Influenza in aumento in Italia, pesa la variante K: più accessi al Pronto soccorso
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I dati dell’Istituto superiore di sanità segnalano un forte incremento delle infezioni respiratorie acute e delle ospedalizzazioni, soprattutto tra anziani e bambini
Influenza in aumento in Italia – Continua sostenuta dalla temuta variante K, sospettata di essere responsabile di una maggiore aggressività delle sindromi influenzali in questa stagione, il bel paese affronta un accelerazione dei casi. Le infezioni respiratorie acute crescono in modo significativo, con un conseguente incremento degli accessi al Pronto soccorso e delle ospedalizzazioni.
Secondo il rapporto della sorveglianza RespiVirNet, pubblicato dall’Istituto superiore di sanità, l’incidenza totale delle infezioni respiratorie acute nella settimana dal 15 al 21 dicembre è stata pari a 17,1 casi per 1.000 assistiti, in aumento rispetto ai 14,7 della settimana precedente. Nello stesso periodo si stimano circa 950mila nuovi casi di influenza, per un totale di 5,8 milioni di casi dall’inizio della sorveglianza.
L’influenza in aumento in Italia colpisce in particolare i più piccoli: l’incidenza più elevata si registra infatti nella fascia di età 0-4 anni, con circa 50 casi ogni 1.000 assistiti.
I dati relativi agli accessi al Pronto soccorso, raccolti in diverse regioni tra cui Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Sicilia, mostrano un aumento sia degli accessi sia delle ospedalizzazioni per sindromi respiratorie rispetto alla stessa settimana della stagione precedente.
Nella settimana dal 15 al 21 dicembre si registra inoltre un alto tasso di positività all’influenza, sia nella comunità (31,5%) sia tra i ricoverati ospedalieri (46,2%). L’intensità dell’influenza in aumento in Italia è molto alta in Veneto, provincia di Bolzano, Marche e Campania; alta in Sicilia, Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio e Abruzzo; media in Lombardia, Toscana e Puglia.
Dal punto di vista virologico, su 3.744 campioni clinici analizzati, il 44,2% è risultato positivo al virus influenzale. Seguono il virus respiratorio sinciziale (VRS), Sars-CoV-2 e altri virus respiratori come Rhinovirus e Adenovirus.
Le analisi di sequenziamento evidenziano che tra i ceppi A(H3N2) attualmente circolanti in Italia il subclade K è nettamente prevalente, mentre i ceppi A(H1N1)pdm09 rientrano tutti nel subclade D.3.1, compatibile con i ceppi vaccinali. Non è stata rilevata la circolazione di virus influenzali aviari.
“Ci stiamo avvicinando al picco dei casi, che verosimilmente verrà raggiunto nelle prossime settimane”, spiega Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss. “All’aumento dei casi corrisponde purtroppo un aumento degli accessi al Pronto soccorso e delle ospedalizzazioni, soprattutto tra le persone più anziane”.
In vista delle festività e delle occasioni di maggiore socialità, l’Iss ricorda l’importanza di alcune semplici precauzioni, come l’aerazione dei locali, il lavaggio frequente delle mani e il rispetto dell’“etichetta respiratoria”, per contenere la diffusione dell’influenza in aumento in Italia.
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(con fonte AdnKronos)
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