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Tutte le notizie che si sono susseguite in questo 15 aprile sul conflitto in corso, le trovate nella timeline che si trova in basso dopo la foto

————— TIMELINE —————

ORE 21.30 – La Bielorussia ha annunciato l’entrata in vigore, a partire da domani, del divieto d’ingresso a veicoli con la targa dell’Ue. Il provvedimento comprende automobili e trattori, ma esclude il trasporto postale, di merci e animali, riferisce l’agenzia stampa bielorussa BelTa. I veicoli con targa Ue presenti nel paese avranno una settimana di tempo per uscire dalla Bielorussia. La misura è una risposta alle sanzioni europee contro Minsk in relazione all’invasione russa dell’Ucraina.

ORE 20.37 – Le autorità russe hanno organizzato una cerimonia a Sebastopoli, in Crimea, per commemorare la perdita della Moskva, ammiraglia della flotta affondata ieri nel mar Nero. Lo riferisce la Bbc, mostrando le immagini di una corona di fiori con un nastro nero e la scritta “alla nave Moskva” e di un prete ortodosso presente alla cerimonia.

ORE 20.19 – Mosca accusa la Moldova di agire in modo contrario al suo status neutrale e danneggiare i rapporti bilaterali. A dirlo è la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, dopo che il parlamento di Chisinau ha vietato di esporre in pubblico simboli di “aggressioni militari e crimini di guerra contro l’umanità”. Fra questi sono citati le lettere Z e V, così come il nastro arancione e nero di San Giorgio, esibiti dai sostenitori dell’intervento militare russo in Ucraina. La Moldova ha vietato anche la trasmissione di film e programmi televisivi di paesi che, come la Russia, non aderiscono alla Convenzione europea sulla televisione transfrontaliera.

ORE 20.11 – Dalle aree più calde del conflitto in Ucraina sono state evacuate oggi 2.864 persone, 363 arrivate da Mariupol a Zaporizhia con mezzi propri, 2.131 dalla regione di Zaporizhia. A bordo degli autobus sono poi state portate via da Luhansk 370 persone.

ORE 20.01 – Ci sarebbero vittime nell’affondamento del Moskva, l’incrociatore russo colpito da due missili Neptune lanciati dalle forze ucraine. Lo riferiscono fonti dell’intelligence americana, secondo cui il loro numero non sarebbe chiaro. A bordo si trovava un equipaggio composto da 500 persone.

ORE 19.51 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto all’omologo americano Joe Biden di inserire la Russia nella lista degli Stati sponsor del terrorismo. La richiesta è giunta durante una recente telefonata fra i due leader, rivela il Washington Post citando fonti ben informate. Biden non ha preso alcun impegno a riguardo, rispondendo di essere pronto ad esplorare diverse proposte per esercitare pressione su Mosca, hanno aggiunto le fonti.

ORE 19.45 – “E’ stata la Russia che ha iniziato una guerra ingiustificata contro un territorio straniero. Con uccisioni deliberate di massa di civili e distruzione su larga scala di infrastrutture civili. Pertanto, qualsiasi azione di ritorsione dell’Ucraina è assolutamente giustificata sia moralmente che legalmente”. Lo scrive su Twitter il consigliere della presidenza ucraina e capo negoziatore Mykhailo Podolyak.

ORE 19.39 – Sotto al fuoco russo oggi, a Lysychansk nella regione di Luhansk, è capitata una coppia di coniugi, due volontari. L’uomo è morto, la moglie è ricoverata in rianimazione. Lo comunica il governatore dell’amministrazione militare Serhii Haidai.

ORE 19.31 – “Purtroppo, io spero di no, ma a Mariupol dobbiamo tenerci pronti a una Bucha di dimensioni molto più grandi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a ‘Zapping’, parlando delle devastazioni nella città del sud dell’Ucraina sotto assedio da settimane e “distrutta per il 90% dalla bombe russe”. Parlando delle prospettive di un accordo per l’Ucraina, il titolare della Farnesina ha parlato di “tre step: il primo sono cessate il fuoco localizzati nei territori più colpiti per organizzare le evacuazioni civili”, anche in coincidenza della Pasqua ortodossa, che cade il prossimo 24 aprile, “ci aspettiamo che questa settimana ci possano essere dei segnali da Mosca”. Il secondo step, ha detto Di Maio, è “il cessate il fuoco generale e il terzo punto è la conferenza di pace per firmare un vero accordo di pace”.

ORE 19.26 – L’equipaggio dell’incrociatore Moskva, la nave ammiraglia russa affondata nel mar Nero, è arrivato a Sebastopoli. Lo scrive la Tass, rilanciata dalla Cnn, senza fornire il numero degli uomini sopravvissuti. La Russia ha ammesso l’affondamento della nave, ma sostiene sia dovuto ad un incendio a bordo, seguito da un’esplosione. L’Ucraina rivendica di aver colpito la nave con due missili. Mosca non ha fornito alcuna informazione sul numero dei morti a bordo.

ORE 19.15 – Gli Usa non credono che l’incrociatore russo Moskva trasportasse armi nucleari al momento del suo affondamento, stando all’ultima valutazione dell’intelligence statunitense, secondo quanto riferito alla Cnn da due alti funzionari statunitensi. L’intelligence statunitense non ha identificato un corrispondente movimento di armi nucleari. Inoltre, dato che il Moskva è un incrociatore per la difesa aerea, posizionare armi nucleari a bordo sarebbe “particolarmente insolito”, hanno fatto sapere gli Usa.

