La madre 21enne dei neonati uccisi e sepolti a Traversetolo dovrà affrontare una nuova richiesta di custodia cautelare in carcere. La Procura contesta la decisione del Gip di disporre i domiciliari
La Procura di Parma ha avanzato un nuovo appello per chiedere la custodia cautelare in carcere per Chiara Petrolini, la giovane madre accusata di aver ucciso e seppellito due neonati nella casa dei genitori a Traversetolo, in provincia di Parma. La Petrolini, 21 anni, è accusata di omicidio volontario aggravato (per il rapporto di discendenza e la premeditazione) e di soppressione di cadavere.
L’appello della Procura arriva dopo che il Gip, nel settembre scorso, aveva rigettato la richiesta di misura cautelare in carcere, optando per gli arresti domiciliari. Il Gip aveva riconosciuto la gravità delle accuse, ma aveva ritenuto gli arresti domiciliari sufficienti, dato che si trattava della prima esperienza detentiva della giovane e che i familiari conviventi avrebbero potuto esercitare un controllo adeguato.
La Procura, tuttavia, ha contestato questa decisione, chiedendo che il seppellimento del neonato avvenuto il 7 agosto venga qualificato come soppressione di cadavere, non come semplice occultamento, e che venga disposta la custodia cautelare in carcere per tutti i reati ipotizzati. Il caso è ora al vaglio del Tribunale del riesame di Bologna.
Nella nota firmata dal procuratore di Parma, Alfonso D’Avino, si sottolinea la necessità di una misura più severa rispetto ai domiciliari, confermando l’importanza del principio della presunzione di innocenza, ma insistendo sulla gravità delle accuse.