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AGGIORNAMENTO 30 MARZO ore 12:54 – LA COSTA DIADEMA E’ ANCORATA ALL’INTERNO DI UNA BANCHINA DEL PORTO DI PIOMBINO. TUTTO E’ BENE, CIO’ CHE FINISCE BENE.

AGGIORNAMENTO 30 MARZO ore 11:44 – La Costa Diadema è stata autorizzata all’ingresso in porto e quindi tra breve sarà ormeggiata in banchina a Piombino. Proprio in questo momento si sono riaccesi i motori dell’imbarcazione della Costa Crociere e si sta levando l’ancora per portare la nave dalla rada, all’interno del porto.

Auguriamo a tutto il personale a bordo buona fortuna e abbracciamo idealmente tutti coloro che non stanno bene e che necessitano di cure ormai da giorni.

Ringraziamo quindi la compagnia per aver assistito al meglio, nonostante tutte le difficoltà del caso, tutto il personale che si trova a bordo della nave. #UNITISIVINCE #RESTIAMOACASA

AGGIORNAMENTO 30 MARZO ore 10:30 – Stiamo per scrivere finalmente la parola FINE per l’odissea vissuta dalla Costa Diadema in tempo di Coronavirus. La nave da pochi minuti è ferma all’ancora in rada davanti al porto di Piombino, dove quasi certamente entrerà in giornata, non prima di aver organizzato la banchina e tutto quel cordone di sicurezza necessario affinché tutto sia sotto controllo sanitario.

Siamo contenti che al Mit si siano mossi in fretta, dopo il rifiuto di Civitavecchia, e che il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, abbia dimostrato senso di responsabilità e attaccamento al nostro Paese, dando l’assenso all’ingresso in porto della enorme nave da crociera della Costa.

Siamo alla “finestra” fino a quando l’imbarcazione non avrà ormeggiato nel porto della cittadina del livornese, così da potere chiudere definitivamente questo capitolo. Come dice il Sindaco: “Al di là del colore politico, c’è in ballo una nave italiana, territorio italiano, con italiani a bordo… E’ in questo momento che l’Italia deve fare il suo dovere… Non potevo non accogliere questa nave”. Siamo perfettamente d’accordo. Vi lasciamo qui in basso tutto il discorso del primo cittadino di Piombino. Buongiorno Italia!


 


Aggiornamento del 29 marzo 2020 – Ore 17,40 – Forse c’è un barlume di speranza per l’equipaggio della Costa Diadema.
Da pochi minuti è arrivato un comunicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che dichiara come porto disponibile per l’attracco della nave da crociera della società Costa Crociere quello di Piombino, in Toscana, provincia di Livorno, con buona probabilità nelle prime ore del mattino. Ecco uno stralcio del messaggio del Ministro Sig.ra De Micheli:

Le procedure di verifica sanitaria, isolamento ed eventuali trasferimenti saranno organizzate, come già avvenuto in questi giorni, secondo le previsioni del decreto e mantenendo in stretto coordinamento tutte le autorità preposte – dichiara la ministra – al fine di garantire la  sicurezza sanitaria ai cittadini, ai lavoratori del porto e ovviamente ai medesimi membri dell’equipaggio. Ringrazio il sindaco della città di Piombino per la responsabilità e disponibilità immediata dimostrate”.​

Anche il Sindaco del comune di Piombino, Francesco Ferrari, ha confermato sulla sua pagina personale di Facebook, conferma l’arrivo della nave nel porto della cittadina del livornese. (qui il contenuto del suo messaggio)

Speriamo che tutto vada per il verso giusto e che domani questo incubo del personale a bordo di Costa Diadema sia definitivamente archiviato.

 


Agg. Ore 13,42 – Video Appello dell’equipaggio della nave Costa Diadema. La situazione è davvero insopportabile ormai, c’è l’urgenza di attraccare a un porto per avere supporti sanitari idonei per il personale di bordo che sta male.  La nave sta vagando senza meta dal 13 marzo e a oggi non c’è ancora l’indicazione di un porto che li possa accogliere.

L’ennesimo Appello al Ministro dei Trasporti e alle Autorità preposte a concedere l’accesso a un porto italiano. La condizione i cui vive il personale di bordo non è più accettabile. Fate in fretta a dare una destinazione a questa imbarcazione, il gioco delle 3 carte non porta a nulla di buono.


Aggiornamento ore 22,45 del 28 marzo 2020 – Altri colpi di coda per la Costa Diadema. Oggi pomeriggio intorno alle 16,30 è arrivato l’ordine al Comandante di dirigere la nave verso il porto di Marsiglia. La nave è già stata rifiutata a Gioia Tauro, Napoli e Civitavecchia e davvero pare assurdo che debba raggiungere la Francia per poter attraccare. Secondo alcune indiscrezioni sembra che la mandino a Marsiglia a fare bunker (rifornimenti) per poi ritornare in Italia… Come si suol dire pare “la strada dell’oro”.

A quel punto la prua della nave punta verso la Corsica, si accendono i motori ma un altro colpo di scena attende la Diadema. Infatti intorno alle 22 la nave rallenta di nuovo perché la destinazione Marsiglia non sembra essere più valida.

Il personale è allo stremo, abbandonato al suo destino. E’ indispensabile che questa nave abbia una destinazione utile per poter sbarcare l’equipaggio e la cosa più ovvia sarebbe il più vicino porto Italiano previa l’applicazione delle misure di prevenzione previste dagli attuali protocolli.

E’ immorale abbandonare il personale di bordo al loro destino, chiediamo un immediato intervento del Ministro dei Trasporti. Oppure dobbiamo pensare che sotto a tutto questo ci sia qualche oscuro motivo?


La notizia della prima ora (28-03-2020 ore 15) – Ci rivolgiamo al Ministro dei Trasporti Paola De Micheli affinché intervenga nell’incredibile situazione della nave Costa Diadema con a bordo 1500 membri dell’equipaggio di cui 80 bisognosi di cure mediche urgenti

Ci mettiamo al fianco dei marittimi che stanno passando ore tormentate a bordo della nave Costa Diadema di rientro da Dubai dove ha lasciato i passeggeri e il medico titolare di bordo che è stato ricoverato.
La Compagnia Costa Crociere ha tentato in tutti i modi di far attraccare la nave prima a Gioia Tauro e poi a Civitavecchia ma inutilmente perché i Sindaci si sono opposti intervenendo con le Autorità portuali affinché la nave non entrasse in porto.
In questi minuti abbiamo saputo che vorrebbero dirigere la nave verso Marsiglia o Barcellona cosa veramente da non poter credere, al di là delle leggi prevale il buon senso visto che si tratta di una nave Italiana con equipaggio Italiano in acque territoriali Italiane, davanti a un porto Italiano
Chiediamo a lei Ministro di intervenire tempestivamente per far avere le cure e il supporto necessari all’equipaggio e far si che possano sbarcare immediatamente.

La nave è quasi senza carburante e ha viveri solo per qualche giorno, l’unico medico presente a bordo non solo è insufficiente ma non è in buone condizioni di salute.  La nave non può sopportare un altro viaggio ed è davvero sconvolgente chiudere i porti agli equipaggi, lavoratori del mare che si guadagnano da vivere prestando la loro opera sulle navi, mettendoli a rischio ulteriormente vietandone lo sbarco

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