ORE 19.05 – Sarebbe salito a 5 morti e 15 feriti il bilancio delle vittime dell’attacco di oggi a Mykolaiv. Lo riferiscono i media ucraini.

ORE 19 – Dopo un viaggio di “dieci ore” da Leopoli, l’ambasciatore italiano Pierfrancesco Zazo “è appena tornato a Kiev e ha riaperto la nostra ambasciata, che sarà operativa da lunedì”. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo a Zapping su Radio1. “E’ il simbolo dell’Italia che crede nel dialogo”, ha sottolineato.

ORE 18.55 – L’Ucraina prevede un’escalation nel sud dopo l’affondamento dell’ammiraglia russa Moskva. Lo fa sapere Nataliia Humeniuk, addetto stampa delle forze meridionali, affermando che si prevede che gli attacchi missilistici e di artiglieria russi nel sud dell’Ucraina potrebbero intensificarsi per vendicare la distruzione della Moskva. Lo riporta The Kyiv Independent.

ORE 18.47 – “Se il detenuto Medvedchuk accetta, è possibile effettuare uno scambio in tribunale con prigionieri di guerra ucraini prima del processo. Lo ha detto il Procuratore generale Venediktova, il cui ufficio. Ha anche aggiunto che l’ufficio del procuratore generale insisterà la modifica della pena per Viktor Medvedchuk: la detenzione in carcere invece degli arresti domiciliari.

ORE 18.42 – Le forze russe avrebbero bombardato una delle aree residenziali della città di Kharkiv. Ci sarebbero sette morti, tra cui un bambino di 7 mesi, e 34 feriti, tra cui tre bambini. Lo riferisce il capo dell’Oav di Kharkiv Oleg Synegubov secondo quanto riporta ‘Ukrainska Pravda’.

ORE 18-38 – Gli Stati Uniti ritengono che l’incrociatore Moskva, nave ammiraglia della flotta russa nel mar Nero, sia stato colpito da due missili ucraini. E’ quanto afferma un alto funzionario del Pentagono, citato dai media internazionali. La Russia ha ammesso l’affondamento della nave, ma afferma che ciò è dovuto ad un incendio a bordo che ha provocato un’esplosione. Kiev ha rivendicato di aver colpito la nave con due missili Neptune di fabbricazione ucraina.

ORE 18.27 – Distrutto dai russi con un razzo il magazzino della nuova posta a Mykolaiv, tre civili feriti. Lo rende noto il capo dell’Ova (l’amministrazione regionale militare), Vitaly Kim. “Perché sparare un razzo contro una filiale civile ? – ha commentato – Pensano che nascondiamo lì i militari, che da lì distribuiamo proiettili? Oppure si tratta di una intimidazione”.

ORE 18.15 – La Germania è pronta stanziare fino a 3 miliardi di euro per quattro terminali galleggianti per lo stoccaggio e la rigassificazione di Gnl. E’ quanto rileva ‘Handelsblatt’ sottolineando che il ministero delle Finanze tedesco avrebbe già sbloccato i fondi prima di coinvolgere la Commissione Bilancio del Bundestag. Un portavoce del gruppo tedesco Rwe ha spiegato che il gruppo era coinvolto nel noleggio dei terminali galleggianti per conto del governo federale. I porti interessati potrebbero essere quelli di Wilhelmshaven, Brunsbüttel o Rostock.

ORE 18.03 – “Lo sminamento dell’intero territorio disoccupato della regione di Kiev potrà richiedere fino a un anno”. Lo ha comunicato Oleksandr Pvliuk, capo dell’amministrazione statale regionale di Kiev.

ORE 17.56 – L’Unione Europea “deplora l’ingiustificata e infondata decisione della Federazione russa di espellere 18 membri della delegazione Ue in Russia”. E’ quanto si legge in una nota del portavoce del Servizio di azione esterna europea, secondo cui “non ci sono motivi se non la pura rappresaglia”. “Il percorso di azione scelto dalla Russia accentuerà ulteriormente il suo isolamento internazionale”, sostiene il portavoce che, a nome dell’Ue, rinnova l’appello a Mosca perché “metta fine alla sua aggressione contro l’Ucraina e torni al rispetto delle regole internazionali e ad un approccio cooperativo nelle sue relazioni internazionali”. Il 5 aprile scorso l’Ue aveva dichiarato personae non gratee 19 diplomatici della missione permanente russa a Bruxelles, accusandole di “essere coinvolte in attività contrarie al loro status diplomatico”.

ORE 17.45 – I poliziotti di Chernihiv hanno arrestato alcuni saccheggiatori entrati senza alcuna autorizzazione in una abitazione privata. All’arrivo sul posto degli agenti, gli intrusi hanno aperto il fuoco con un fucile da caccia senza fortunatamente ferirli. Grazie all’azione congiunta della Guardia Nazionale e della polizia, sono stati arrestati e consegnati alla task force investigativa per ulteriori indagini.

ORE 17.30 – “E’ un momento molto commovente. Abbiamo riaperto l’Ambasciata francese a Kiev dopo 46 giorni. E’ un momento di gioia e di soddisfazione perché siamo stati in grado di riaprirla”. Ad affermarlo è l’Ambasciatore francese in Ucraina, Étienne de Poncins ai microfoni del canale all news francese ‘Bfm Tv’ in occasione della riapertura dell’Ambasciata che il 28 febbraio era stata spostata a Lviv dopo l’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio.

