
Wagner ancora attiva in Africa e Bielorussia: lo rivela l’intelligence britannica
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Nonostante l’intervento diretto di Mosca in Mali, Siria e Libia, i mercenari del gruppo restano operativi in alcuni Paesi chiave
Il gruppo Wagner non è scomparso del tutto. Secondo l’intelligence britannica, la compagnia militare privata russa continua ad operare in forma indipendente nella Repubblica Centrafricana e in Bielorussia, nonostante il fatto che Mosca abbia provveduto a sostituirla con forze regolari del proprio esercito in altri scenari di crisi come Siria, Libia e Mali.
A riferirlo è un aggiornamento del ministero della Difesa del Regno Unito, basato su valutazioni dell’intelligence, diffuso nelle ultime ore.
Dopo Siria, Libia e Mali: la nuova strategia di Mosca
La decisione del Cremlino di smantellare l’autonomia operativa di Wagner è in atto da mesi. Secondo Londra, il gruppo è stato completamente rimosso dalla Siria alla fine del 2023, dalla Libia nei primi mesi del 2024, e più recentemente dal Mali, dove ora operano i soldati del neonato Africa Corps, forza d’élite del ministero della Difesa russo.
In Mali, il contingente russo attuale è composto da circa 2.000 militari, supportati da oltre 100 mezzi da combattimento tra carri armati, lanciarazzi e bombardieri. L’Africa Corps ha di fatto preso il posto dei 2.500 miliziani Wagner che operavano nella regione fino a pochi mesi fa, con l’obiettivo – secondo Mosca – di rafforzare la presenza russa in Africa e centralizzare il controllo delle missioni all’estero.
Attività ancora in corso in Africa centrale e Bielorussia
Nonostante le sostituzioni, Wagner non è sparita del tutto: l’intelligence britannica stima che circa 2.000 combattenti del gruppo siano ancora presenti in Repubblica Centrafricana e altri 300 in Bielorussia, mantenendo operazioni autonome.
Questo dimostra, secondo Londra, come l’organizzazione abbia conservato una parte del proprio potere operativo, benché non sia più direttamente coinvolta nelle principali missioni di Mosca. Resta però da chiarire quanto controllo abbia il Cremlino su queste sacche residue di mercenari.
L’ombra della rivolta del 2023 e il rischio per Putin
Il rapporto britannico ricorda inoltre come Wagner sia stata considerata una minaccia alla stabilità del regime russo dopo la fallita rivolta armata del 2023, che vide i mercenari marciare verso Mosca sotto la guida del fondatore Yevgeny Prigozhin, poi morto in un misterioso incidente aereo.
Da allora, il governo russo ha puntato su una militarizzazione diretta e controllata dallo Stato dei propri interessi all’estero, ridimensionando fortemente il ruolo delle compagnie militari private.
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(con fonte AdnKronos)
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