
Trump propone vertice con Putin e Zelensky dopo incontro in Alaska
Il summit di Anchorage esclude i leader europei, che chiedono un cessate il fuoco e garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Intanto l’offensiva russa avanza a est
Donald Trump ha annunciato l’intenzione di organizzare un vertice a tre con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky dopo l’incontro bilaterale con il leader russo previsto ad Anchorage, in Alaska. Il presidente Usa ha avvertito che Mosca affronterà “conseguenze molto gravi” se non accetterà di fermare la guerra. La dichiarazione è arrivata dopo una telefonata “molto buona” con diversi leader europei, tra cui Zelensky.
Mediazione sotto osservazione
Trump ha spiegato che un eventuale incontro trilaterale avverrebbe “quasi immediatamente” dopo il summit con Putin, ma non ha fornito date precise. L’iniziativa si inserisce nel suo tentativo di mantenere la promessa elettorale di porre rapidamente fine al conflitto, ma l’esclusione di Kiev e delle capitali europee dal vertice in Alaska alimenta i timori di concessioni sul futuro assetto territoriale dell’Ucraina.
Le richieste di Kiev e dell’Europa
Zelensky, collegato in videoconferenza da Berlino a un incontro con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, altri leader Ue, Nato e lo stesso Trump con il vicepresidente J.D. Vance, ha ribadito: “Putin non vuole la pace, sta bluffando”. Emmanuel Macron ha chiarito che “le questioni territoriali saranno negoziate solo dal presidente ucraino” e che la priorità è ottenere un cessate il fuoco.
Posizione unitaria occidentale
Gran Bretagna, Francia e Germania, copresidenti della “coalizione dei volenterosi”, hanno riaffermato che i confini internazionali non devono essere modificati con la forza e che l’Ucraina deve ricevere garanzie di sicurezza “solide e credibili”. Hanno inoltre minacciato nuove sanzioni alla Russia se non ci sarà un accordo in Alaska.
Strategia e condizioni per i negoziati
A Berlino, Merz ha chiesto un cessate il fuoco di 30 giorni seguito da colloqui sostanziali, sottolineando che i negoziati devono rientrare in una strategia transatlantica comune basata su sostegno militare e pressione diplomatica su Mosca.
La situazione sul campo
Nonostante gli sforzi diplomatici, l’offensiva russa nell’Ucraina orientale ha registrato progressi significativi in un’area strategica del fronte. Il capo della regione di Donetsk ha ordinato l’evacuazione di civili con bambini dalle zone più esposte.
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(con fonte AdnKronos)
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