ORE 17.26 – “Tutti i Paesi del mondo” dovrebbero prepararsi alla possibilità che Vladimir Putin possa usare armi nucleari tattiche nella guerra in Ucraina. E’ l’avvertimento rilanciato da Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Cnn.

ORE 17.12 – In Russia si ferma la produzione dei carri armati nello stabilimento “Uralvagonzavod” . Lo rende noto il Dipartimento generale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, secondo il quale dall’inizio della guerra lo stabilimento ha dovuto fronteggiare la carenza dei fondi e la mancanza dei pezzi di ricambio. “La Russia – spiegano – in realtà è incapace di produrre armi innovative senza la componentistica straniera. Si tratta per lo più dei carri T-72, ma anche di quelli moderni come T-90 e T-14”.

ORE 17.01 – Nonostante il rischio di attacco dell’artiglieria russa, una folla di cittadini si è affollata sulle rive del fiume a Mykolaiv, dove la fornitura centralizzata dell’acqua in città non funziona da quattro giorni. Lo riferiscono i social ucraini.

ORE 16.47 – L’ex ministro tedesco degli Esteri Joschka Fischer ammette errori e illusioni nel rapporto della Germania con la Russia. Errori, ha detto l’esponente dei Verdi al periodico Taz, che hanno origine nella storia del dopoguerra in Germania. “Credere di poter prescindere dalla dissuasione e la sicurezza militare come conseguenza della nostra storia sbagliata nella prima metà del ventesimo secolo è stato un errore”, ha detto Fischer riferendosi al passato nazista.

ORE 16.34 – Due autobus con a bordo civili sono stati colpiti durante l’evacuazione a Starobilsk, nella regione di Luhansk. Lo riferisce su Telegram il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmila Denisova, che parla di “morti e feriti”, anche se – precisa – “informazioni più dettagliate sono in corso di definizione”. “Gli occupanti stanno ancora una volta usando le armi per impedire l’evacuazione dei civili nel territorio controllato dall’Ucraina”, accusa Denisova, ricordando anche dell’attacco contro un autobus di evacuazione con civili nel villaggio di Borovoy, nella regione di Kharkiv, in cui “sette persone sono rimaste uccise e 27 ferite”.

ORE 16.27 – I residenti hanno unito le loro forze e hanno ricostruito il ponte sul fiume tra i villaggi di Zarichchya e Smyach, che era stato fatto saltare in aria dai militari russi. Lo ha riferito il consiglio cittadino sulla sua pagina Facebook. “Dopo che gli occupanti hanno fatto saltare in aria il ponte tra Zarichche e Smiach, gli abitanti del villaggio sono stati tagliati fuori dalla tenuta centrale della comunità. Non è stato possibile raggiungere l’ospedale e consegnare il pane, perché al posto dei 12 metri di ponte c’era un abisso” si legge nella nota. Gratitudine è stata espressa dal capo del distretto Natalia Dvornyk e dal consiglio comunale

ORE 16.13 – Sono state trasferite in regioni sicure 13 case famiglia in cui si trovano 107 bambini orfani, oltre a 14 famiglie adottive con 24 bambini. Altre tre case famiglia e 9 famiglie adottive con 35 bambini rimarranno all’estero fino alla fine delle azioni belliche nella regione. Lo ha comunicato Seghei Haidai, governatore della regione di Luhansk.

ORE 16.07 – Gli attacchi missilistici della Russia contro il sud dell’Ucraina da ieri sera sono la risposta all’affondamento dell’incrociatore Moskva, ha affermato la portavoce della difesa ucraina, Natalia Humeniuk, denunciando che è in corso ora un attacco con le bombe a grappolo proibite contro Mykolaiv. “L’attacco contro la Moskva non ha colpito solo la nave, ma anche le ambizioni imperiali del nemico”, ha aggiunto, sottolineando che dopo questa azione “abbiamo capito che non saremo dimenticati”. Almeno due persone sono state uccise a Mykolaiv di fronte a una chiesa ortodossa.

ORE 15.58 – Il consigliere del ministro degli Affari Interni Vadym Denysenko ha affermato che Viktor Medvedchuk si trova in un posto sicuro: “Se parliamo del fatto che lui sia nascosto bene, sì, lo è. E stavolta non riuscirà a fuggire” ha detto. Stando alle sue parole, la volta scorsa Medvedchuk, da sempre vicinissimo a Putin e padrino della figlia, è riuscito a fuggire perché prima dell’invasione il giudice gli ha tolto il braccialetto elettronico.

ORE 15.51 – “L’intelligence ucraina e i partner stranieri non vedono alcun segno che la Russia possa usare armi nucleari contro l’Ucraina”. Lo riporta il canale di informazioni ucraino Ukrainiska Pravda, citando il Ministero della Difesa dell’Ucraina.

ORE 15.44 – Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto agli alleati dell’Unione Europea di credere che la guerra russa in Ucraina durerà tutto l’anno. Lo hanno rivelato due fonti europee alla Cnn, riferendo la valutazione del capo della diplomazia americana secondo cui il conflitto non si concluderà rapidamente. Altre due fonti hanno detto di ritenere che i combattimenti nell’est dell’Ucraina dureranno da altri quattro a sei mesi. Alla richiesta di un commento da parte della Cnn, un funzionario del dipartimento di Stato ha chiarito che comunque l’obiettivo è che la guerra “finisca il più velocemente possibile”.

