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Ecco la pagina con il riassunto di tutte le notizie di oggi 27 aprile, che si sono succedute nell’arco della giornata odierna, che riguardano il conflitto in corso in Ucraina

———— TIMELINE ————

ORE 21.49 – Il presidente polacco Andrzej Duda ha annunciato oggi che “appropriati passi legali” saranno presi contro Gazprom dopo l’interruzione delle forniture di gas alla Polonia ed alla Bulgaria. Duda ha fatto sapere che verranno richiesti gli “opportuni risarcimenti” per “la violazione del contratto”.

ORE 21.28 – Almeno sei diversi gruppi hacker legati al Cremlino hanno condotto circa 240 cyber attacchi contro obiettivi ucraini. Lo ha rivelato Microsoft, il cui vice presidente Tom Burt ha commentato: “L’uso da parte russa di cyber attacchi sembra essere strettamente connesso e qualche volta direttamente sincronizzato con le sue operazioni militari cinetiche”. Il rapporto di Microsoft è il documento pubblico più completo degli sforzi di hackeraggio russo legati alla guerra in Ucraina.

ORE 20.41 – “Abbiamo davanti settimane estremamente difficili”. E’ la previsione fatta dal ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, che ha esortato la popolazione a prepararsi ancora a settimane di guerra davanti all’offensiva lanciata dai russi nel Donbass. “Il nemico è già consapevole della sua sconfitta strategica – ha affermato, citato dal Kiev Independent – ma cercheranno ancora di infliggerci più dolore possibile”.

ORE 20.29 – Il Cremlino starebbe pianificando la convocazione di “referendum” a Donetsk e Luhansk, nel Donbass, per chiedere l’annessione alla Russia. Lo scrive il sito in lingua russa Meduza, basato in Lettonia.

ORE 20.21 – La Russia “questa settimana ha iniziato una nuova serie di ricatti con la decisione di non fornire gas in Polonia e Bulgaria. E’ l’ennesima decisione che dovrebbe fare pensare all’Europa che non può sperare di mantenere una normale collaborazione economica con la Russia. La Russia usa questi rapporti come un’arma: non solo la vendita del gas ma anche altri tipi di commercio. Aspetta il momento giusto per usarli e ricattare gli europei a livello politico e alimentare la macchina bellica russa. Vede l’Europa unita come un obbiettivo”. Ad affermarlo è il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky in un video su Telegram. “Prima l’Europa capirà che non può dipendere dalla Russia per quanto riguarda il commercio, prima si potrà garantire la stabilità ai mercati europei”, aggiunge.

ORE 20.11 – Malgrado lo stop di Mosca alle forniture dirette in Bulgaria, Serbia e Ungheria continuano a ricevere il gas russo che transita attraverso questo paese. “Stiamo ricevendo normalmente il gas nelle quantità concordate attraverso il gasdotto Balkan stream”, ha detto il ministro serbo dell’Energia, Zorana Mihajlovic. “La consegna del gas naturale russo si sta svolgendo senza intoppi e in base agli accordi lungo la via che passa da Turchia, Bulgaria e Serbia”, ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó. Fortemente dipendenti dal gas russo, Serbia e Ungheria sono accusati spesso di posizioni filo russe.

ORE 20.03 – “Ho parlato con il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e la ringrazio per aver deciso la sospensione per un anno di tutti i dazi per l’importazione dei beni industriali, alimentari” dall’Ucraina. Ad affermarlo è il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky in un video su Telegram. “Sono grato a lei e a tutti i nostri amici europei per questo passo importante. E’ importante mantenere il più possibile l’attività commerciale in Ucraina e la produzione nazionale ma bisogna vedere questa decisione non soltanto nel contesto ucraino. Il volume dell’export ucraino sui mercati europei e mondiali sarà un importante strumento anticrisi”, aggiunge.

ORE 19.30 – Ad oggi tutte quelle che sono le forniture di gas dalla Russia continuano ad andare avanti regolarmente”. Lo ha assicurato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti a Strasburgo, all’indomani dello stop di Gazprom alle forniture a Polonia e Bulgaria. “La richiesta di pagare in rubli è una violazione del contratto – ha ricordato il titolare della Farnesina – Per questo prenderemo una decisione a livello europeo, ma è chiaro ed evidente che i nostri contratti prevedono il pagamento in euro e noi pagheremo in euro”.

ORE 19.28 – E’ prevista per domani pomeriggio l’audizione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini davanti al Copasir. Al centro dell’audizione il decreto interministeriale sul nuovo invio di aiuti militari, da parte dell’Italia, a Kiev e la nuova lista con equipaggiamenti e armi secretata, come già avvenuto per la prima tranche inviata. Il Copasir si riunirà alle 14.30 per l’esame della relazione sull’attività dei Servizi di informazione per la sicurezza nel secondo semestre 2021, a seguire sarà ascoltato Guerini.

ORE 19.24 – ”Non potevo più restare in Russia. Sono di nazionalità ucraina, sono nato ad Akhtyrka, non potevo più osservare dall’esterno cosa sta facendo la Russia alla mia patria”. Così, con un video condiviso su YouTube, il vicepresidente di Gazprombank Igor Volobuev ha motivato la sua decisione di lasciare una delle più grandi banche private in dissenso con la guerra voluta da Mosca e di combattere a fianco degli ucraini. Volobuev spiega quindi di essere riuscito ad arrivare a Kiev e di voler ”restare in Ucraina fino alla vittoria”.

ORE 18.33 – I colori giallo-blu della bandiera ucraina sono ormai diventati tabù in Russia. Decine di edifici con i due colori sono stati ridipinti, spesso con la scusa di lavori di ristrutturazione, racconta oggi Moscow Times, mostrando diverse foto. Alcuni lavori appaiono anche abbastanza dispendiosi, come il cambiamento di tutte le tegole giallo-blu del mega centro commerciale Dirigibile a Ekaterinburg, negli Urali. O la sostituzione di tutti i sedili dello stadio Tuymaada a Yakutsk.

ORE 18.23 – La Finlandia “ha preso la decisione politica di non accettare i termini dell’accordo dettato dalla Russia nel commercio del gas”. Lo afferma il ministro per l’Europa e la Corporate Governance finlandese Tytti Tuppurainen al quotidiano finlandese Helsingin Sanomat. “Abbiamo deciso nel comitato di politica economica del governo che la Finlandia non accetterà i pagamenti in rubli. La decisione è già stata presa all’inizio di aprile”, afferma Tuppurainen.

ORE 18.18 – Due veterani dell’esercito americano, che si erano recati a combattere in Ucraina come volontari a fianco delle forze di Kiev, sono rimasti feriti nella regione meridionale di Zaporizhzhia, vicino alla città di Orikhiv. Lo riferisce il Guardian citando il giornalista di guerra Nolan Peterson.

