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Next Mobility Exhibition l’evento internazionale biennale dedicato alla filiera della mobilità collettiva ha ospitato il workshop Ey Mobility Summit 2022, l’occasione per discutere su come il mondo della mobilità stia rapidamente evolvendo, aprendo nuovi scenari ed opportunità. Ad organizzare l’incontro nei padiglioni di Rho Fieramilano è stata Ey, leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, fiscalità, transaction e advisory.

Tanti i quesiti affrontati durante i vari panel, un confronto tra rappresentanti di aziende e professionisti del settore sulla rapida trasformazione che il mondo della mobilità sta attraversando, definendo così nuovi scenari e opportunità. Due in particolare gli interrogativi: il mercato è davvero pronto per la mobilità green e quanto è centrale il ruolo della customer experience? La mobilità del futuro è realmente così prossima e quali nuove opportunità professionali porterà? “Questo incontro è importante perché la mobilità sta vivendo il suo Rinascimento. Stiamo assistendo a dei cambiamenti tecnologici ma anche del comportamento umano. Rappresentiamo quelle che sono le richieste degli utenti, ciò che davvero vogliono dalla mobilità e come questo può essere coniugato rispetto al momento di grande incertezza che stiamo vivendo”, osserva Paolo Lobetti Bodoni, consulting market leader Italia di Ey.

La mobilità sta dunque cambiando di pari passo con i comportamenti dei cittadini e il cambiamento culturale. Le città puntano sempre più ad essere a misura di persona con Milano, Bologna e Torino sul podio dello Ey Smart Human Index del 2022 nel ranking dei 109 capoluoghi di provincia. Altri cambiamenti li ha accelerati la pandemia con il 31% degli italiani che dichiarano di lavorare completamente da remoto e un calo dell’11% degli spostamenti per ragioni di lavoro. La mobilità rimane comunque un asset fondamentale e strategico per il sistema Paese garantendo 2,4 milioni di posti di lavoro in Italia. “Il mercato della mobilità si sta profondamente trasformando – conclude Lobetti Bodoni – cambiano i prodotti, ma cambiano anche le professioni. In Italia il 12% del totale della popolazione lavora nel settore della mobilità e questo dato aumenterà di circa il 22% entro il 2030. Ci saranno differenze importanti nei sotto-comparti, c’è già un’evoluzione di prodotto e di offerte di mobilità. I consumatori si stanno muovendo verso scelte più sostenibili e questi cambiamenti necessitano di quadri normativi più chiari”.

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(AdnKronos)

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