ORE 15.39 – “Noi lavoriamo per scongiurare questo tipo di intervento con armi chimiche e siamo molto attenti nel verificare se ci sia stato veramente un utilizzo di armi chimiche”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a “Oggi è un altro giorno” su Rai1, commentando alcune denunce in proposito arrivate da parte ucraina. “Una cosa è certa – ha sottolineato – che le atrocità sono sotto gli occhi di tutti, quello che sta facendo la Russia in Ucraina è atroce”.

ORE 15.28 – Per la seconda volta, oggi, le truppe russe hanno bombardato il posto di blocco al confine di Senkivka. Il bombardamento, fanno sapere i media locali, è iniziato alle 11,50 e si è concluso intorno alle 12.

ORE 15.22 – L’avanzata delle truppe ucraine nella regione di Kherson inizierà “molto presto”. Lo ha affermato la portavoce della Guardia Marina del Servizio di frontiera di Stato Natalia Gumenyuk. La portavoce ha aggiunto che nella stessa Kherson “gli occupanti stanno ancora creando agitazione per l’organizzazione di una ‘semi repubblica’, ma i residenti di Kherson non si arrendono”.

ORE 15.17 – “Al 15 aprile nella regione di Kiev sono stati trovati 900 corpi di civili uccisi”. Lo ha comunicato Andrei Nebytov, capo della polizia nazionale nella regione durante un briefing.

ORE 15.15 – Dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina, l’esercito russo ha danneggiato 324 ospedali, inclusi 14 ospedali pediatrici. Le strutture sanitarie che non possono essere riparate sono 24″. Lo riporta su Telegram il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmila Denisova, che riferisce anche di “sessanta equipaggi di ambulanze presi di mira e sei medici uccisi”.

ORE 15.11 – “Le forze di occupazione russe violano il diritto dei cittadini ucraini di accedere alle cure mediche”, denuncia Denisova, sottolineando come l’attacco di ospedali civili in guerra sia vietato dalla Convenzione di Ginevra e come “tali azioni dell’esercito russo siano crimini di guerra ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale”.

ORE 15.10 – Il comandante dell’incrociatore Moskva, Anton Kuprin, sarebbe morto nell’esplosione e il successivo incendio che hanno poi fatto affondare la nave, ammiraglia della flotta russa nel mar Nero Lo ha riferito Anton Gerashchenko, consigliere del ministero ucraino dell’Interno, citato da Nexta tv. Kuprin era il comandante che diede l’ordine di bombardare l’isola dei Serpenti il primo giorno dell’invasione russa dell’Ucraina.

ORE 15.01 – “No, non manderemo il presidente in Ucraina”. Lo ha chiarito la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, dopo che ieri Joe Biden aveva detto di essere pronto ad andare a Kiev. L’amministrazione americana potrebbe comunque inviare in Ucraina il segretario alla Difesa Lloyd Austin o il segretario di Stato Antony Blinken, secondo le indiscrezioni della stampa statunitense.

ORE 14.57 – Almeno 1.982 morti e 2.651 feriti. E’ il bilancio aggiornato delle vittime civili in Ucraina dal 24 febbraio scorso. Fra le 1.982 vittime, secondo quanto registrato dall’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, vi sono anche 72 bambini, 34 ragazze, 56 ragazzi e 323 donne.

ORE 14.50 – Con una nota diplomatica inviata questa settimana agli Stati Uniti la Russia ha avvertito che le forniture Usa e Nato di sistemi d’arma “più sensibili” all’Ucraina “alimentano” il conflitto e che potrebbero esserci “conseguenze imprevedibili”. Lo scrive il Washington Post che ha preso visione di una copia del documento di due pagine con la data di martedì. Intanto è arrivato il via libera di Joe Biden all’invio di nuovi armamenti per 800 milioni di dollari.

ORE 14.42 – “Io lo definirei genocidio”. Parola del presidente lettone, Egils Levits, secondo il quale il comportamento delle truppe russe in Ucraina equivale a un genocidio, come ha detto Joe Biden. Parole, quelle di Levits, arrivate nelle ultime ore da Riga dopo la sua visita in Ucraina con i presidenti di Polonia, Estonia e Lituania.

ORE 14.34 – Centinaia di persone sono state rapite nella regione di Zaporizhzhya dall’inizio della guerra. Lo ha affermato su Telegram il capo del distretto militare regionale Alexander Starukh secondo cui le persone di cui si sono perse le tracce sono politici, giornalisti e insegnanti. Starukh ha chiesto ai parenti di non rimanere in silenzio e ha anche pubblicato la lista di alcune persone rapite.

ORE 14.26 – “Il presidente ha stabilito un approccio metodico e passo dopo passo per ampliare l’uso delle valute nazionali”, al momento non ci sono “scadenze” per ampliare i pagamenti in rubli delle esportazioni di energia. Lo ha chiarito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ammettendo che “è abbastanza complicato” passare all’uso del rublo per i pagamenti.

