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I laboratori forensi di Tel Aviv confermano l’identità di Amiram Cooper e Sahar Baruch; Netanyahu promette smilitarizzazione di Gaza e valuta opzioni per la sicurezza internazionale
I resti ostaggi consegnati da Hamas sono stati formalmente identificati oggi presso l’Istituto di Medicina legale di Tel Aviv: si tratta di Amiram Cooper e di Sahar Baruch, ha reso noto il kibbutz Nir Oz e il governo israeliano. La comunicazione ufficiale conferma il profondo cordoglio per le famiglie e rilancia la pressione politica e militare su Hamas per la restituzione completa dei corpi e la liberazione di ogni ostaggio rimasto.
Resti due ostaggi consegnati da Hamas, sono Cooper e Baruch: chi erano le vittime
Amiram Cooper, tra i fondatori del kibbutz Nir Oz, fu rapito il 7 ottobre e — secondo le autorità locali — assassinato in prigionia a Gaza. Cooper era noto come economista, agricoltore e poeta, marito e padre di una numerosa famiglia. Anche il 25enne Sahar Baruch è stato riconosciuto tra i resti consegnati. Le autorità israeliane hanno espresso il cordoglio ufficiale e hanno ribadito l’impegno alla completa identificazione e restituzione di tutte le salme.
Reazioni ufficiali e prospettive politiche
Il premier Benjamin Netanyahu, parlando alla cerimonia di laurea dei cadetti dell’accademia militare Bahad 1, ha richiamato la necessità della smilitarizzazione di Gaza e ha affermato: “Decidiamo e agiamo”. Il governo israeliano ha sottolineato che, se la demilitarizzazione non sarà affidata a forze straniere, Israele agirà da sola per neutralizzare le minacce.
Gli Stati Uniti, intanto, stanno conducendo colloqui riservati per definire una possibile International Stabilization Force che possa operare a Gaza insieme a partner regionali. L’iniziativa è ancora al vaglio e si confronta con ostacoli politici e logistici significativi, a cominciare dall’accettazione da parte di Hamas e dalle riserve israeliane su alcuni paesi partecipanti.
Il quadro operativo e le prossime mosse
Il riconoscimento dei corpi riapre il dossier sul rispetto degli accordi umanitari e sulla verifica delle modalità di recupero. Israele chiede chiarezza e garanzie sui futuri passaggi di consegna e sul ruolo dei mediatori. Nei prossimi giorni è atteso un incremento del coordinamento diplomatico tra Washington, Paesi arabi e partner internazionali per trovare soluzioni che garantiscano sia la sicurezza sia il ritorno di tutti i resti e dei prigionieri.
LE ULTIME NOTIZIE
(con fonte AdnKronos) Resti due ostaggi consegnati da Hamas
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