
Offensiva Ucraina in Russia: Kiev avanza in Kursk, tensione internazionale
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L’Ucraina ha varcato il confine russo nella regione di Kursk, con significative avanzate e il presidente Zelensky invia un messaggio fermo a Mosca mentre la comunità internazionale monitora la situazione
L’offensiva ucraina ha preso una piega drammatica con le forze di Kiev che, per la prima volta, hanno varcato il confine russo nella regione di Kursk, avanzando per circa 10 chilometri oltre la linea di demarcazione. Da tre giorni, l’escalation della guerra ha visto un significativo incremento dell’attività militare, con l’ufficializzazione dell’attacco da parte di Kiev e una risposta decisa da Mosca.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato un video messaggio su Telegram, esprimendo la determinazione di Kiev. “La Russia ha portato la guerra nella nostra terra, ora deve sentire quello che ha fatto”, ha dichiarato Zelensky. Nel suo intervento, ha espresso gratitudine per le forze armate ucraine e ribadito l’intento di ottenere una pace giusta. Inoltre, il presidente ucraino ha festeggiato l’entrata in azione dei primi caccia F-16, sottolineando gli sforzi diplomatici per acquisirli e promettendo ulteriori sviluppi.
Secondo i dati forniti dal ministero della Difesa russo, circa 1000 soldati ucraini avrebbero invaso la regione di Kursk, con circa 300 tra uccisi e feriti. Tuttavia, tali informazioni sono state messe in discussione dalle analisi sul campo e dai video diffusi sui canali Telegram, che documentano l’esodo di migliaia di civili da Suzhda.
L’Institute for the Study of War (ISW) segnala che i reparti ucraini hanno preso il controllo di 11 centri abitati, utilizzando ampiamente i droni per monitorare e gestire le operazioni. Il Washington Post riferisce che l’Ucraina ha richiesto agli Stati Uniti il permesso per l’uso dei missili a lungo raggio Atacms nell’operazione in corso.
Il conflitto, che ha visto inizialmente incursioni di unità russe filo-ucraine, è ora segnato dall’entrata in gioco diretta dell’esercito di Kiev. Le forze ucraine hanno trovato ampi spazi grazie alla scarsa opposizione della prima linea russa e al ritiro dei ceceni del battaglione Akhmat.
L’Unione Europea ha dichiarato che l’Ucraina ha il diritto di operare oltre il confine in risposta a un’aggressione, e gli Stati Uniti non hanno posto obiezioni all’offensiva. Il portavoce della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak, ha espresso l’auspicio che tali incursioni possano influenzare positivamente i futuri negoziati, sottolineando che le perdite russe potrebbero accelerare la fine del conflitto.
Concentrando le risorse nel Donetsk, la Russia potrebbe ora essere costretta a riposizionare uomini e mezzi per evitare che Kiev consolidi le sue posizioni e ampli il proprio territorio cuscinetto. Se il conflitto si espande ulteriormente sul territorio russo, Mosca potrebbe trovarsi di fronte a scelte difficili e a una maggiore pressione internazionale.
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(con fonte AdnKronos)