ORE 18.05 – “Era ingenuo credere che la Russia non avrebbe usato il ricatto del gas”. Ad affermarlo, durante una visita in uno stabilimento industriale vicino a Varsavia, è il premier polacco, Mateusz Morawiecki, secondo quanto riferisce l’agenza di stampa polacca ‘Pap’. “Da oggi, da quando la Russia ha smesso di inviare gas alla Polonia, abbiamo cessato di dipendere della Russia”, sottolinea Morawiecki.

ORE 18.01 – L’Associazione dei cineasti russi prevede “la chiusura di metà dei cinema russi nei prossimi due mesi”. Lo rivela l’agenzia di news Nexta, riportando un documento dell’Associazione.

ORE 17.48 – La Commissione Europea ha proposto oggi la sospensione per un anno di tutti i dazi per l’importazione dei beni provenienti dall’Ucraina. Si tratta “di un gesto senza precedenti di sostegno per un paese in guerra”, nota un comunicato della Commissione, sottolineando che verranno sospese anche le misure anti dumping per l’acciaio ucraino. La proposta deve ora ricevere l’approvazione del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo.

ORE 17.47 – I transnistriani starebbero lasciando in massa il paese “nel timore di un’escalation dell’aggressione russa”. Lo riportano diversi media ucraini, tra cui il canale informativo Nivekta. Il sito di news pubblica un video che mostra una lunga fila di macchine e autocarri fermi in fila al confine.

ORE 17.46 – La Finlandia sequestra i beni di Gennady Timchenko, l’oligarca russo che ha anche cittadinanza finlandese. In particolare, riferisce la tv finlandese Yle, è stata confiscata la quota del 22,5% che l’uomo d’affari russo detiene nell’ex Hartwall Arena. Il sequestro è avvenuto all’inizio del mese di marzo, tre giorni dopo che Timchenko è stato inserito nella lista delle sanzioni dell’Unione europea.

ORE 17.44 – Vladimir Putin minaccia una risposta “fulminea” contro chiunque interferisca negli eventi in corso in Ucraina. In un discorso a San Pietroburgo, il presidente russo ha avvertito: “Se qualcuno intende intervenire negli eventi in corso (in Ucraina) dall’esterno e creare minacce inaccettabili per noi, allora dovrebbe sapere che la nostra risposta a questi attacchi sarà rapida e fulminea”. E, ha continuato Putin, “noi abbiamo tutti gli strumenti per questo, strumenti che nessuno può vantare e noi non ci vanteremo: li useremo se necessario e voglio che tutti lo sappiano”. Il presidente non ha fornito ulteriori dettagli sugli strumenti di cui ha parlato.

ORE 17.30 – Entra in vigore oggi alle 18 in Svizzera l’ulteriore pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia e della Bielorussia deciso dal governo elvetico il 13 aprile, riprendendo quanto varato dall’Ue. Si tratta di misure economiche e finanziarie che colpiscono oltre 200 persone, tra cui le due figlie del presidente russo Vladimir Putin, oltre a parlamentari e diversi membri degli esecutivi delle autoproclamate repubbliche di Donetks e Lugansk, e 18 organizzazioni, cui si aggiungono alcuni gruppi di oligarchi e i loro famigliari.

ORE 17.30 – Colloquio telefonico, oggi, tra il segretario di Stato americano Antony Blinken ed il ministro degli Esteri francese Jean Yves Le Drian. Secondo quanto riferisce una nota del dipartimento di Stato, Blinken si è congratulato con il popolo francese per le elezioni del 24 aprile e “ha salutato la continua stretta cooperazione e i forti legami con il presidente Macron”. Blinken e Le Drian, prosegue la nota, “hanno discusso di fornire più assistenza per la sicurezza alle Forze armate ucraine mentre resistono all’invasione brutale e non provocata russa”. Dal canto suo, una nota del ministero degli Esteri di Parigi riferisce che Le Drian ha ricordato “gli sforzi della Francia nel sostegno all’Ucraina in materia di equipaggiamento per la difesa e i due ministri hanno discusso delle iniziative possibili per nuove sanzioni contro la Russia”.

ORE 17.14 – ”Sono arrivato in Ucraina dopo essere stato a Mosca. Continueremo il nostro lavoro per aumentare il sostegno umanitario e per garantire l’evacuazione dei civili dalle zone di conflitto”. Lo ha scritto su Twitter il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres sottolineando che ”prima finisce questa guerra e meglio è per l’Ucraina, la Russia e il mondo”.

ORE 17.07 – Il presidente del Partito popolare europeo, Donald Tusk, accusa Austria, Germania e Ungheria di essere pronte a pagare il gas russo in rubli. “Ho sentito che non solo l’Ungheria, ma anche l’Austria e la Germania sono pronte a pagare il gas in rubli. Sono ancora nell’eurozona o nella rublozona?”, ha twittato l’ex presidente del Consiglio europeo, che è stato anche premier polacco. Il suo messaggio arriva dopo che ieri la Russia ha interrotto la fornitura di gas a Polonia e Bulgaria perché non vogliono pagare in rubli.

ORE 16.57 – Vladimir Putin denuncia i tentativi di intimidire “i giornalisti che in Russia assumono una posizione patriottica” dopo che l’Fsb ha reso noto di aver sventato un attentato contro il conduttore tv Vladimir Solovyov. Tali tentativi, ha aggiunto, “non solo sono destinati a totale fallimento”, ma porteranno ancora più giornalisti a diventare patriottici. “Le autorità russe faranno tutto il possibile per proteggere i giornalisti russi”, ha quindi affermato.

ORE 16.56 – La Slovacchia è pronta a fornire armi pesanti all’Ucraina, ma vuole evitare che i suoi arsenali rimangano vuoti. Lo ha detto la presidente Suzana Caputova, spiegando che sono in corso negoziati con Kiev per l’invio di obici howitzer di fabbricazione slovacca. “La posizione della Repubblica slovacca è chiara. Fin dall’inizio, oltre all’aiuto umanitario, abbiamo fornito anche aiuto militare. In termini di volume è l’aiuto più importante della storia della Repubblica slovacca”, ha detto Caputova. Tuttavia, ha aggiunto, il prerequisito per ulteriori forniture belliche è che non sia minata la prontezza bellica del paese. Per questo ci sono colloqui non solo con Kiev ma anche con gli alleati della Nato. Bratislava ha fra l’altro ordinato all’Ucraina sistemi di difesa aerea S-300.

