
Incendio doloso devasta sinagoga a Melbourne: sospetto atto antisemita
Il Primo ministro australiano Anthony Albanese condanna con fermezza: “Tolleranza zero per l’antisemitismo”
Un grave incendio doloso ha devastato una sinagoga a sud-est di Melbourne, in Australia, causando ingenti danni. Secondo le autorità, l’attacco è stato opera di piromani, e il primo ministro australiano Anthony Albanese ha condannato l’episodio definendolo “un atto antisemita”. Pur non avendo ancora identificato il movente, il premier ha dichiarato all’Australian Broadcasting Corporation: “È uno scandalo. La violenza, l’intimidazione e la distruzione in un luogo di culto non hanno spazio in Australia”. Albanese ha ribadito la promessa di una “tolleranza zero” contro l’antisemitismo, sottolineando che non ci sarà alcuna tolleranza per simili crimini.
Circa 60 vigili del fuoco con 17 mezzi hanno impiegato diverse ore per domare l’incendio, evitando per fortuna vittime gravi. L’ispettore investigativo della polizia di Victoria, Chris Murray, ha confermato che la sinagoga è stata gravemente danneggiata e ha descritto la scena come “completamente avvolta dalle fiamme”. Le forze dell’ordine stanno cercando due sospetti, che secondo un testimone erano mascherati, e credono che la sinagoga sia stata presa di mira intenzionalmente. “Quello che non sappiamo ancora è il perché”, ha dichiarato Murray.
Benjamin Klein, membro del consiglio della sinagoga, ha raccontato che alcuni fedeli erano all’interno dell’edificio in preghiera quando è scoppiato l’incendio. “Hanno sentito forti colpi”, ha spiegato, riferendo che del liquido infiammabile è stato versato all’interno e poi appiccato il fuoco. “Se fosse successo un’ora dopo, ci sarebbero state centinaia di persone dentro”. I fedeli sono riusciti a fuggire dal retro, ma uno di loro ha riportato ustioni alla mano. L’interno della sinagoga è stato descritto come “completamente sventrato”, con i libri sacri e l’arredamento distrutti.
Klein ha ricordato che la sinagoga aveva già subito un attentato nel 1995, quando un incendio doloso distrusse i muri e alcuni rotoli della Torah. “Ricordo di essere stato qui con mio nonno, un sopravvissuto all’Olocausto”, ha aggiunto. Nonostante la devastazione, ha concluso con determinazione che la comunità ricostruirà la sinagoga, come già fatto in passato.
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(con fonte AdnKronos)
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