
Dazi USA, clima e strategia globale: la UE si avvicina alla Cina
-
Meloni-Onu: “Russia e Israele oltre il limite, servono regole nuove”
-
Roma, arrestato trentenne: 70 kg di droga nascosti in auto “caveau” VIDEO
-
Tromba d’aria spiaggia di Maccarese: ombrelloni in volo, panico tra i bagnanti VIDEO
-
Cima Falkner si sgretola, vietati sentieri e vie alpinistiche nel Brenta VIDEO
Von der Leyen e Costa a Pechino per il vertice sui 50 anni di relazioni UE-Cina. Tra le pressioni di Trump e la cooperazione climatica, Bruxelles cerca un nuovo equilibrio geopolitico
Le politiche economiche aggressive degli Stati Uniti e i dazi promossi da Donald Trump spingono l’Unione Europea a rafforzare il dialogo con la Cina. In questo scenario geopolitico in trasformazione, Ursula von der Leyen vola a Pechino per celebrare i 50 anni di relazioni tra UE e Cina, incontrando il presidente Xi Jinping.
“Nei prossimi 50 anni possiamo scrivere un nuovo capitolo”, ha detto la presidente della Commissione Europea, sottolineando l’importanza strategica di una cooperazione riequilibrata. L’Europa e la Cina sono oggi due delle tre maggiori economie globali, con scambi bilaterali che superano i due miliardi di euro al giorno.
Clima e multilateralismo: le basi del dialogo
Nonostante tensioni commerciali e divergenze politiche, la cooperazione sul clima resta il terreno comune più solido. Von der Leyen ha parlato di “agenda positiva” su ambiente e transizione verde. La dichiarazione congiunta UE-Cina ribadisce l’impegno per l’Accordo di Parigi e l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura entro 1,5 °C.
Bruxelles e Pechino si sono impegnate a presentare prima della COP30 i rispettivi obiettivi climatici aggiornati per il 2035, e a rafforzare la cooperazione su energie rinnovabili, mercati del carbonio e tecnologie verdi.
Xi: “Serve una scelta strategica giusta”
Xi Jinping ha accolto von der Leyen e il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa con un messaggio chiaro: “Di fronte a una trasformazione globale senza precedenti, Cina e UE devono mostrare visione e leadership”. Il leader cinese ha sottolineato l’importanza di relazioni “stabili e solide”, basate su rispetto, apertura e fiducia reciproca.
Costa ha ribadito la necessità di “progressi concreti” su commercio e accesso al mercato per le imprese europee, auspicando un dialogo “onesto e costruttivo”.
Tra cooperazione e tensioni: i nodi irrisolti
Nonostante l’intesa sul clima, restano frizioni sostanziali. L’UE ha diffuso un proprio comunicato a fine vertice, segno di divergenze non sanate su temi chiave come:
- Guerra in Ucraina
- Accesso delle aziende europee al mercato cinese
- Tensioni nel Mar Cinese Meridionale e a Taiwan
Questi nodi, insieme alla pressione esterna esercitata dagli Stati Uniti attraverso tariffe e sfide tecnologiche, spingono Bruxelles a bilanciare il proprio posizionamento tra i due giganti.
Un nuovo asse?
Il vertice UE-Cina non ha segnato un’alleanza strategica, ma conferma una realtà: in un mondo multipolare, l’Europa sta cercando nuovi equilibri per non essere schiacciata tra Washington e Pechino. E la leva climatica, in questo contesto, è forse il più solido dei ponti.
LE ULTIME NOTIZIE
(con fonte AdnKronos)
-
Flash20 ore ago
Sparatoria Capodimonte Napoli ucciso 33enne in auto
-
Sport20 ore ago
Atp Pechino Musetti fischiato dopo frasi contro i cinesi
-
News18 ore ago
“Sparate alla Meloni”: scritta minacciosa a Prato, La Porta denuncia
-
News20 ore ago
Retata borseggiatori metropolitana Roma: 14 arresti in flagranza