ORE 16.53 – Sono più di seicento i feriti gravi, tra civili e combattenti, che si trovano asserragliati nell’acciaieria Azovstal a Mariupol, nel sud dell’Ucraina. E, dato che non ci sono le condizioni per curarli, è necessario garantire una loro evacuazione urgente. Lo ha detto il comandante in capo della 36esima brigata Serhiy Volyna in un video diffuso su Facebook, nel quale afferma che non ci sono né i farmaci, né le condizioni igieniche adatte a curare i feriti. ”Salvate il presidio di Mariupol. Non siamo nel 1940, siamo nel 2022. C’è bisogno di un’evacuazione immediata, altrimenti i feriti semplicemente moriranno”, ha dichiarato Volyna.

ORE 16.39 – La Norvegia ha stanziato 44 milioni di dollari per acquistare armi da inviare in Ucraina. Il primo ministro Jonas Gahr Store ha detto oggi che la decisione fa parte di una iniziativa a guida britannica per l’acquisto di armi destinate alla difesa dell’Ucraina dall’invasione russa.

ORE 16.38 – Una riunione straordinaria dei ministri dell’Energia dell’Ue si terrà “il prima possibile”. Lo ha annunciato in una conferenza stampa la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

ORE 16.32 – Le autorità russe hanno annunciato l’espulsione di otto diplomatici del Giappone in risposta a una misura analoga adottata da Tokyo nei giorni scorsi dopo l’invasione russa dell’Ucraina. In un comunicato, come riporta l’agenzia Interfax, il ministero degli Esteri di Mosca ha insistito sul “principio di reciprocità” e ha dato tempo ai diplomatici fino al 10 maggio per lasciare il Paese.

ORE 16.25 – ”L’unica destinazione di viaggio per i criminali di guerra russi dovrebbe essere l’Aja”. Così il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha commentato su Twitter la sospensione della Russia dall’Organizzazione mondiale del Turismo (Unwto) esprimendo ”gratitudine nei confronti di tutti i membri che hanno sostenuto questa decisione”.

ORE 16.21 – Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez sarà domani in Moldova per manifestare l’appoggio di Madrid al piccolo paese europeo confinante con l’Ucraina invasa dalla Russia. Mentre la crisi minaccia di allargarsi alla regione separatista moldava della Transnistria, fonti di Madrid sottolineano come la visita sia ora particolarmente opportuna per riaffermare il sostegno spagnolo all’integrità e la sovranità della Moldova. Sanchez vedrà sia la premier Natalia Gavrilita che la presidente Maia Sandu, entrambe filo europee.

ORE 16.18 – L’esercito russo, bombardando le città ucraine, ha completamente distrutto 102 istituzioni educative, tra scuole, asili e università. Altre 1.412 istituzioni sono state danneggiate. E’ quanto riportano i media locali.

ORE 16.16 – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio una nuova conversazione telefonica con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Al centro dei colloqui vi sono stati gli ultimi sviluppi della situazione sul terreno in Ucraina e l’assistenza al Paese. Draghi ha ribadito il pieno sostegno del governo italiano alle autorità di Kiev e la disponibilità italiana a contribuire alla ricerca di una soluzione duratura della crisi. Lo si apprende da Palazzo Chigi.

ORE 16.15 – La Moldova non ha un esercito pronto a combattere e attrezzato per gestire la difficile situazione della sicurezza derivante dall’aggressione militare russa dell’Ucraina. Lo ha detto la presidente della Moldova Maya Sandu sottolineando la necessità di modificare questa situazione. La Moldova ”non ha una protezione efficace contro questa minaccia, perché non ha sviluppato un potenziale militare adeguato, non ha creato elementi infrastrutturali critici e non ha coltivato la resilienza sociale”, ha dichiarato Sandu in occasione del trentesimo anniversario della creazione dello Stato Maggiore dell’Esercito Nazionale e della Giornata della Bandiera.

ORE 16.13 – Il Presidente russo Vladimir Putin ha anticipato che ci sarà una risposta immediata, da parte della Russia, a qualsiasi Paese cercherà di interferire in Ucraina. Le decisioni sulle modalità con cui Mosca reagirà sono già state prese, ha aggiunto, parlando di fronte al Consiglio dei legislatori a San Pietroburgo (Presidenti di Duma e Consiglio della Federazione, vice presidenti, Presidenti delle Commissioni e Presidenti delle Assemblee legislative regionali). Putin ha quindi accusato l’Occidente di voler dividere la Russia in pezzi e di aver spinto l’Ucraina verso il conflitto con la Russia. Il Presidente russo ha anche assicurato che il rublo, il sistema bancario, il settore dei trasporti e l’intera economia, ha retto all’impatto delle sanzioni.

ORE 15.57 – La Russia ha invaso l’Ucraina perché la popolazione “è stanca di essere sotto il controllo straniero “. A sostenere oggi questa ardita tesi è il ministro degli Esteri russo Sergei Larov, in linea con la narrativa ufficiale del Cremlino. “Nel condurre l’operazione speciale, la Russia parte dal fatto che il popolo dell’Ucraina debba determinare il proprio futuro, perché stanco di essere sotto controllo straniero sotto il regime di Kiev”, ha detto il capo della diplomazia russa ad una conferenza stampa con il collega eritreo Osman Saleh Mohammed, riferisce l’agenzia stampa Tass.

ORE 15.56 – “Ho ordinato di rimuovere dalla sede del Consiglio comunale di Kharkiv tutte le cinque città russe gemellate a Kharkiv: Belgorod, Nizhny Novgorod, San Pietroburgo, Novosibirsk e Mosca”. Lo comunica su Telegram Igor Terekhov, il sindaco della seconda città più popolosa dell’Ucraina. “Kharkiv, che è stata bombardata 24 ore su 24 per 63 giorni, non può avere fratelli nel Paese aggressore. Inoltre, Mosca, dove sono emersi piani per la distruzione dell’Ucraina e il genocidio del popolo ucraino, non può essere una città partner”, spiega il primo cittadino.

ORE 15.53 – “E’ una violazione delle regole da parte della Russia, è un tentativo di ricatto”. Si è espresso così il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier dopo la sospensione delle forniture di gas russo a Polonia e Bulgaria. “Semplicemente non possiamo accettarlo, dobbiamo difenderci”, ha detto dopo colloqui con la presidente slovacca Zuzana Caputova nella città orientale di Kosice.

ORE 15.49 – Il Presidente russo Vladimir Putin ha ribadito che “tutti gli obiettivi della missione militare speciale in corso nel Donbass e in Ucraina saranno certamente raggiunti al fine di garantire pace e sicurezza ai residenti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, della Crimea russa e del nostro intero Paese nella sua prospettiva storica”, ha affermato il capo dello Stato.