ORE 14.19 – Le autorità russe hanno bloccato l’edizione russa del sito di notizie online Moscow Times per la pubblicazione di quella che viene definita come la notizia falsa del rifiuto di agenti anti sommossa a combattere in Ucraina. Roskomnadzor, l’agenzia russa per il controllo delle comunicazioni e dei media, ha informato la testata del blocco, in seguito a un pronunciamento, lo scorso 12 aprile, dell’Ufficio della procura generale. L’articolo contestato era stato pubblicato lo scorso 4 aprile. Dall’inizio della guerra, sono almeno 40 i siti di notizie bloccati in Russia.

ORE 14.10 – L’Elemosiniere del Papa, inviato del Papa in Ucraina per tutto il periodo di Pasqua, oggi è in visita a Vorzel, Irpen, Bucha e Borondyaka. “Andremo in quei territori – ha spiegato il nunzio apostolico in Ucraina Visvaldas Kulbokas -per stare nei luoghi dove tantissime persone hanno patito giorni e giorni di sofferenze e di morte e pregare la via crucis e la liturgia del Venerdì Santo con loro”.

ORE 13.47 – “È improbabile che i paesi dell’Ue riescano a sostituire completamente il petrolio e il gas dalla Russia prima dei prossimi 5-10 anni. Senza le risorse energetiche russe, è impossibile parlare di garantire la sicurezza energetica dell’Europa”. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce l’agenzia russa ‘Tass’, è il vice primo ministro russo Alexander Novak in un articolo su una rivista energetica russa.
“I principali attori del settore concordano sul fatto che è improbabile che sarà possibile sostituire completamente il petrolio e il gas russi nei prossimi 5-10 anni”, sottolinea Novak.

ORE 13.38 – “Un cambio di scenario nel Mar Nero? Dipende dalla causa dell’affondamento del Moskva. Se si fosse trattato di incidente, il danno sarebbe soprattutto al prestigio russo oltre che materiale, per la perdita di una nave così potente. Se invece la nave fosse stata colpita da missili Neptune, come affermano gli ucraini, le conseguenze sarebbero molto più gravi sotto il profilo strategico”. Lo afferma all’Adnkronos l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, ex capo di stato maggiore della Marina Militare, all’indomani dell’affondamento dell’incrociatore lanciamissili ‘Moskva’ nel Mar Nero. “Vorrebbe dire che la flotta russa non avrebbe più completa libertà di movimento nelle acque prospicienti la costa, – sottolinea De Giorgi – vista la minaccia dei missili Neptune. L’ipotesi di operazioni anfibie sarebbe indubbiamente più ardua e potenzialmente onerosa in termini di perdite di mezzi e di uomini”.

ORE 13.19 – ”La Russia sta vincendo ma non stravincendo come immaginava. Dapprima la mancata caduta del governo ucraino, obiettivo che i russi credevano di poter raggiungere premendo con le proprie unità su Kiev. Questo sforzo si è rivelato inefficace anche se non completamente inutile tenuto conto che ha drenato reparti ucraini dalle altre direttrici meridionali e mi riferisco a quella a nord della Crimea e al Donbass. Sono da mettere in conto anche le pesanti perdite e il mancato sfondamento nelle aree di Kharkiv e Kherson, tutte situazioni che vanno viste come un parziale insuccesso”. Lo afferma all’Adnkronos il generale Luigi Chiapperini, ex comandante del contingente multinazionale Nato in Afghanistan, che fu impegnato anche nella missione Kfor in Kosovo ed è membro del Centro Studi dell’Esercito, parlando dello stato del conflitto Russo-Ucraino.

ORE 13.15 – Non c’è un solo ospedale integro in tutta la regione di Luhansk: tutti sono danneggiati, molti distrutti. Lo ha dichiarato il ministro della Salute Viktor Lyashko, assicurando allo stesso tempo che le cure mediche nella regione sono ancora disponibili. “Gli operatori sanitari – ha detto – continuano a lavorare nella regione di Luhansk, fornendo assistenza medica. Siamo coinvolti in alcune evacuazioni di pazienti, ma ci sono persone che non vogliono andarsene e non possiamo allontanarle forzatamente. Pertanto, gli ospedali operano ancora, ma solo dove non ci sono ostilità in corso, grazie ai medici militari”.
Viktor Lyashko ha precisato che a causa delle ostilità in Ucraina, 22 ospedali sono stati distrutti e più di 300 istituzioni mediche sono state danneggiate, con “un diverso livello di danni: dalle finestre rotte ai muri distrutti e altre cose. Questi ospedali potranno essere rimessi in funzione soltanto dopo le opportune verifiche”.

ORE 13.05 – Più di 2,75 milioni di profughi ucraini sono entrati in Polonia dall’inizio della guerra, ha reso noto la Guardia di frontiera polacca. Nelle ultime settimane, il numero delle persone in arrivo è sceso in modo significativo mentre aumenta quello delle persone che tornano nel loro Paese. Ieri, 26.800 persone sono arrivate in Polonia, l’8 per cento in più rispetto a mercoledì, ma molto meno dei 142,300 arrivati il sei marzo. Gli ucraini che sono tornati sono fra 1,2 e 1,4 milioni, secondo uno studio dell’Università di Varsavia.

