Hamas vuole uno Stato di Guerra Permanente e… lo avrà
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Dichiarazioni di Hamas: Stato di Guerra Permanente con Israele
Hamas ha dichiarato la sua intenzione di cercare “uno stato di guerra permanente con Israele su tutti i confini” e spera di ottenere il sostegno dell’intero mondo arabo. Taher El-Nounou, consigliere per i media di Hamas, e Khalil al-Hayya, un alto esponente del gruppo, condividono questa visione. Vogliono andare oltre gli scontri occasionali con Israele e cercano di cambiare l’equazione nel conflitto israelo-palestinese.
Impatto delle Dichiarazioni di Hamas
Hamas ritiene che le sue azioni, inclusi gli scontri e il massacro del 7 ottobre, abbiano riacceso l’attenzione sulla questione palestinese. Vogliono dimostrare che la causa palestinese non sarà dimenticata. Tuttavia, le reazioni israeliane sono state forti, con rappresaglie sulla Striscia di Gaza. Questa situazione ha aumentato le tensioni nella regione e ha reso difficile trovare una soluzione al conflitto.
Il Futuro di Gaza: Prospettive
Secondo l’analista israeliano Yigal Carmon – intervistato da AdnKronos-, Israele potrebbe non riuscire a eliminare tutti i combattenti di Hamas. Questo potrebbe portare a una sorta di guerra permanente tra Israele e Gaza settentrionale. Nel sud di Gaza, si prevede che ci saranno decine di migliaia di profughi per molti anni a venire. Il futuro della regione rimane incerto, e Carmon sottolinea che trovare una soluzione non sarà facile.
Ruolo di Hamas e Possibili Soluzioni
Carmon sottolinea che l’eliminazione di tutti i combattenti di Hamas è un obiettivo difficile da raggiungere. La soluzione potrebbe arrivare solo quando i leader di Hamas saranno eliminati. Ma Carmon ammette che il futuro politico di Gaza rimane incerto. Ritiene che il leader dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, non potrà facilmente governare Gaza. Inoltre, l’ONU e l’Egitto potrebbero non essere in grado o disposti a guidare la Striscia.
Ruolo del Qatar e Liberazione degli Ostaggi
Hamas ha ricevuto sostegno finanziario dal Qatar, ma il Qatar potrebbe esercitare pressioni sul gruppo per liberare gli ostaggi. Carmon suggerisce che una “massiccia pressione sul Qatar” potrebbe essere il modo per liberare gli ostaggi, ma è importante agire in tempi rapidi. Carmon critica anche la politica israeliana nei confronti del Qatar, sostenendo che il governo- definito da Carmon “stupido” – avrebbe dovuto agire in modo diverso sin dall’inizio.
Chiusura e Richiamo all’Azione
Il futuro della regione rimane incerto, con sfide complesse da affrontare. Tuttavia, è importante adottare misure per risolvere le questioni in sospeso, inclusa la liberazione degli ostaggi. Carmon ritiene che il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, dovrebbe prendere in considerazione le dimissioni, considerando le implicazioni della sua politica che ha lasciato al Qatar il potere di finanziare Hamas. La situazione richiede azioni decisive e un approccio realistico per affrontare le complesse sfide della regione.
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(con fonte AdnKronos)
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