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Omicidio a Gela, donna uccisa dal convivente: arrestato dopo settimane di indagini

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Published

14 ore ago

7 Ottobre 2025

Bre-news

Veronica Abaza, 64 anni, morta per un violento pestaggio: il compagno tentò di simulare un incidente

Veronica Abaza, 64 anni, di origine romena, è stata uccisa dal suo convivente, Lucian Stan, 40 anni, anche lui romeno. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Gela al termine di indagini coordinate dalla procura, che hanno svelato la brutale verità dietro la morte della donna, trovata senza vita nella sua abitazione nel centro cittadino il 17 settembre.

Il procuratore di Gela, Salvatore Vella, ha illustrato in conferenza stampa i risultati dell’inchiesta: la donna sarebbe morta per un “grave politrauma cranico-encefalico e toracico addominale chiuso, condizionante una insufficienza cardiaca”, provocato da un pestaggio. Le lesioni sarebbero state causate da “pugni, calci e dall’urto della testa contro una struttura rigida”, oltre che da meccanismi di “compressione e schiacciamento” sul torace e sull’addome, come si legge nel provvedimento cautelare.

Omicidio a Gela: convivente aveva cercato di sviare le indagini

In un primo momento, Stan aveva cercato di far credere che la compagna fosse morta per cause naturali, raccontando ai carabinieri che quella sera Veronica era tornata a casa ubriaca, si era messa a letto e non si era più svegliata. Ma i lividi sul corpo della vittima e le testimonianze raccolte hanno presto smentito quella versione.

Omicidio a Gela: l’uomo aveva già precedentemente picchiato la donna

Dalle indagini è emerso che l’uomo aveva un carattere violento e aveva già più volte picchiato la donna, che però non aveva mai denunciato per paura di ritorsioni. Dopo l’omicidio, avrebbe tentato di cancellare le tracce, ripulendo la scena del delitto per simulare un incidente domestico.

Il gip ha accolto la richiesta della procura, emettendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Stan, ora accusato di omicidio volontario aggravato.

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