
Netanyahu verso l’occupazione totale di Gaza, ma l’Idf frena. Oggi la decisione
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Gabinetto di sicurezza riunito oggi a Gerusalemme. L’esercito e l’opposizione mettono in guardia: “Rischi altissimi per truppe e ostaggi”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu riunirà oggi, giovedì 7 agosto, alle ore 18 (17 in Italia), il gabinetto di sicurezza nel suo ufficio a Gerusalemme. Secondo quanto riportato dal Times of Israel, il governo sarebbe pronto ad approvare l’occupazione militare totale della Striscia di Gaza.
Una mossa che, se confermata, segnerebbe un nuovo punto di escalation nel conflitto. Ma forti divergenze interne e l’opposizione dell’esercito rendono la decisione tutt’altro che scontata.
Lapid: “Idea pessima, il popolo non vuole questa guerra”
Il leader dell’opposizione Yair Lapid, dopo un briefing con Netanyahu, ha espresso con nettezza il suo dissenso: “Occupare Gaza è una pessima idea dal punto di vista operativo, morale ed economico. Non si manda il Paese in guerra senza l’appoggio del popolo, e la maggioranza degli israeliani non è interessata a questa guerra”.
Lapid ha invitato il premier a non agire contro il volere della popolazione, mettendo in guardia da gravi ripercussioni politiche e militari.
L’Idf mette in guardia: “Gravi perdite e rischio ostaggi”
Anche l’esercito israeliano, in particolare il capo di Stato maggiore Eyal Zamir, avrebbe espresso contrarietà al piano, proponendo invece una strategia di espansione graduale delle operazioni a Gaza.
Secondo quanto riferito dall’emittente pubblica Kan, i vertici militari temono decine di vittime tra i soldati e un elevato numero di feriti in caso di avanzata su tutta la Striscia. Inoltre, l’occupazione totale metterebbe a rischio gli ostaggi ancora detenuti, molti dei quali si troverebbero in aree dove finora le forze armate si sono astenute dal combattere. Il timore è che i rapitori possano ucciderli se l’esercito dovesse avvicinarsi.
Il ministro della Difesa Israel Katz, pur riconoscendo il diritto del capo di stato maggiore a esprimere il suo parere, ha ribadito che “una volta presa la decisione politica, le Idf la attueranno”.
Trump: “Non interferirò con le scelte di Israele”
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiarito che non ostacolerà eventuali piani israeliani per il controllo dell’intera Striscia. “Dipenderà in gran parte da Israele”, ha dichiarato, sottolineando che la sua priorità resta “sfamare gli abitanti di Gaza, che evidentemente non se la passano bene”.
Trump ha aggiunto che Israele e gli Stati arabi aiuteranno nella distribuzione di aiuti e nel sostegno economico.
Onu: “Un’occupazione sarebbe catastrofica per milioni di civili”
Dura la reazione delle Nazioni Unite, che esprimono forte preoccupazione. Miroslav Jenca, assistente segretario generale dell’ONU, ha parlato di “prospettiva allarmante” che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per milioni di palestinesi e per gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas.
“Il diritto internazionale è chiaro: Gaza deve restare parte integrante del futuro Stato Palestinese”, ha dichiarato Jenca durante una riunione del Consiglio di Sicurezza.
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(con fonte AdnKronos)
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