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In occasione dell’VIII Edizione della Biennale di Mosaico Contemporaneo, l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli e ANM Azienda Napoletana Mobilità, propone presso lo spazio espositivo di Palazzo Rasponi 2 la mostra fotografica “Tessere per l’arte pubblica. I mosaici delle Stazioni dell’Arte di Napoli” a cura di Giovanna Cassese e Maria Corbi dedicata alle prestigiose opere d’arte in mosaico del metrò partenopeo.

Il progetto espositivo è stato realizzato con l’intento di fare luce sull’importanza del linguaggio del mosaico in rapporto all’arte pubblica e allo stesso tempo di divulgare la conoscenza del patrimonio artistico delle Stazioni dell’Arte in ambito nazionale e internazionale.

Stazioni dell’Arte, Metro Linea 1, Toledo.
Opera di William Kentridge

 

Le foto, a firma di Fabio Donato e Oreste Lanzetta, due maestri docenti della Scuola di Fotografia dell’Accademia di Napoli, con la cura scientifica delle storiche dell’arte Giovanna Cassese, Coordinatrice scientifica per l’Accademia di Napoli della Convenzione con ANM, e Maria Corbi, responsabile del patrimonio artistico ANM, raccontano le prestigiose opere in mosaico, tutte site specific e in gran numero a carattere monumentale, insieme alle campagne di restauro realizzate nel corso degli anni grazie alla Convenzione tra ANM e l’Accademia di Napoli / Scuola di Restauro per la salvaguardia e valorizzazione di tale patrimonio pubblico.

 

Le Stazioni dell’Arte, di proprietà del Comune di Napoli e gestite da ANM, con oltre 250 opere site specific di artisti di primo piano nel sistema dell’arte contemporanea, rappresentano uno dei più vasti interventi di arte pubblica in ambito internazionale degli ultimi venti anni, una raccolta unitaria definita “museo obbligatorio” dal suo curatore artistico, Achille Bonito Oliva.

 

Opere progettate insieme alle architetture, che costituiscono esse stesse un fattore rilevante del processo di qualificazione dello spazio, contribuendo alla definizione degli interni e all’interazione dell’organismo architettonico con il contesto urbano. In questa grande collezione pubblica il mosaico, quale consolidato medium artistico per le sue caratteristiche di resa e durabilità, non solo non appare più relegato ad una funzione decorativa e ad un ruolo marginale rispetto ad altre tipologie di installazioni, ma al contrario si rivela quale una delle migliori soluzioni in termini di tecnica e linguaggio negli spazi pubblici del trasporto di massa, tanto da essere scelto da importanti artisti come W. Kentridge (con C. Buccolieri), F. Clemente (con B. Ammann), N. De Maria, L. Ontani (con C. Buccolieri) e I. Ducrot (con B. Ammann).

 

L’Accademia di Belle Arti di Ravenna, da quest’anno statale – dichiara la Direttrice Paola Babini – è particolarmente onorata di presentare in città questa mostra, in occasione della Biennale di Mosaico contemporaneo 2023. Questa esposizione fotografica, curata dall’Accademia di Belle Arti di Napoli e dall’ANM Azienda Napoletana Mobilità, è pienamente in linea con i nostri obbiettivi istituzionali. In primis per la presenza dell’indirizzo in Arti Visive-Mosaico dei nostri Triennio e Biennio, che la caratterizza come unica Accademia italiana, e in secondo luogo per far conoscere l’altissima qualità dei mosaici della metropolitana di Napoli, che hanno fatto eleggere la stazione Toledo, firmata dall’architetto catalano Oscar Tusquets Blanca, a stazione della metropolitana più bella del mondo.

 

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