
Garlasco, nuova traccia di Dna sul tampone orale di Chiara Poggi
Non appartiene né ad Alberto Stasi né ad Andrea Sempio: potrebbe essere dell’assistente del medico legale
Una nuova traccia di Dna maschile è stata rilevata su un tampone orale di Chiara Poggi, mai esaminato prima. Il reperto, al centro dell’incidente probatorio in corso a Pavia, è risultato non compatibile né con il profilo genetico di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio, né con quello di Andrea Sempio, finito in passato e ancora una volta oggi sotto indagine.
Il cromosoma Y isolato sarebbe, secondo una prima valutazione, sovrapponibile all’aplotipo di Ernesto Gabriele Ferrari, l’assistente del medico legale che partecipò ai primi rilievi sul corpo della vittima, uccisa il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco.
Fonti vicine all’inchiesta precisano che si tratta di una valutazione preliminare, non ancora ripetuta, e dunque da considerare con estrema cautela. “Quello che c’è – pochissimo e parziale – risulta sovrapponibile all’assistente del medico legale”, afferma una fonte all’Adnkronos.
Se confermato, il dato non indicherebbe un nuovo sospettato, ma piuttosto un inquinamento accidentale del reperto durante le prime fasi dell’esame autoptico, e non una traccia lasciata da un possibile killer sconosciuto.
Secondo quanto emerso finora dal lavoro dei periti nominati dalla gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, le tracce analizzate appartengono alla vittima o ad Alberto Stasi. Nessuna prova, finora, suffraga l’ipotesi di un coinvolgimento diverso da quello già sancito in Cassazione.
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(con fonte AdnKronos)
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