ORE 13 – Mosca ritiene l’eliminazione dei battaglioni nazionalisti in Ucraina una priorità della sua operazione militare speciale. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: “Il compito principale è di liberare l’Ucraina da questi battaglioni nazionalisti. L’operazione continua e gli obiettivi sono ben noti, devono essere e saranno raggiunti. Non ci devono essere dubbi su questo”. Il portavoce ha sottolineando che “la vita pacifica sta tornando dove i battaglioni nazionalisti non prendono i civili in ostaggio e dove questi battaglioni non aprono il fuoco contro le abitazioni”.

ORE 12.59 – “Questa volta non potrà scappare”. Lo a detto il consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Vadim Denisenko, riferendosi a Viktor Medvedchuk, l’oligarca filorusso catturato nei giorni scorsi dopo essere evaso dagli arresti domiciliari a fine febbraio. “Non andrà da nessuna parte”, ha detto Denisenko, parlando del leader della Piattaforma di opposizione – Per la vita, vicino al presidente russo Vladimir Putin, sotto accusa per tradimento. Il consigliere del ministro ha ricordato che l’oligarca c’era riuscito “poco prima dell’invasione perché il giudice gli aveva tolto il braccialetto”.

ORE 12.52 – Questa mattina uno dei quartieri di Mykolaiv è stato attaccato con tiri da lanciarazzi multiplo. Lo annuncia su Telegram Anna Zamazeeva, capo del consiglio regionale. Ci sarebbero feriti tra i civili.

ORE 12.37 – Il numero dei marinai salvati dell’incrociatore “Moskva”, nave ammiraglia delle forze russe nel Mar Nero affondata ieri mentre veniva rimorchiata verso la Crimea, “è stato di 58 persone su uno staff di 510”. Lo ha annunciato un noto oppositore russo, l’ex deputato della Duma di Stato Ilya Ponomarev. “Secondo i dati aggiornati, il numero dei marinai salvati della ‘Moskva’ è stato di 58 persone dello staff di 510”, ha scritto Ponomarev su Facebook.

ORE 12.19 – “Quasi l’85% dei cadaveri di residenti trovati a Bucha presenta fori di proiettile”. Lo riporta il canale di informazione Ucraine Now, citando le parole del sindaco della città, Anatoly Fedoruk.

ORE 12.17 – Sono detenuti in Russia oltre mille prigionieri di guerra ucraini, 42 dei quali sono accusati di aver commesso atti di genocidio nelle auto proclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, ha reso noto la Commissione inquirente russa.

ORE 12.15 – L’esercito russo ha sparato sugli autobus di evacuazione vicino al villaggio di Borovoy nella regione di Kharkiv, ci sono morti e feriti tra la popolazione civile. “Secondo i dati preliminari, fino a dieci persone sono state uccise e 30 sono state ferite”, ha detto a Interfax-Ucraina Dmytro Chubenko, addetto stampa dell’ufficio del procuratore regionale di Kharkiv. Gli investigatori hanno iniziato un’indagine preliminare su questo fatto e i relativi procedimenti penali sono stati aperti ai sensi della parte 2 dell’articolo 438 (violazione delle leggi e dei costumi di guerra, combinata con omicidio premeditato) del codice penale dell’Ucraina.

ORE 11.44 – “Neutralità è un concetto che può voler dire tante cose, ma su questo la risposta non può venire dalla Francia o dall’Europa, devono darla gli ucraini che ora stanno combattendo per l’indipendenza e la sovranità. Loro dovranno decidere lo status del loro Paese”. Così l’ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset, ospite in esclusiva ad ‘Adnkronos Live’.

ORE 11.39 – Che la crisi possa allargarsi ai Balcani, “è un rischio che non può essere escluso. Ci sono tensioni nei Balcani occidentali e ingerenza da parte di Paesi extra comunitari, come ad esempio da parte della Russia, e c’è un rischio di manipolazione che non si può escludere. Per questo pensiamo, come presidenza di turno del Consiglio Ue, che sia necessario investire sui Balcani occidentali perché la loro stabilità è importante. Più Paesi di questa regione hanno una vocazione europea e quindi dobbiamo politicamente ed economicamente reinvestire sui Balcani occidentali”. Così l’ambasciatore di Francia in Italia Christian Masset, ospite in esclusiva ad ‘Adnkronos Live’.

ORE 11.37 – Ammonterebbero a 20.000 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.

ORE 11.35 – I militari russi rivendicano di avere il pieno controllo dell’acciaieria Ilyich di Mariupol. “A Mariupol, attacchi delle forze militari russe e di unità della Repubblica popolare di Donetsk hanno liberato completamente l’acciaieria Ilych dai nazionalisti ucraini”, ha affermato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.

ORE 11.28 – Le truppe russe avrebbero sparato con l’artiglieria contro la città di Vasylivka, nella regione di Zaporihzhia, uccidendo un civile e ferendone cinque. Lo riportano diversi media ucraini. L’attacco avrebbe provocato il danneggiamento di diverse case nel centro della città, di un negozio e di un deposito presso la stazione ferroviaria di Tavrysk.

ORE 11.20 – Il ministero della Difesa di Mosca avverte che “aumenterà” il numero di attacchi e la portata dell’offensiva contro la capitale ucraina Kiev in risposta al presunto attacco attribuito agli ucraini nella cittadina russa di Klimovo, nella regione di Bryansk. Ieri la Russia ha accusato l’Ucraina di aver lanciato attacchi oltreconfine, negli oblast di Bryansk e Belgorod.

