
Morta a Pisa Marah, giovane palestinese giunta in Italia da emergenza sanitaria di Gaza
La 20enne era arrivata nel nostro paese per ricevere cure mediche nell’ambito di un’operazione umanitaria. Il decesso comunicato dall’Aoup ha suscitato cordoglio in Toscana
È morta presso l’unità operativa di ematologia dell’ospedale di Pisa Marah, una giovane palestinese di 20 anni giunta in Italia dalla Striscia di Gaza per ricevere cure mediche nell’ambito di un’operazione umanitaria. La ragazza, arrivata a bordo di un volo italiano tra il 13 e il 14 agosto insieme alla madre, presentava un quadro clinico critico a causa della malnutrizione.
Secondo quanto comunicato dall’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, durante la giornata di Ferragosto, dopo i primi accertamenti e l’inizio della terapia di supporto, Marah ha subito una crisi respiratoria seguita da un arresto cardiaco, che ha causato il decesso. L’Aoup ha informato la Prefettura, che ha avviato le procedure previste. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha espresso profondo cordoglio per la perdita e solidarietà alla famiglia, ringraziando il personale sanitario per il sostegno fornito alla popolazione di Gaza.
Intanto, nella Striscia di Gaza, le violenze continuano. Almeno nove civili palestinesi sono stati uccisi dalle Forze di difesa israeliane in un punto di distribuzione di aiuti nel nord della Striscia, secondo fonti locali. Il ministero della Salute di Gaza ha inoltre segnalato 251 morti causate dalla carenza di cibo, di cui 108 bambini, aggiornando il bilancio con altre 11 vittime nelle ultime 24 ore.
Sul fronte diplomatico, i negoziatori di Hamas al Cairo avrebbero manifestato la volontà di ritirare alcune richieste avanzate il mese scorso, alla base del fallimento dei colloqui sugli ostaggi a Doha. Secondo fonti israeliane e arabe, Israele sarebbe disposto a rinunciare all’occupazione di Gaza City solo se Hamas accetterà tutte le sue condizioni, tra cui il rilascio dei 50 ostaggi rimanenti, il disarmo di Hamas e la smilitarizzazione della Striscia. Le divergenze su questi punti restano ampie, con il disarmo considerato dai mediatori arabi come una “polpetta avvelenata” destinata a complicare i colloqui. Oggi è prevista la ripresa dei negoziati al Cairo, con l’obiettivo di ottenere il via libera di Hamas all’ultima proposta di accordo.
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(con fonte AdnKronos)
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