
Ocean Viking, la Ue chiede chiarimenti alla Libia dopo l’attacco
Bruxelles sollecita un’indagine: “Fatti preoccupanti, va fatta luce subito”
Bruxelles – L’Unione Europea ha chiesto spiegazioni alle autorità libiche sull’aggressione subita dalla nave Ocean Viking dell’Ong Sos Mediterranee, colpita da colpi d’arma da fuoco in acque internazionali a circa 40 miglia a nord della costa libica. Un portavoce della Commissione europea, durante il briefing quotidiano con la stampa, ha definito l’episodio “uno sviluppo preoccupante” e ha confermato che Bruxelles si è già messa in contatto con Tripoli per ottenere chiarimenti.
La posizione della Commissione europea
“Spetta ora alle autorità libiche competenti fare urgentemente luce su quanto accaduto”, ha dichiarato il portavoce, sottolineando che “tutte le operazioni di ricerca e soccorso devono essere condotte con la dovuta diligenza e nel pieno rispetto della legge internazionale e del diritto marittimo”. La Commissione valuterà eventuali azioni una volta accertati i fatti, senza al momento confermare se ritenga affidabili le risposte che arriveranno da Tripoli.
L’attacco in mare
Secondo quanto denunciato da Sos Mediterranee, una motovedetta di classe Corrubia della Guardia costiera libica avrebbe aperto il fuoco contro la Ocean Viking, danneggiando attrezzature di soccorso e la nave stessa. Nessuno tra equipaggio e naufraghi è rimasto ferito, ma a bordo si sarebbe diffuso il panico. La Ong ha diffuso immagini di vetri frantumati e bossoli recuperati sul ponte.
Lo scontro politico in Italia
La direttrice di Sos Mediterranee Italia, Valeria Taurino, ha chiesto al governo di Roma di interrompere ogni collaborazione con la Libia e di avviare un’indagine per identificare i responsabili. “Operatori umanitari e persone naufraghe sono state brutalmente attaccate da spari armati in acque internazionali, senza che dal governo sia arrivata una parola di condanna”, ha dichiarato.
Un riferimento diretto alle parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che poche ore prima su X aveva ribadito che “è lo Stato che contrasta i trafficanti di esseri umani e gestisce i soccorsi in mare, non le Ong”, allegando la foto della nave dell’Ong Mediterranea impegnata in uno sbarco a Trapani. Taurino replica: “Chiediamo da sempre un coordinamento statale dei soccorsi per ridurre le morti in mare. Ma lo Stato italiano si è progressivamente disimpegnato nella tutela della vita, privilegiando accordi con Paesi come Libia e Tunisia che non rispettano i diritti umani”.
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(con fonte AdnKronos)
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