ORE 11.18 – La Russia sollecita le forze ucraine che ancora resistono a Mariupol di arrendersi. Il generale russo Mikhail Mizintsev ha promesso che “a tutti coloro che deporranno le armi avranno salva la vita”. E l’apertura di corridoi per poter lasciare la città.

ORE 10.47 – Nel territorio delle regioni di Donetsk e Lugansk nelle ultime 24 ore, 8 attacchi da parte dei russi sarebbero stati respinti dall’esercito ucraino, e 4 carri armati, 6 mezzi corazzati da trasporto truppe, 4 veicoli da combattimento di fanteria e 1 installazione di artiglieria distrutte. Dati che riporta il canale informativo ucraino Ucraine Now, citando lo Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina.

ORE 10.44 – Il Presidente del partito russo Yabloko per la regione di Pskov, Lev Shlosberg, è stato accusato di aver screditato le azioni delle forze militari russe in Ucraina, dopo che il mese scorso la polizia aveva perquisito la sua abitazione, come quella di altri attivisti della regione. L’accusa è basata su una pagina social con accesso ristretto in cui veniva riportata una citazione di un canale pubblico.

ORE 10.34 – Le truppe russe hanno attaccato una fabbrica di missili vicino alla capitale ucraina Kiev. E’ quanto afferma il ministero della Difesa di Mosca. Secondo il portavoce, Igor Konashenkov, missili Kalibr sono stati lanciati contro lo stabilimento Vizar, circa 5 chilometri a sudovest della periferia della città. Non ci sono conferme da parte ucraina, ma durante la notte a Kiev sono state avvertite forti esplosioni.
Secondo quanto riferito dalla fonte, i russi continuerebbero a lanciare missili e bombardare infrastrutture civili. Nelle direzioni di Donetsk e Tavriya, gli sforzi principali delle truppe di Mosca si concentrerebbero sui tentativi di catturare gli insediamenti di Popasna e Rubizhne, al momento senza successo.

ORE 10.30 – “L’operazione militare speciale della Russia in ucraina finirà presto, non la allungheremo”. Lo afferma il vice presidente della Commissione Affari Esteri del Consiglio della Federazione Russa Andrei Klimov, secondo le parole riportate dalla fonte informativa Ateo Breaking.

ORE 10.29 – A Uzhgorod, città dell’Ucraina occidentale al confine con la Slovacchia e l’Ungheria, capoluogo dell’oblast’ di Transcarpazia, 58 strade intitolate a personaggi russi famosi verranno rinominate, con la conseguente cancellazione del nome russo. Lo riporta il media ucraino Nivekta.

ORE 10.25 – Sono anche oggi nove i corridoi umanitari “concordati” per consentire ai civili di lasciare le zone assediate dell’Ucraina, anche la città di Mariupol. Nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia sono state concordate vie di fuga da Mariupol, Berdyansk, Tokmak ed Enerhodar, ha reso noto via Telegram la vice premier Iryna Vereshchuk. Altri corridoi umanitari nella regione di Luhansk. I civili a Severodonetsk, Lysychansk, Popasna, Hirske e Rubizhne potranno raggiungere Bachmut, nella regione di Donetsk, se – ha osservato – verrà rispettato un cessate il fuoco.

ORE 10.10 – L’ambasciata russa in Bielorussia ha smentito la notizia secondo cui gli ospedali di Gomel sarebbero sovraffollati di soldati russi feriti, definendole notizie “false”. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass.

ORE 10 – Il presidente polacco Andrzej Duda ha firmato una legge speciale per contrastare l’aggressione contro l’Ucraina, nella quale, tra le altre cose, vieta l’importazione di carbone dalla Russia e dalla Bielorussia. Il controllo sul rispetto del divieto sarà affidato al responsabile del servizio doganale e fiscale, che potrà sequestrare la merce e chiederne la confisca all’erario.

ORE 9.57 – “Noi non possiamo pagare in rubli. Questo è stato detto da più parti. La Russia ha istituito anche questo sistema del doppio conto, euro rubli, non è possibile perché significa aggirare le sanzioni che sono state imposte alla Banca centrale russa”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo su Radio 24 sulla questione del gas russo.

ORE 9.47 – A Mariupol i russi avrebbero iniziato la dissepoltura dei corpi seppelliti nei cortili delle case. Lo riporta la fonte ucraina Mariupol Rada, che cita alcune comunicazioni fatte al consiglio comunale da cittadini che si trovano ancora in città. Inoltre, secondo quanto riporta il canale informativo ucraino, gli occupanti non permetterebbero di seppellire i corpi delle persone uccise, mettendo un sorvegliante in ogni cortile. Il motivo della dissepoltura è al momento sconosciuto.

ORE 9.45 – Nel villaggio Novovorontsovsk,, nella regione di Kherson due adolescenti avrebbero trovato un pezzo non detonato di bomba a grappolo. Uno dei due lo avrebbe messo in tasca e, appena ha cominciato a camminare, il pezzo sarebbe esploso, causando la morte di uno dei due giovani e il ferimento dell’altro. Lo comunica il media locale Vgoru.

ORE 9.25 – “Dobbiamo lavorare in questo momento a fermare il conflitto in Ucraina perché dobbiamo temere l’escalation se non riusciamo a fermarlo e per fermarlo abbiamo bisogno di riattivare quel processo di dialogo che avevano iniziato i turchi qualche settimana fa e che comprensibilmente dopo i fatti drammatici di Bucha si è fermato o in qualche modo è stato rallentato. E adesso dobbiamo necessariamente farlo ripartire”. Si è espresso così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo su Radio 24.

