Scontri in Val di Susa: No Tav occupano l’A32, scontri e condanne politiche
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Circa 3mila manifestanti bloccano l’autostrada Torino-Bardonecchia. Atti vandalici, incendi e lanci di pietre contro la polizia. Meloni: “Guerriglia urbana indegna”
A32 bloccata dai No Tav: scontri nei cantieri, incendi e violenze
Momenti di forte tensione in Val di Susa, dove circa 3.000 attivisti No Tav hanno occupato un tratto dell’autostrada Torino-Bardonecchia (A32) nei pressi di Vanaus, protestando contro il progetto dell’Alta Velocità. I manifestanti, suddivisi in tre tronconi, hanno bloccato il traffico accendendo falò e improvvisando barricate con materiali di fortuna.
Nel corso della protesta, alcuni gruppi si sono resi protagonisti di azioni violente nei cantieri di Chiomonte e San Didero, dove sono stati incendiati veicoli, container e bagni chimici, mentre le recinzioni di protezione sono state abbattute. Diversi partecipanti, molti a volto coperto, hanno lanciato pietre, bombe carta e fumogeni contro le Forze dell’Ordine, che hanno risposto con idranti per contenere i disordini.
Al termine delle operazioni di bonifica, la A32 è stata riaperta in serata in entrambe le direzioni, prima verso la Francia e successivamente verso Torino.
Meloni: “Scene vergognose, serve fermezza”
Dura la reazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha parlato di “guerriglia urbana indegna di una nazione civile”.
“È vergognoso quanto accaduto oggi in Val di Susa – ha dichiarato –. Gruppi organizzati di No Tav hanno occupato l’autostrada, assaltato i cantieri, lanciato pietre e fumogeni contro le forze dell’ordine. Atti che nulla hanno a che vedere con il legittimo dissenso”.
Meloni ha sottolineato come il decreto sicurezza introdotto dal governo preveda sanzioni più severe per simili episodi e ha espresso piena solidarietà alle forze dell’ordine, lodando il loro impegno nel garantire la sicurezza e contenere i disordini.
Piantedosi: “Guerriglia travestita da evento culturale”
Sulla stessa linea il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha definito l’accaduto “un attacco premeditato e gratuito contro lo Stato e le sue infrastrutture”. Il riferimento è alla manifestazione nell’ambito del Festival Alta Felicità, accusato dal ministro di essere una “copertura per un’azione di violenza organizzata”.
“Gruppi travisati, coordinati, hanno incendiato strutture, lanciato pietre e fumogeni contro le forze dell’ordine – ha detto –. Non è dissenso, è guerriglia urbana. Serve rigore e fermezza”. Piantedosi ha garantito il massimo impegno per identificare i responsabili, esprimendo piena solidarietà agli agenti impegnati sul campo.
Salvini: “Tolleranza zero, lunedì sarò sul posto”
Anche il vicepremier Matteo Salvini ha condannato i fatti con parole nette: “Nessuna tolleranza per i violenti. Massimo sostegno alle forze dell’ordine”. Salvini ha annunciato una visita in zona lunedì, per portare la sua solidarietà agli agenti. “Questi malviventi devono essere messi in condizione di non nuocere”, ha scritto in un post sui social accompagnato da un video degli scontri.
Polizia e sindacati: “Un attacco organizzato alla democrazia”
Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, ha definito quanto accaduto in Val di Susa “un attentato deliberato alla democrazia”. Ha parlato di violenza premeditata, travestita da attivismo, e ha chiesto “una risposta non solo reattiva ma anche preventiva” per evitare il ripetersi di simili episodi.
Letizia ha descritto nel dettaglio le azioni dei manifestanti: recinzioni divelte, incendi dolosi, lancio di oggetti contundenti. “Non si tratta di dissenso pacifico, ma di un crimine organizzato che va represso con ogni mezzo legale”, ha dichiarato.
Coisp: “Delinquenti travestiti da attivisti”
Sulla stessa lunghezza d’onda il sindacato di polizia Coisp, per voce del segretario generale Domenico Pianese, che ha parlato di “violenza mascherata da protesta”. “È gravissimo tollerare atti che mettono a rischio l’incolumità pubblica. Chi incendia, lancia pietre e blocca autostrade non è un attivista ma un delinquente”, ha dichiarato.
Pianese ha chiesto condanne esemplari e un cambio di passo nella gestione politica e giudiziaria di eventi simili: “Basta zone franche, lo Stato deve isolare ogni forma di violenza travestita da militanza”.
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(con fonte AdnKronos)
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