
Francia: urne aperte per il secondo turno delle Legislative
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Un voto cruciale che potrebbe trasformare il panorama politico del Paese
Oggi, 7 luglio, si svolge in Francia il secondo turno delle elezioni legislative anticipate, un appuntamento elettorale tra i più importanti nella storia recente del Paese. Con i seggi aperti dalle 8 del mattino, i francesi sono chiamati a votare in 501 circoscrizioni, dopo che 76 deputati sono stati eletti al primo turno. In alcune grandi città, i seggi chiuderanno tra le 18 e le 20, mentre nel dipartimento dell’Aube, interessato dal passaggio del Tour de France, le operazioni di voto sono iniziate alle 7.
Il partito di estrema destra Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen, in alleanza con Eric Ciotti, punta a diventare la forza dominante nell’Assemblée nationale, sulla scia del successo ottenuto alle elezioni europee del 9 giugno. Il primo turno ha visto una partecipazione record del 66,7%, la più alta dal 1981, e oggi si prevede un’affluenza ancora maggiore, anche grazie all’alto numero di deleghe depositate e alla partecipazione dei francesi all’estero.
Con 501 seggi ancora da assegnare tramite ballottaggio, la sfida è apertissima. Il RN ha già ottenuto 39 seggi al primo turno, ma potrebbe non riuscire a formare un governo di maggioranza assoluta. Al secondo posto si è piazzata l’alleanza di sinistra Nouveau Front Populaire (NFP), mentre il partito Ensemble del presidente Emmanuel Macron è arrivato terzo.
Un “cordone sanitario” è stato creato dalle altre forze politiche per impedire la vittoria dell’estrema destra. Questo ha portato al ritiro di 224 candidati, con l’obiettivo di ostacolare il RN. Nonostante questo, le sfide saranno intense, con 409 seggi decisi in scontri diretti e molti triangolari.
Le preoccupazioni per l’ordine pubblico sono alte, con il Ministero degli Interni francese che ha schierato 30.000 poliziotti e gendarmi per prevenire disordini, soprattutto a Parigi. Durante la campagna elettorale, ci sono stati 51 episodi di aggressioni fisiche o verbali contro candidati e sostenitori.
Il risultato delle elezioni potrebbe portare a uno stallo in Parlamento se nessuna forza politica otterrà la maggioranza assoluta. Macron ha chiarito che non si dimetterà e che la Francia potrebbe affrontare un periodo di “coabitazione” con un governo di coalizione.
L’avvio della nuova legislatura è previsto per il 18 luglio, con la prima sessione plenaria della nuova assemblea e l’elezione del nuovo presidente del Parlamento. La situazione politica e le future alleanze saranno monitorate attentamente, con l’attenzione dei mercati e delle imprese sulle potenziali implicazioni economiche.
Le prossime ore saranno decisive per capire la nuova direzione politica della Francia e l’equilibrio delle forze all’interno dell’Assemblée nationale.
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(con fonte AdnKronos)
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