ORE 15.33 – “Continua il dialogo con Mario Draghi, l’ho informato sui progressi contro l’aggressione della Russia”. Lo ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferendo del colloquio avuto con il premier italiano, al quale si è detto grato per il coinvolgimento dell’Italia nelle indagini sui crimini contro l’umanità russi”. “Apprezziamo anche il sostegno di principio per inasprire le sanzioni contro l’aggressore”, ha aggiunto Zelensky. Che poi ha rivolto “un ringraziamento speciale all’Italia per aver dato rifugio a oltre 100mila ucraini che sono stati costretti a lasciare le loro case a causa dell’aggressione russa”. Inoltre, ha concluso il presidente, “è stato anche discusso il coinvolgimento dell’Italia nelle future garanzie di sicurezza per l’Ucraina”.

ORE 15.25 – Le autorità russe hanno annunciato oggi di aver espulso tre diplomatici norvegesi in risposta ad una misura analoga adottata da Oslo. “La politica ostile delle autorità norvegesi sta causando gravi danni alle relazioni bilaterali. L’ambasciatore ha ricevuto una nota in cui si dichiaravano ‘persona non grata’ tre diplomatici dall’ambasciata norvegese a Mosca”, ha affermato il governo russo in un comunicato.

ORE 15.24 – La possibilità di scambio di Viktor Medvedchuk con prigionieri ucraini non viene valutata. “Su questo non si tratta”, ha detto alla Ria Novosti il portavoce di Putin Dimitry Peskov circa la proposta di scambio avanzata dallo stesso politico ucraino e filorusso al presidente russo Putin (padrino di una delle sue figlie) e a quello ucraino Zelensky. II capo del partito filorusso Scelta Ucraina – sfuggito agli arresti domiciliari – è stato arrestato qualche giorno fa dalle autorità di Kiev.

ORE 15.09 – Non è chiara la matrice delle esplosioni dei giorni scorsi che in Transnistria hanno colpito i Servizi di sicurezza e le torri per le trasmissioni radio, ha riferito in Parlamento la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock. La situazione in Moldova, ha aggiunto, “è estremamente critica”.

ORE 15.08 – Staff dell’ambasciata austriaca in Ucraina è tornato nella capitale Kiev. Lo ha confermato oggi il ministero degli Esteri di Vienna. “Restiamo al fianco del popolo dell’Ucraina, vittima di un’aggressione militare senza precedenti da parte della Russia – si legge in un tweet – Come segno importante della nostra irremovibile solidarietà all’Ucraina, la scorsa settimana è tornato a Kiev personale della nostra ambasciata. Grazie al nostro staff per l’impegno e la dedizione”.

ORE 15.07 – Il Premier greco Kyriakos Mitsotakis ha assicurato al Premier bulgaro Kiril Petkov, con cui oggi ha parlato al telefono, l’aiuto di Atene dopo lo stop delle forniture russe in vigore da oggi, in seguito al rifiuto di Sofia di pagare il gas russo in rubli come imposto dal Cremlino alla fine del mese scorso, rende noto il quotidiano greco Ekathimerini. Atene reinvierà alla Bulgaria il gas russo in arrivo con TurkStreamGreece. Il nuovo gasdotto che collega la Grecia alla Bulgaria, l’Igb, sarà pronto a giugno e da settembre la Bulgaria potrà contare su maggiori rifornimenti di gas dall’Azerbaigian.

ORE 15.06 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo indonesiano Joko Widodo. Lo ha annunciato lo stesso Zelensky su Twitter spiegando che Joko Widodo lo ha invitato a partecipare al G20 che si terrà in Indonesia a novembre. ”L’ho ringraziato per il sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, in particolare per la posizione chiara espressa all’interno delle Nazioni Unite”, ha detto Zelensky, spiegando che durante il colloquio ”sono state discusse questioni di sicurezza alimentare”. ”Apprezzo il fatto di avermi invitato al vertice G20”, ha concluso il presidente ucraino.

ORE 14.55 – Il patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill ha celebrato una funzione nella cattedrale dell’Assunzione entro le mura del Cremlino, invitando la popolazione a stringersi intorno alla “città di Mosca, centro di tutte le Russie” per difendersi dai “centri di potere all’estero”. Il popolo russo ha bisogno di ritrovare la propria unione interiore, ha detto il patriarca, “perché solo nell’unità è la nostra forza, e se conserveremo nei cuori la fede dei nostri padri, allora la Russia sarà invincibile”.

ORE 14.54 – “Gli occupanti russi uccidevano a Bucha seguendo un elenco”. Lo ha comunicato il sindaco Anatolii Fedoruk in intervista a Cbc, ripresa dal giornale online ucraino Zerkalo Nedeli. Liste che, secondo il sindaco, “non avevano scritto” i militari russi, ma che “qualcuno del posto gli aveva dettato. Forse avevano dei collaboratori, perché sapevano in anticipo da chi stavano andando, a quale indirizzo e che tipo di persone ci fossero”.

ORE 14.53 – “I genieri della Guardia nazionale hanno neutralizzato 4.771 ordigni esplosivi nella regione di Kiev. Si tratta di bombe inesplose, mine, munizioni e altri oggetti pericolosi”. Lo comunica il Ministero degli Interni ucraino sul suo canale Telegram, facendo sapere che “le squadre di sminamento della Guardia nazionale continuano la ricognizione ingegneristica nella regione di Kiev”.

ORE 14.50 – I russi hanno attaccato l’ospedale di Severodonetsk nonostante sapessero che c’erano dei feriti gravi insieme ai medici. Nell’attacco sono stati danneggiati due piani dell’edificio e una donna è morta. Lo riferisce su Telegram Serhii Haidai governatore della regione di Luhansk, aggiungendo che nonostante tutto l’ospedale resta operativo e sta continuando a curare i civili.

ORE 14.49 – L’attivista russo di 22 anni Ronald Airapetyan, esponente del partito di opposizione Yabloko della regione di Krasnodar, più volte arrestato negli ultimi mesi per aver preso parte a proteste, ha ottenuto asilo politico in Olanda. Come ha denunciato in una intervista a Radio Liberty, già lo scorso dicembre era stato costretto a lasciare la Russia, dopo essere stato aggredito e costretto a salire su un’auto, portato in una foresta, e minacciato di morte se non avesse cessato di fare politica. Il giorno dopo l’agressione, ha preso un aereo per il Messico via Amsterdam. Ma si è fermato in Olanda dove ha chiesto subito asilo politico. A gennaio aveva denunciato la polizia russa alla Corte europea per i diritti dell’uomo per essere stato arrestato durante una protesta a Sochi nel novembre del 2020, e detenuto quattro giorni con l’accusa di aver violato la legge sugli eventi pubblici.

ORE 14.39 – “I russi hanno colpito due volta Avdiivka due volte con bombe al fosforo”. Lo denuncia su Telegram il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. “Il primo attacco è stato ieri sera nella zona della cokeria. Il secondo stamattina, nel centro della città”, fa sapere il governatore, riferendo di diversi incendi esplosi ad Avdiivka dopo i bombardamenti.

