Trump valuta un attacco al Venezuela: secondo WP nel mirino basi e laboratori droga
-
Attacco Usa in Nigeria contro l’Isis, Trump: “Risposta al massacro di cristiani” VIDEO
-
Frana a Cormons: disperso un giovane e un’anziana sotto le macerie VIDEO
-
Tifone Fung-Wong colpisce le Filippine: un milione di evacuati VIDEO LIVE
-
Cargo Ups precipita in Kentucky: sette morti e diversi feriti VIDEO
Nel piano delineato da ex funzionari al Washington Post, l’attacco al Venezuela potrebbe colpire infrastrutture militari, piste clandestine e centri di traffico di cocaina
L’amministrazione di Donald Trump starebbe valutando un possibile attacco al Venezuela, con operazioni mirate contro infrastrutture legate al traffico di droga e obiettivi militari. Lo riferisce il Washington Post, citando ex funzionari militari, agenti antidroga e analisti della difesa regionale.
Secondo queste fonti, tra i target dell’attacco al Venezuela rientrerebbero basi militari, laboratori di raffinazione della cocaina, piste di atterraggio clandestine e campi di guerriglia. L’obiettivo, spiegano, sarebbe colpire i centri del narcotraffico e indebolire il potere economico e militare del governo di Nicolás Maduro.
L’ammiraglio in pensione Jim Stavridis, già comandante delle operazioni Usa nell’area, sostiene che un’invasione di terra sia improbabile, ma non esclude “attacchi cinetici di precisione” contro obiettivi strategici. “L’obiettivo è convincere Maduro che i suoi giorni sono contati, e per farlo serviranno colpi mirati contro le sue infrastrutture”, ha dichiarato.
Gli esperti citati dal quotidiano spiegano che i primi raid dell’attacco al Venezuela potrebbero concentrarsi su aeroporti e porti usati come hub per il narcotraffico, oltre a punti di spedizione al confine con la Colombia. Tra i luoghi segnalati anche lo stato di Apure, la regione di Catatumbo e l’area di Sucre, dove si trovano grandi depositi di droga.
L’ex agente della Dea in Venezuela intervistato dal Washington Post ha aggiunto che le forze americane potrebbero prendere di mira anche le piste di atterraggio clandestine, spesso nascoste nella giungla, per interrompere i flussi di cocaina verso l’America Centrale.
Secondo un ex capitano venezuelano ora in esilio, distruggere la catena logistica del traffico di droga significherebbe indebolire la rete di corruzione interna al regime. Tuttavia, sottolineano gli analisti, un’operazione militare diretta contro Maduro resta un’ipotesi ad altissimo rischio.
LE ULTIME NOTIZIE
(con fonte AdnKronos)
-
News15 ore agoIntossicazione alimentare a Pietracatella, madre e figlia morte dopo la cena della Vigilia
-
News1 giorno agoManovra 2026 alla Camera: fiducia, emendamenti e misure principali
-
Scienza e Ricerca2 giorni agoAllerta Etna: il vulcano passa al livello giallo, preallerta attiva
-
International-News2 giorni agoCorruption in Ukraine: NABU indicts MPs over vote selling


