedali Guy’s e St Thomas’ di Londra. Vulnerabilità simili sono diffuse e in aumento, segno della necessità urgente di piani d’azione per la salute e il caldo da attuare subito.
Soluzioni integrate per clima e salute
Secondo la Commissione, la crisi climatica è anche una crisi sanitaria: l’inquinamento atmosferico provoca ogni anno oltre 500mila morti premature in Europa, molte legate ai combustibili fossili. Ridurre le emissioni migliorerebbe la qualità dell’aria e potrebbe salvare milioni di vite. Gli esperti citano anche l’espansione degli spazi verdi urbani, che ridurrebbe l’esposizione al calore e migliorerebbe la salute mentale: un incremento del verde del 30% potrebbe abbattere del 40% i decessi legati al caldo.
Nuovi indicatori per misurare il progresso
Tra i firmatari, anche l’italiano Enrico Giovannini, ex ministro delle Infrastrutture, che sottolinea come serva rivedere gli indicatori economici, superando il Pil per misurare salute, benessere, equità e sostenibilità. “Non è il momento delle mezze misure – concludono i commissari – ma di un’azione straordinaria per proteggere la salute e il pianeta”.
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(con fonte AdnKronos)
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