ORE 14.33 – “Oggi diamo il benvenuto a casa a Trevor Reed e celebriamo il ritorno alla famiglia dell’ex marine che è stato rilasciato dalla detenzione russa”. Così Joe Biden conferma in una dichiarazione il rilascio del cittadino americano che era detenuto in Russia dal 2019, precisando che “i negoziati che ci hanno permesso di riportare Trevor a casa hanno richiesto difficili decisioni che non ho preso alla leggera”.

ORE 14.29 – ”Sono lieto che, dopo anni di detenzione illecita da parte del governo russo, Trevor Reed sia stato liberato e si sia riunito alla sua famiglia”. Lo ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano Antony Blinken. ”Ringraziamo i nostri partner per la loro collaborazione e per averci aiutato a liberare Trevor”, ha aggiunto.

ORE 14.28 – Sarebbe avvenuto in Turchia lo scambio di detenuti tra Russia e Stati Uniti che ha visto protagonisti Trevor Reed e Konstantin Yaroshenko. Lo ha riferito la moglie del detenuto russo, Viktoriya Yaroshenko, citata dall’agenzia Interfax. Yaroshenko ora si troverebbe già a Sochi.

ORE 14.05 – La Russia ha annunciato uno scambio di detenuti con gli Stati Uniti. Lo riporta la Cnn, citando un messaggio sul suo canale Telegram della portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. “A seguito di un lungo negoziato, il 27 aprile 2022 il cittadino statunitense Trevor Rowdy Reid (un ex marine, ndr), precedentemente condannato nella Federazione Russa, è stato scambiato con il cittadino russo Konstantin Yaroshenko, condannato a 20 anni di carcere da un tribunale americano nel 2010″, ha dichiarato Zakharova. Anche l’agenzia di stampa russa Ria Novosti ha diffuso la notizia.

ORE 13.55 – Le forze russe hanno disperso con violenza una folla di manifestanti pro Ucraina nella città occupata di Kherson. Lo scrive su Twitter il Kyiv Independent, aggiungendo che quattro manifestanti sono rimasti feriti. Secondo quanto viene riportato, i russi avrebbero utilizzati gas lacrimogeni e granate stordenti contro chi protestava per l’occupazione della città.

ORE 13.54 – I 287 deputati della Camera di Bassa di Londra sanzionati da Mosca dovrebbero considerare ”un distintivo d’onore” i provvedimenti annunciati dal ministero degli Esteri russo nei loro confronti. Lo ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson. I deputati britannici sanzionati sono accusati dal Cremlino di “aver scatenato l’isteria russofobica nel Regno Unito” e non potranno entrare in Russia.

ORE 13.42 – La Gran Bretagna ha importato quasi due milioni di barili di petrolio russo dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo ha reso noto Greenpeace secondo la quale dal 24 febbraio sono arrivati nel Regno Unito 1,9 milioni di barili, per un valore stimato di 276 milioni di dollari.

ORE 13.41 – La decisione di Gazprom di tagliare le forniture di gas ad alcuni Stati membri dell’Ue è un’altra mossa unilaterale aggressiva della Russia”. Lo ha dichiarato su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, spiegando di essere in contatto con i primi ministri di Polonia e Bulgaria, Mateusz Morawiecki e Kiril Petkov. “Rimarremo uniti e ci sosterremo a vicenda mentre elimineremo gradualmente le importazioni di energia russa”, ha aggiunto Michel.

ORE 13.37 – Le forze armate ucraine hanno annunciato di aver colpito un posto di comando russo sull’isola dei Serpenti nel mar Nero, distruggendo un sistema di missili terra aria Strela 10. Lo scrive il sito ucraino Ukrinform, citando la pagina Facebook del comando sud dell’esercito ucraino.

ORE 13.32 – La Russia nei prossimi 1,5-2 anni si troverà in una situazione economica “”molto difficile””, ha affermato i direttore della Corte dei conti in Russia, l’economista Aleksei Kudrin nella riunione del presidium del Consiglio dei legislatori a San Pietroburgo, scrive Kommersant. Secondo le previsioni del ministero dello Sviluppo economico, entro la fine dell’anno il pil scenderà dell’8,8 per cento e l’inflazione aumenterà del 20,7 per cento. In una tale situazione, è molto importante valutare i propri punti di forza e le risorse di cui si può disporre, ha spiegato Kudrin nel suo intervento. Ci sarà una crisi più importante di quella del 2009 (quando Kudrin, molto stimato in Occidente, era ministro delle Finanze, ndr), e molto più significativa di quella della pandemia, ha quindi concluso.

ORE 13.24 – “Il Parlamento europeo chiede un embargo paneuropeo immediato sulle forniture di energia controllate dal Cremlino. È tempo di tagliare le nostre dipendenze dagli autocrati una volta per tutte”. Lo scrive su Twitter la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, dopo che Gazprom ha annunciato di aver interrotto le forniture di gas sia alla Bulgaria sia alla Polonia.

ORE 13.23 – “Un costante flusso” di persone sta scappando da Kherson, unica città ucraina occupata dai russi, ormai da due mesi. Lo riferisce la Cnn, ma anche il sito dissidente russo Meduza racconta di una città ormai svuotata dai suoi abitanti. Entrambi i media raccontano che a spingere alla fuga sono anche le notizie su un referendum per proclamare una repubblica filorussa, che secondo diverse fonti avrebbe dovuto tenersi oggi, ma non è chiaro se sia stato rimandato.

ORE 13.06 – ”La richiesta di pagare in rubli il gas russo non è un ricatto”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov aggiungendo che la Russia interromperà le forniture di gas ad altri Paesi che rifiutano di pagare in rubli, dopo Polonia e Bulgaria. ”La Russia resta un fornitore affidabile di energia e non scende a ricatti”, ha detto Peskov evitando di indicare quanti e quali Paesi avrebbero accettato di acquistare il gas in rubli in linea con il decreto emesso a marzo dal presidente russo Vladimir Putin.

ORE 13.06 – “I russi hanno colpito due volta Avdiivka due volte con bombe al fosforo”. Lo denuncia su Telegram il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. “Il primo attacco è stato ieri sera nella zona della cokeria. Il secondo stamattina, nel centro della città”, fa sapere il governatore, riferendo di diversi incendi esplosi ad Avdiivka dopo i bombardamenti.

ORE 12.55 – Nonostante le crescenti difficoltà, la Turchia crede che ancora sia possibile ospitare un vertice tra i leader di Russia e Ucraina. Lo ha sottolineato il ministro turco della Difesa, Hulusi Akar, citato dal sito di Hurriyet. “Nonostante alcune difficoltà, siamo ancora fiduciosi. Forse sarà possibile riunire i due leader nei prossimi giorni su proposta del nostro presidente” Erdogan, che nei giorni scorsi ha parlato di nuovo al telefono con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, ha dichiarato Akar.

