Trump smentisce raid aerei in Venezuela
Il presidente Usa chiarisce le indiscrezioni sui possibili attacchi a obiettivi militari legati al narcotraffico in Venezuela
Il presidente degli Stati Uniti, Trump smentisce raid aerei in Venezuela, confermando che non è stata presa alcuna decisione definitiva sugli attacchi a obiettivi militari nel Paese sudamericano. La precisazione arriva in risposta a quanto riportato dal Miami Herald, secondo cui l’operazione sarebbe imminente.
A bordo dell’Air Force One, Trump ha risposto “no” alla domanda dei giornalisti circa un eventuale via libera ai raid, sottolineando che ogni azione militare resta ancora allo studio.
Obiettivi militari e strategia Usa
Nonostante le indiscrezioni sui possibili attacchi, Trump smentisce raid aerei in Venezuela, evidenziando che al momento gli Stati Uniti stanno valutando le opzioni per contrastare il cartello della droga Soles. I potenziali obiettivi includono installazioni militari sospettate di facilitare il traffico di cocaina e droghe sintetiche.
Fonti hanno riferito che le strutture potrebbero essere colpite per via aerea per decapitare la gerarchia del cartello, senza confermare se il presidente venezuelano Nicolas Maduro sia direttamente nel mirino.
Maduro cerca sostegno internazionale
Di fronte all’aumento della pressione militare americana nei Caraibi, il governo venezuelano ha chiesto supporto alla Russia per rafforzare la difesa nazionale, includendo missili, riparazioni di aerei e modernizzazione dei radar. Caracas ha inoltre contattato Cina e Iran, ma resta Mosca il principale alleato strategico.
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno ammassato forze navali nella regione, tra cui la portaerei USS Gerald Ford, e dispiegato bombardieri B-52 e B-1 per missioni di ricognizione. L’Onu ha chiesto di fermare i raid e di condurre indagini trasparenti, indipendenti e rapide, per prevenire esecuzioni extragiudiziali.
Trump smentisce raid ma conferma pressione Usa sul traffico di droga
La strategia americana punta a ridurre il flusso di stupefacenti verso gli Usa, in particolare fentanyl e cocaina. Il Pentagono conferma il rafforzamento della presenza militare e operazioni di intelligence nel Paese. Il segretario di Stato Marco Rubio ha definito il Venezuela come un “narco-Stato gestito da un cartello”, ribadendo la necessità di continuare la pressione sul regime di Maduro.
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(con fonte AdnKronos)
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