Latina, due arresti per morte Satnam Singh: bracciante indiano abbandonato senza soccorsi
Gli arrestati sono accusati di intermediazione illecita e sfruttamento pluriaggravato del lavoro
Oggi, 23 gennaio, i carabinieri di Latina hanno eseguito due arresti legati alla tragica vicenda di Satnam Singh, il bracciante indiano che, nel giugno dello scorso anno, perse una mano mentre lavorava e fu lasciato senza soccorsi davanti alla propria abitazione.
Le accuse
Su disposizione della Procura della Repubblica di Latina, le due persone arrestate sono accusate di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, aggravati da plurimi fattori. Secondo gli inquirenti, avrebbero avuto un ruolo attivo nello sfruttamento del lavoratore, contribuendo a creare le condizioni di insicurezza e negligenza che hanno portato alla sua morte.
La vicenda
Satnam Singh, vittima del caporalato, era rimasto gravemente ferito durante il lavoro in un contesto che, secondo le ricostruzioni, mancava delle più basilari misure di sicurezza. Dopo l’incidente, invece di ricevere l’assistenza necessaria, fu abbandonato davanti casa, aggravando ulteriormente la sua situazione fino all’esito fatale.
Un caso simbolo dello sfruttamento lavorativo
La morte di Singh ha sollevato indignazione e acceso i riflettori sul fenomeno del caporalato e dello sfruttamento lavorativo nella provincia di Latina, dove numerosi braccianti stranieri lavorano in condizioni precarie e spesso disumane. Gli arresti di oggi rappresentano un passo importante nella lotta contro queste pratiche.
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(con fonte AdnKronos)
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