ORE 12.43 – L’Italia ha svolto un ruolo “da protagonista” sul versante delle sanzioni verso la Russia, “le applica con rigore” ed è “pronta” a deciderne altre “senza alcuna esitazione”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rispondendo ad una domanda dopo il suo intervento presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa a Strasburgo.

ORE 12.35 – Il ministero degli Esteri russo ha imposto sanzioni nei confronti di 287 membri della Camera dei Comuni di Londra. Lo riporta l’agenzia di stampa Interfax.

ORE 12.29 – Il vicepresidente di Gazprombank Igor Volobuev ha reso noto, in una intervista a The Insider, di aver lasciato la Russia lo scorso 2 marzo con l’intenzione di unirsi alle forze di difesa territoriale ucraine. E’ almeno il quarto alto dirigente di società russe ad aver abbandonato il Paese dopo l’inizio della guerra, dopo l’ex primo vice presidente di Sberbank, Lev Khasis, la ceo di Yandex Elena Bunina e il vice Ceo di Aeroflot, Andrei Panov. Aveva lasciato la Russia lo scorso marzo anche l’inviato per il Clima del Cremlino, Anatoly Chubais,

ORE 12.23 – La Russia ha deciso di lasciare l’Organizzazione Mondiale del Turismo (Unwto) nel giorno in cui a Madrid iniziano i lavori dell’assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite che ha all’ordine del giorno la possibile sospensione della Russia a causa della sua invasione dell’Ucraina.

ORE 12.20 – I dipendenti di società estere che hanno lasciato la Russia non saranno lasciati senza lavoro. A sostenerlo, secondo quanto riferisce l’agenzia russa ‘Tass’, è il ministro dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa Denis Manturov.

ORE 12.07 – Ha lasciato Leopoli diretta in Italia la missione umanitaria della Croce Rossa Italiana che ha evacuato ieri 73 persone fragili di cui 13 minori accompagnati. Il convoglio della Cri, spiega una nota, composto da 26 mezzi incluse ambulanze, pulmini, minibus, mezzi ad alto biocontenimento, macchine e furgoni per materiali vari, con 83 persone a bordo tra volontari, staff, medici e specialisti pediatri, infermieri Oss, operatori Rfl, è stato a Leopoli nelle giornate di lunedì e martedì per accogliere ed eseguire lo screening sanitario delle persone da evacuare. L’arrivo in Italia è previsto tra questa notte e domattina.

ORE 12.06 – L’Austria continuerà a pagare il gas russo in euro. Lo ha chiarito su Twitter il cancelliere austriaco Karl Nehammer, che ha smentito quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Tass secondo la quale Vienna avrebbe deciso di pagare il gas russo in rubli. ”Prima che le fake news della propaganda russa vengano diffuse ulteriormente”, ha scritto Nehammer su Twtter, l’Austria ”ovviamente continuerà a pagare in euro le consegne di gas dalla Russia”. Allo stesso tempo, ha detto Nehammer, ”l’Austria si attiene alla virgola alle sanzioni concordate con l’Ue”.

ORE 12.05 – “I russi continuano a infliggere colpi di artiglieria contro le aree residenziali di Kharkiv e della regione”. Lo fa sapere il governatore, Oleg Sinegubov, che in un video pubblicato su Telegram fa il punto sulla situazione nella regione di Kharkiv, dove – riferisce – “questa notte ci sono stati diversi attacchi agli edifici residenziali del distretto di Kiev. Durante il giorno erano stati colpiti palazzi a Saltivka, Pivnichna Saltivka e Oleksiyivka. I bombardamenti sono continuati a Zolochev, Dergachi e Chuguev”, producendo un “totale di 15 persone ferite e tre uccise a Kharkiv e nei distretti della regione”.

ORE 12.04 – Il governatore della regione ucraina di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, ha smentito che le truppe russe abbiano colpito un deposito dove sarebbero state custodite armi fornite dagli Stati Uniti e dai Paesi europei, come riferito dal ministero della Difesa di Mosca. “Nessun deposito di munizioni e armi è stato colpito a Zaporizhzhia, i russi hanno mentito. Non c’erano armi consegnate dagli occidentali nello stabilimento preso di mira a Zaporizhzhia”, ha dichiarato Starukh in un’intervista all’emittente Bfmtv.

ORE 12.03 – Mentre continuano a rinnovare l’allarme per possibili cyber attacchi da parte della Russia come rappresaglia per il sostegno all’Ucraina, gli Stati Uniti offrono fino a 10 milioni di dollari per informazioni “che possano portare all’identificazione o localizzazione di persone che, agendo sotto la direzione o il controllo di un governo straniero, partecipano ad cyber attacchi contro infrastrutture critiche americane”. E’ quanto si legge in una nota diffusa nella notte dal dipartimento di Stato, che precisa che si stanno cercando informazioni in particolare su sei ufficiali dei servizi di intelligence militari russi (Gru) per “il loro ruolo in complotti criminali per attacchi alle infrastrutture Usa”.

ORE 12.00 – Sarà prevista anche la pena di morte come condanna per chi ”tenta di compiere attentati terroristici” in Bielorussia. Lo ha deciso oggi la Camera dei rappresentanti dell’Assemblea nazionale di Minsk votando due emendamenti al Codice penale che introducono la pena capitale per ”i terroristi”. La maggior parte dei leader bielorussi del movimento pro democrazia ed esiliati sono bollati da Minsk come ”terroristi”.

ORE 11.57 – Il ministero dell’Economia di Berlino esprime “preoccupazione” per la sospensione delle forniture di gas russo a Polonia e Bulgaria. La situazione nell’Europa orientale – ha sottolineato una portavoce del ministro Robert Habeck “viene monitorata molto attentamente”. Non esiste, ha poi aggiunto, nessun motivo di preoccupazione per la sicurezza energetica in Germania: “I flussi di gas sono complessivamente a un livello stabile in questo momento”. “Tuttavia, siamo preoccupati nel vedere che si è verificata un’interruzione delle forniture nei paesi partner europei”.

ORE 11.43 – Le truppe russe hanno colpito con missili Kalibr un deposito di armi nella regione ucraina di Zaporizhzhia, dove sarebbero state custodite armi fornite dagli Stati Uniti e dai Paesi europei. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, precisando che nei raid notturni condotti dalle forze aeree sono stati distrutti 59 obiettivi militari. I missili Kalibr, secondo Mosca, hanno “distrutto capannoni con un grande lotto di armi e munizioni fornite alle truppe ucraine dagli Stati Uniti e dai Paesi europei”.

