Influenza Aviaria H5N1: rilevata nelle acque reflue di 9 città in Texas
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Il virus dell’influenza aviaria H5N1 è stato rilevato nelle acque reflue di 9 città del Texas, sollevando preoccupazioni riguardo alla diffusione del virus e alla sua possibile origine
Ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston hanno scoperto il virus dell’influenza aviaria H5N1 nelle acque reflue di 9 città del Texas, tra il 4 marzo e il 25 aprile, periodo in cui sono stati segnalati focolai di H5N1 negli allevamenti bovini e un caso umano. Secondo uno studio in prepubblicazione su ‘MedRxiv’, la presenza del virus nelle acque reflue solleva notevoli preoccupazioni sulla sua diffusione e sulle possibili fonti di origine.
Gli scienziati hanno analizzato il genoma delle sequenze virali riscontrate nelle acque reflue e suggeriscono un’origine aviaria o bovina dell’H5N1, ma non escludono altre potenziali fonti, in particolare l’uomo. L’epidemiologia basata sulle acque reflue è stata utilizzata con successo per monitorare la diffusione di virus come il Sars-CoV-2 durante la pandemia di Covid, e ora si dimostra un utile strumento anche per tracciare l’influenza aviaria.
Secondo l’epidemiologo Massimo Ciccozzi, la scoperta solleva preoccupazioni sulla possibile trasmissione del virus agli esseri umani. L’origine esatta del virus nelle acque reflue rimane da determinare, ma la presenza di H5N1 in un ambiente così ampio suggerisce una diffusione più ampia di quella precedentemente segnalata.
Il virologo Fabrizio Pregliasco sottolinea l’importanza della sorveglianza stringente e della capacità di monitorare la diffusione del virus. L’analisi delle acque reflue offre un’opportunità per valutare la diffusione di virus e sostanze chimiche nell’ambiente, contribuendo alla prevenzione delle malattie e alla sicurezza sanitaria.

L’infettivologo Matteo Bassetti esprime preoccupazione per la scoperta del virus H5N1 nelle acque reflue, sottolineando che potrebbe indicare una diffusione più ampia e una maggiore vicinanza del virus all’uomo. L’atteggiamento di negazione nei confronti dei rischi sanitari, avverte Bassetti, potrebbe avere conseguenze gravi in caso di diffusione del virus. La scoperta del virus H5N1 nelle fogne, conclude l’esperto, dovrebbe essere un invito a una maggiore vigilanza e preparazione per affrontare eventuali emergenze sanitarie.
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(con fonte AdnKronos)
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