Macron riconosce lo Stato di Palestina e attacca Israele: “Crimini a Gaza, violata la dignità umana”
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La Francia apre alla piena sovranità palestinese. Il presidente Emmanuel Macron condanna con durezza l’operato di Israele e parla di una svolta necessaria per la pace in Medio Oriente
La Francia riconosce ufficialmente lo Stato di Palestina. Lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron in un intervento durissimo nei confronti di Israele, accusato di violare “sistematicamente” la dignità umana e i diritti fondamentali della popolazione civile nella Striscia di Gaza.
Macron ha motivato la decisione con parole inequivocabili: l’azione militare israeliana, a suo avviso, ha superato ogni limite accettabile. “A Gaza si stanno commettendo crimini. I bombardamenti non colpiscono solo Hamas, ma anche ospedali, scuole e campi profughi. Questo non può essere ignorato dalla comunità internazionale.”
La posizione francese si allinea a quella di Spagna, Irlanda, Norvegia e Slovenia, che nei mesi scorsi hanno riconosciuto la sovranità palestinese. Ma la Francia, in quanto potenza nucleare e membro permanente del Consiglio di Sicurezza ONU, conferisce al gesto un peso politico e diplomatico ben più significativo.
Nel suo discorso, Macron ha parlato di “una scelta dolorosa ma inevitabile”, spiegando che non si può più restare neutrali mentre Gaza è “un cumulo di macerie e disperazione”. Ha anche denunciato l’impunità con cui – a suo dire – Israele continua a violare il diritto internazionale, auspicando che la Corte penale dell’Aja faccia piena luce sui crimini commessi.
A pesare su questa mossa ci sono anche le tensioni interne: l’opinione pubblica francese è sempre più divisa, e nelle banlieue il malcontento per il sostegno occidentale a Israele è palpabile. Macron sembra voler intercettare questo sentimento, ma anche ridefinire la posizione della Francia nel quadro geopolitico globale, distinguendola dalla linea americana.
Il governo israeliano ha definito le parole di Macron “gravi e inaccettabili”, accusandolo di legittimare il terrorismo. Tel Aviv ha richiamato l’ambasciatore per consultazioni e annuncia una “revisione totale” dei rapporti con Parigi.
Se da un lato il riconoscimento della Palestina potrebbe rilanciare i negoziati di pace, dall’altro rischia di esacerbare ulteriormente le tensioni diplomatiche. In ogni caso, con questa mossa Macron ha segnato una rottura storica con la prudenza diplomatica del passato. Una scelta che potrebbe avere effetti profondi e duraturi.
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(con fonte AdnKronos)
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