ORE 11.42 – La Polonia ”non è intimidita dal ricatto” messo in atto dalla Russia con il taglio del gas. Lo ha detto il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki al Parlamento di Varsavia, affermando che la Russia sta cercando di ”ricattare” la Polonia dopo le nuove sanzioni imposte ieri nei confronti di 50 oligarchi e aziende russi, tra cui Gazprom.

ORE 11.35 – “La presidenza di turno che il nostro governo assicura in maniera dinamica e efficace, non è prevedibile coincidesse con un momento storico tanto drammatico. Questo rende ulteriormente importante l’attività che svolge il Consiglio d’Europa. Il modo con il quale il Consiglio ha affrontato l’emergenza della guerra e la ricerca di rendere solide le conquiste dei diritti, sono parte di un programma di grande impegno”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando la delegazione italiana all’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, a Strasburgo.
“Il Consiglio – ha aggiunto Mattarella – è sempre stato l’epicentro della ricerca di soluzioni inclusive, condivise, di confronti positivi. Mai come in questo momento, tutto ciò appare prezioso, da preservare e rilanciare. Pensando che alla guerra, lo strumento più forte da opporre è offrire un modello di convivenza e di confronto positivo tra i Paesi del nostro Continente.
“La tutela dei diritti in Europa è cresciuta anche grazie all’azione del Consiglio d’Europa e ai suoi organismi. Si tratta di un lavoro molto importante, del quale occorre ringraziare il Consiglio”, ha concluso il presidente della Repubblica.

ORE 11.20 – Si allunga la lista dei politici tedeschi favorevoli all’ipotesi di sanzioni contro l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, colpevole di non voler rinunciare al rapporto privilegiato con la Russia di Vladimir Putin malgrado l’invasione dell’Ucraina: a sostenerle sono anche esponenti Liberali, Verdi e Cristianodemocratici tedeschi citati oggi dal quotidiano Handelsblatt. “Deve essere inserito prima possibile nella lista delle persone che approfittano dei propri rapporti con Putin”, ha dichiarato l’esponente liberale Moritz Koerner parlando con il quotidiano economico tedesco. L’ex cancelliere, ha aggiunto, è attualmente l’uomo più importante di Putin in Germania. “Non appartiene più alla ‘crème de la crème’ della politica interna tedesca, ma alla ‘crème’ del Cremlino”.

ORE 11.17 – “Non ritengo assolutamente possibile che l’Italia possa rimanere ‘neutrale’ in un’ipotetica eventualità, speriamo mai, di azioni di rappresaglia da parte della Russia in quelle aree di paesi Nato dove transitano gli equipaggiamenti occidentali che devono arrivare in Ucraina. Se dovesse mai accadere scatterebbe l’art. 5 del trattato atlantico, quello dei tre moschettieri ‘tutti per uno, uno per tutti'”. Lo ha affermato all’Adnkronos il generale Giorgio Battisti del Comitato Atlantico italiano in merito alle parole del professor Alessandro Orsini secondo cui l’Italia dovrebbe rimanere neutrale se la Russia dovesse colpire un paese della Nato.

ORE 11.15 – Un villaggio in Transnistria al confine con l’Ucraina, che ospita un grande deposito di munizioni dell’esercito russo, è stato preso di mira dopo essere stato sorvolato da diversi droni. Lo hanno reso noto le autorità dell’enclave filorussa in Moldova.
“La scorsa notte, diversi droni sono stati avvistati sopra il villaggio di Kolbasna”, ha comunicato il ‘ministero dell’Interno’ della Transnistria in una nota, aggiungendo che “sono stati sparati colpi in direzione di Kolbasna dall’Ucraina” senza causare vittime.

ORE 10.45 – Dall’Australia pezzi di artiglieria e munizioni all’Ucraina. L’Australia offre ulteriore sostegno a Kiev per combattere “l’invasione brutale, implacabile e illegale” della Russia, hanno detto il premier australiano, Scott Morrison, e il ministro della Difesa, Peter Dutton. Aiuti militari per un valore di 26,7 milioni di dollari che portano il totale a 225 milioni e a cui si aggiungono gli aiuti umanitari. L’Ucraina riceverà sei obici M777 e munizioni, ha riportato Sbs.

ORE 10.42 – “Siamo preparati per questo scenario. Siamo in stretto contatto con tutti gli Stati membri. Abbiamo lavorato per garantire forniture alternative e i migliori livelli di stoccaggio possibili in tutta l’Ue”. Lo ha dichiarato in una nota la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, riferendosi alla decisione del colosso energetico russo Gazprom di interrompere le forniture di gas sia alla Bulgaria sia alla Polonia dopo che entrambi i Paesi si sono rifiutati di iniziare a pagare in rubli

ORE 10.40 – Nell’ottica di una presenza ‘di lungo periodo’ a Melitopol i russi si stanno muovendo per creare un proprio sistema finanziario e introdurre il rublo come valuta di riferimento, al posto della grivna di Kiev. Lo riferiscono i media locali che spiegano come – dopo aver preso il controllo della Oschadbank locale (chiusa, come la UkrGazbank) – i russi stanno lavorando per trasformarla in una filiale della SberBank. Un team di operatori finanziari – si spiega – sarà presto inviato in Russia, a Rostov, per seguire corsi di formazione mentre nelle prossime settimane è prevista l’introduzione nella regione del rublo.

ORE 10.24 – E’ “ingiustificata” e “inaccettabile” la decisione del colosso energetico russo Gazprom, che ha annunciato di aver interrotto le forniture di gas sia alla Bulgaria sia alla Polonia dopo che entrambi i Paesi si sono rifiutati di iniziare a pagare in rubli. Lo ha dichiarato in una nota la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. “E’ l’ennesimo tentativo della Russia di utilizzare il gas come strumento di ricatto”, ha commentato, aggiungendo che la Russia si è rivelata un fornitore inaffidabile.

ORE 10.10 – Il presidente della Duma, la Camera Bassa del Parlamento russo, ha elogiato la decisione del colosso energetico russo Gazprom, che ha annunciato di aver interrotto le forniture di gas sia alla Bulgaria sia alla Polonia dopo che entrambi i Paesi si sono rifiutati di iniziare a pagare in rubli. “La stessa cosa deve essere fatta con gli altri Paesi che ci sono ostili”, ha dichiarato Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram.

ORE 10 – Sono 400 le denunce di stupri commessi dai soldati russi arrivate tra il primo e il 14 aprile alla linea istituita dal parlamento ucraino per raccogliere le segnalazioni e fornire assistenza psicologica. A dichiararlo è stata Lyudmyla Denisova, Commissario per i diritti umani della Verchovna Rada, il parlamento monocamerale ucraino, precisando che da quando la linea è stata istituita il numero delle denunce è in continuo aumento. A riferirlo è il Kyev Independent.