ORE 9.14 – Quattro russi catturati sono stati scambiati con cinque soldati ucraini vicino al villaggio di Posad-Pokrovske, nella regione di Kherson. Lo ha riferito il Comando operativo ucraino “Sud”.
“Dopo negoziati tesi – ha riferito il comando – è stato possibile raggiungere un accordo sullo scambio di prigionieri vicino al villaggio di Posad Pokrovske, dove quattro soldati russi catturati sono stati scambiati per i nostri cinque”.

ORE 9.10 – Processare Putin per crimini di guerra? “Come ho avuto modo di dire sono stato deluso da Putin, dal quale non mi aspettavo un atto di aggressione così grave e poco responsabile. Tuttavia non credo che personalizzando il conflitto si faciliti una soluzione”. Così risponde Silvio Berlusconi in un’intervista rilasciata a ilgiornale.it. “Il nostro primo obbiettivo – sostiene il leader di Forza Italia – dev’essere far cessare questa strage insensata, nell’interesse dell’Europa, del mondo, del principio stesso di umanità. Come è evidente, questo conflitto non può che concludersi con un compromesso e naturalmente non può essere accettato nessun compromesso che non tuteli la libertà e l’integrità dell’Ucraina”.

ORE 9.02 – “Non abbiamo gli elementi per verificare se sia già o meno un genocidio”, ma “le atrocità sono otto gli occhi di tutti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenuto su Radio 24, ricordando “200 bambini morti, 2.000 civili ammazzati” dopo che il presidente americano Joe Biden ha usato la parola “genocidio” per le atrocità in Ucraina. “Siamo stati uno tra i primi Paesi al mondo a chiedere alla Corte penale internazionale di verificare tutti i crimini di guerra e – ha aggiunto Di Maio – attraverso l’Ue forniremo tutte le prove a nostra disposizione per verificare se ci siano stati dei crimini di guerra”. “Verificare – ha proseguito il titolare della Farnesina – tutti i responsabili dei crimini di guerra”.
Il ministro ha fatto riferimento agli orrori di Bucha e al “missile sulla stazione nell’est del Paese” e ha affermato che “quello che abbiamo visto” e “purtroppo ancora vedremo” è “atroce, terrificante”. Per questo, ha incalzato, “dobbiamo verificare tutte le responsabilità per assicurare alla giustizia internazionale i responsabili di queste atrocità”.

ORE 8.38 – Google ha interrotto i pagamenti dalle carte bancarie russe. Lo ha reso noto il ministro della Trasformazione digitale dell’Ucraina Mykhailo Fedorov, precisando che, oltre a “non poter pagare con nessun tipo di carta russa, Google ha annullato anche i pagamenti da cellulare”.

ORE 8.35 – Nell’Ucraina orientale le forze russe stanno concentrando gli attacchi nel tentativo di conquistare le località di Popasna e Rubizhne nella regione di Luhansk. Lo affermano i militari ucraini mentre Kiev si aspetta un’offensiva russa su vasta scala nell’Ucraina orientale nei prossimi giorni. Secondo l’aggiornamento diffuso su Facebook dallo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine, le forze di Kiev hanno respinto otto attacchi nelle regioni di Luhansk e Donetsk, distruggendo tra l’altro nelle ultime 24 ore quattro tank russi e un sistema di artiglieria.

ORE 8.11 – Il Canada prevede di inviare immediatamente un centinaio di truppe in Polonia per aiutare i rifugiati ucraini. Lo dichiarato il primo ministro canadese Justin Trudeau.

ORE 8.10 – Sale ad almeno 198 il numero dei bambini rimasti uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Almeno 355 i minori feriti. E’ The Kyiv Independent a riportare il nuovo bilancio dell’ufficio del procuratore generale ucraino.

ORE 7.58 – “Con l’attacco della Russia all’Ucraina, i finlandesi hanno visto cosa possono fare i russi: aggredire i vicini indipendenti in modo crudele. L’opinione pubblica e quella dei leader politici è cambiata drasticamente, tutti i partiti sono ora favorevoli all’adesione alla Nato. La Finlandia farà domanda in poche settimane”. Lo dice al Corriere della Sera Jyrki Katainen, presidente del Finnish Innovation Fund, primo ministro della Finlandia dal 2011 al 2014 e uno dei vicepresidenti nella Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker. E’ convinto che “sarebbe meglio se facessimo domanda nello stesso momento” con la Svezia, ma assicura che la Finlandia andrebbe in ogni caso “avanti da sola”.

ORE 7.20 – “Grazie a Dio, alle Forze armate ucraine e al nostro popolo, abbiamo difeso la maggior parte del nostro Paese”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso diffuso nelle scorse ore via Telegram in cui ha definito i “50 giorni della nostra difesa” dall’invasione russa, dal “brutale assalto”, come un “successo” e in cui ha ringraziato tutti coloro che sostengono l’Ucraina.

ORE 7 – Esplosioni sono state segnalate nella notte nella zona della capitale ucraina Kiev. Lo ha riportato The Kyiv Indepedent, senza che per ora vengano segnalate vittime.

(AdnKronos)

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