
David Rossi, la figlia chiede giustizia: “Chi ha picchiato mio padre?”
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Dopo 12 anni di battaglia, Carolina Orlandi e Antonella Tognazzi non si arrendono e chiedono di sapere chi ha picchiato l’ex capo della comunicazione di Mps, prima di morire. La Commissione si prepara al sopralluogo a Siena, mentre le ferite di David Rossi restano un mistero
“Chiediamo che una procura si prenda la responsabilità di aprire un fascicolo, anche solo per spiegare chi ha picchiato mio padre prima della sua morte.” Con queste parole, Carolina Orlandi, figlia della vedova di David Rossi, si rivolge ancora una volta alla giustizia, alimentando la speranza che un fascicolo possa finalmente fare luce su uno degli aspetti più inquietanti e irrisolti della morte dell’ex capo della Comunicazione di Mps. David Rossi, lo ricordiamo, è morto il 6 marzo 2013 dopo essere precipitato dalla finestra della sua banca, ma da allora la sua morte è avvolta nel mistero, e la tesi del suicidio non ha mai convinto la famiglia.
Carolina Orlandi, insieme alla madre Antonella Tognazzi, continua a lottare per far emergere la verità, con determinazione e senza mai perdere la speranza. “Sono passati dodici anni, ma mai avremmo pensato di dover intraprendere una battaglia come questa, che non sarebbe dovuta iniziare se le indagini fossero state condotte correttamente fin da subito”, racconta Carolina. Le due donne chiedono con forza che venga fatta chiarezza su quelle ferite trovate sul corpo di David Rossi, ritenute incompatibili con una caduta.
“David è stato picchiato prima di morire”, sostengono con convinzione. Ma, finora, nessuna procura ha ritenuto di aprire un fascicolo su queste ferite, che ormai sono “palese a tutti”. La famiglia Rossi ha sempre sostenuto che la morte di David non possa essere stata un suicidio e che siano necessari ulteriori approfondimenti per capire cosa sia accaduto veramente quella sera.
Nel frattempo, la Commissione che sta esaminando il caso ha dato nuovi segnali di speranza. “Abbiamo appreso che la Commissione sta svolgendo un lavoro importante”, sottolinea Carolina Orlandi. I membri della Commissione, che stanno visitando i luoghi dove è avvenuto il fatto, hanno infatti messo nero su bianco che ci sono aspetti che vanno ulteriormente approfonditi. “Vedendo il vicolo dove David è stato trovato, si capisce molto di più”, afferma Carolina, facendo riferimento al punto in cui il corpo di suo padre è stato ritrovato. “Il vicolo era chiuso da un’auto parcheggiata, così che nessuno potesse notare il corpo di David.”
La famiglia Rossi ha anche elogiato il lavoro degli avvocati Alessandro Frangiamore e Carmelo Miceli, che stanno conducendo un’accurata ricerca per far emergere la verità, cercando di ricostruire ogni dettaglio di quella tragica notte. Eppure, la lotta per la giustizia non è ancora finita. Nonostante le ferite fisiche e psicologiche che questa lunga battaglia ha lasciato nella famiglia, la determinazione di Carolina e Antonella è più forte che mai. “Continueremo a lottare, non ci fermeremo finché non avremo giustizia”, conclude Carolina.
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(con fonte AdnKronos)
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