ORE 9.59 – Dall’inizio della guerra sarebbero morti in Ucraina 22.400 soldati russi, trecento più di ieri. Lo riporta il bollettino quotidiano dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, appena diffuso sui social network.
Oltre ai militari, secondo Kiev l’esercito russo ha perso anche 939 carri armati, 2342 mezzi corazzati, 421 sistemi d’artiglieria, 149 lanciarazzi Mlrs, 71 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 184 aerei, 155 elicotteri, 1666 veicoli, otto navi, 76 cisterne di carburante, 207 droni, 31 equipaggiamenti speciali e quattro lanciatori Otrk.

ORE 9.48 – La Russia afferma di aver distrutto un drone da ricognizione nella regione di Voronezh, nell’ovest del Paese, dopo un episodio analogo vicino al confine con l’Ucrainia. Secondo il governatore della regione, Alexander Gusev, citato dall’agenzia Interfax, “i sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto un piccolo apparecchio da ricognizione senza pilota”. “Nulla minaccia la vita e la salute degli abitanti” dell’area, ha aggiunto.

ORE 9.08 – Il colosso energetico russo Gazprom ha annunciato di aver interrotto le forniture di gas sia alla Bulgaria sia alla Polonia dopo che entrambi i paesi si sono rifiutati di iniziare a pagare in rubli. L’annuncio di Gazprom segue notizie dalle quali risultava questa mattina che le forniture in Polonia attraverso la Bielorussia si erano prima temporaneamente ridotte e fermate, poi erano riprese.

ORE 9.07 – “La reazione occidentale all’azione russa è stata inevitabile: di fronte all’aggressione di Putin si pensava a una reazione scomposta e fragile dell’occidente. Abbiamo agito con le uniche possibilità per evitare l’escalation: fornire armi, cibo e assistenza alla resistenza e in più le sanzioni alla Russia. C’è uno sconfitto adesso che è Putin”. Lo afferma il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, a “Omnibus” su La7.

ORE 9.04 – Sono 8.488 i crimini di guerra e di aggressione registrati da inizio conflitto. Lo fa sapere la Procura generale ucraina diffondendo una sintesi dell’attività svolta dall’inizio del conflitto.
La quasi totalità dei reati riguardano il mancato rispetto del diritto bellico, 49 la pianificazione, la preparazione e l’avvio di un conflitto d’aggressione e 11 la propaganda di guerra.

ore 9 – “Non vedo affatto come un embargo sul gas porrebbe fine alla guerra. Se Putin fosse stato aperto ad argomenti economici, non avrebbe mai iniziato questa guerra folle”. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un’intervista a Der Spiegel pubblicata da ‘La Stampa’. “Il punto è un altro, vogliamo evitare una crisi economica drammatica, la perdita di milioni di posti di lavoro e di fabbriche che non riaprirebbero più – ha proseguito Scholz – Questo avrebbe grandi conseguenze per il nostro Paese, e per tutta Europa, e avrebbe anche un grande impatto sul finanziamento della ricostruzione dell’Ucraina. Pertanto, è mia responsabilità dire che non possiamo permetterlo”.

ORE 8.55 – “Una delle strane richieste della Russia all’inizio della guerra è stata quella di una ‘piena smilitarizzazione’ dell’Ucraina. Dopo l’epocale incontro di ieri di 40 ministri della Difesa, ho una brutta notizia per Mosca: capacità, velocità, logistica agevolata, una gamma più ampia di armi: l’Ucraina si sta rafforzando”. A scriverlo, su Twitter, è stato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

ORE 8.45 – Il governo polacco ha diffuso un comunicato in cui annuncia l’avvenuto arresto di due spie, “un cittadino della Federazione russa e un cittadino della Bielorussia impegnati in attività di spionaggio in Polonia”. Una corte ha ordinato per loro “un periodo di detenzione cautelare della durata di tre mesi”. “I due uomini arrestati il 21 e 22 aprile – si legge – sono sospettati di attività di spionaggio per conto dei servizi segreti russi. Dal materiale rinvenuto dal servizio di controspionaggio Skw è emerso che i due svolgevano attività volte ad identificare il funzionamento delle Forze armate polacche, compresa la presenza dell’esercito nella zona di confine tra Polonia e Bielorussia”. A riferirne è il ‘Guardian’.

ORE 8.27 – Il presidente della rete ferroviaria ucraina Oleksandr Kamyshin ha reso noto che un altro missile ha colpito un ponte ferroviario e stradale che collega la città portuale di Odessa con l’estremo sud-ovest dell’Ucraina.
“Oggi alle 6.45 – ha detto – è avvenuto un secondo attacco missilistico sullo stesso ponte sull’estuario del Dnestr nella regione di Odessa. Non ci sono stati ferrovieri feriti”.

ORE 8.09 – E’ stato spento l’incendio scoppiato in un deposito di munizioni nel villaggio russo di Staraya Nelidovka, nella regione di Belgorod. Lo ha riferito il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, sul suo canale Telegram.

ORE 8.02 – “L’Ucraina mantiene il controllo sulla maggior parte del suo spazio aereo“. Lo sostiene l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento sul conflitto diffuso dall’account Twitter del ministero della Difesa.
“La Russia non è riuscita a distruggere efficacemente l’aviazione ucraina o a sopprimere le difese aeree” che continuano a rappresentare un “rischio” per le sue risorse aeree, ha affermato l’intelligence britannica, secondo cui “l’attività aerea russa si concentra principalmente sull’Ucraina meridionale e orientale”.

ORE 7.46 – Fiamme in un deposito di munizioni nel villaggio russo di Staraya Nelidovka, nella regione di Belgorod. Lo ha riferito il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, citato dai media russi. Gladkov ha aggiunto che ci sarebbero state tre esplosioni e che non risultano case danneggiate né vittime tra la popolazione civile.

ORE 7.30 – Gli obiettivi della Russia vanno ben oltre quelli raggiungibili con la guerra contro l’Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio diffuso nella notte.

“L’obiettivo finale della leadership russa non è solo quello di impadronirsi del territorio dell’Ucraina, ma di smembrare l’intera Europa centrale e orientale e sferrare un colpo globale alla democrazia”, ha detto Zelensky.

ORE 7 – Da oggi, mercoledì 27 aprile, Polonia e Bulgaria resteranno senza gas della Russia. Nel corso della giornata di ieri Gazprom non ha confermato “che la fornitura di gas russo alla Polonia è già stata interrotta. A riferirlo ai giornalisti, secondo l’agenzia russa ‘Tass’, è stato il rappresentante ufficiale di Gazprom Sergey Kupriyanov. Allo stesso tempo, Gazprom ha poi però sottolineato che “oggi la Polonia è obbligata a pagare le forniture di gas in conformità con la nuova procedura di pagamento”.

(AdnKronos)

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