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Netanyahu resiste alle pressioni internazionali

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato la ferma opposizione di Israele al ritorno dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) a Gaza, dopo il conflitto con Hamas. Netanyahu sostiene che le “pressioni internazionali non ci fermeranno” e respinge l’idea di un’autorità civile che promuova l’odio verso Israele. Nel suo discorso, sottolinea la necessità di un controllo di sicurezza e afferma che qualsiasi pressione esterna non cambierà la convinzione di Israele nel difendersi.

Netanyahu: eliminare Hamas per garantire pace e sicurezza

Il primo ministro israeliano ribadisce l’importanza di eliminare Hamas per assicurare la pace e la sicurezza. Netanyahu critica il sostegno di Hamas alle attività terroristiche e alle azioni violente contro Israele. Sostiene che il gruppo ha perso il controllo su Gaza e che Israele perseguirà la sua missione fino al completo raggiungimento degli obiettivi.

Netanyahu avverte Hezbollah sul fronte settentrionale

Netanyahu lancia anche un monito a Hezbollah, affermando che Israele è “totalmente preparato” sul fronte settentrionale. Avverte che qualsiasi azione bellica da parte di Hezbollah sarebbe un “errore fatale” che determinerebbe il destino del Libano. Il primo ministro israeliano invita i leader mondiali a sostenere Israele e a non cedere a pressioni esterne.

Drammatica situazione all’ospedale al-Shifa di Gaza

Nel frattempo, l’ospedale al-Shifa di Gaza affronta una situazione drammatica, con le autorità israeliane che ritengono che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, si nasconda sotto la struttura. L’ospedale è stato colpito più volte, con il personale medico e i pazienti bloccati a causa degli scontri. Le forze israeliane negano un assedio diretto, ma ammettono scontri con miliziani di Hamas nel complesso ospedaliero. Medici Senza Frontiere denuncia la grave situazione, con l’ospedale privo di acqua, cibo ed elettricità.

Riapertura selettiva del valico di Rafah

Il valico di frontiera di Rafah tra la Striscia di Gaza e l’Egitto sarà riaperto, ma solo ai possessori di passaporti stranieri, secondo l’annuncio dell’autorità di frontiera di Gaza. La mossa mira a consentire l’evacuazione di persone con cittadinanza straniera, evidenziando la complessità della situazione umanitaria nella regione.

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(con fonte AdnKronos)

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