
Santanchè a processo per diffamazione: offese azionista Zeno durante un discorso in Senato
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Il giudice respinge l’archiviazione: il ministro del Turismo sarà giudicato a Roma per le frasi pronunciate contro l’azionista di Visibilia. Prima udienza fissata per il 16 settembre
Il giudice monocratico Alfonso Sabella ha disposto il rinvio a giudizio per la ministra del Turismo Daniela Santanchè, accusata di diffamazione ai danni di Giuseppe Zeno, azionista di minoranza della società Visibilia Editore. Il processo si aprirà il prossimo 16 settembre davanti al Tribunale di Roma.
Le accuse: offese pubbliche da un’aula istituzionale
Secondo il capo di imputazione, la ministra avrebbe offeso la reputazione di Zeno durante un’informativa resa al Senato il 5 luglio 2023. In quella sede, parlando delle vicende giudiziarie che coinvolgevano lei e le sue società, Santanchè aveva descritto Zeno come “una sorta di finanziere partito da Torre del Greco e ora residente alle Bahamas”, aggiungendo che “aveva tentato di costringerla ad accordi inaccettabili” e che su questi tentativi sarebbero emerse “registrazioni vocali oggetto di indagine giudiziaria”.
Il pubblico ministero contesta anche l’aggravante dell’uso di un mezzo di comunicazione di particolare risonanza: il canale ufficiale YouTube del Senato della Repubblica.
Respinta la richiesta di archiviazione
La difesa del ministro aveva chiesto il non luogo a procedere o il trasferimento del procedimento a Milano, dove è in corso una causa parallela tra le stesse parti. Il giudice ha respinto entrambe le istanze, confermando la competenza del Tribunale di Roma e l’apertura del giudizio.
Zeno parte civile: “Riconosciuto il contenuto lesivo”
Giuseppe Zeno, assistito dall’avvocato Antonio Piantadosi, si è costituito parte civile nel processo. “Il tribunale ha riconosciuto che le parole della ministra avevano contenuto lesivo nei miei confronti”, ha dichiarato Zeno a margine dell’udienza.
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(con fonte AdnKronos)
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