Francesca Albanese e Hamas, le rivelazioni de “Il Tempo” su incontri con i leader
Il Tempo pubblica nuovi dettagli sui rapporti contestati tra Francesca Albanese e Hamas, ricostruendo eventi e presenze considerate critiche e che palesano una manifesta parzialità della relatrice Onu
La ricostruzione pubblicata da Il Tempo riporta nuovi elementi destinati ad alimentare il dibattito su Francesca Albanese e Hamas, in particolare riguardo alle presenze e ai partecipanti di alcune conferenze a cui la relatrice Onu ha preso parte negli ultimi anni. Secondo il quotidiano, nel 2022 Albanese figurava tra i partecipanti della conferenza “16 Years of Siege on Gaza: Impact and Prospects”, un evento in cui erano presenti anche due figure di spicco di Hamas, Bassem Naim e Ghazi Hamad.
Ma la testata sottolinea come tra i presenti vi fosse anche un altro nome centrale nella strategia del terrorismo palestinese: un uomo fotografato più volte al fianco di Islam Haniyeh e Yaya Sinwar e associato a iniziative intitolate “Resistenza Islamica – Hamas. Governatorato di Khan Yunis”. Le immagini diffuse lo mostrerebbero con la sciarpa recante la dicitura “Comitato Amministrativo Locale” e insieme a personalità come Abu Hilal, leader del Palestinian Freedom Movement – Al-Ahrar, movimento nato nel 2007 da una scissione di Fatah e progressivamente allineato alle posizioni del blocco islamista guidato da Hamas.
Secondo la ricostruzione de Il Tempo, Al-Ahrar ha rivendicato negli anni diversi attacchi contro Israele e mantiene un ruolo significativo nella galassia delle milizie di Gaza, con legami politici e operativi vicini all’asse Hamas-Iran. A questa rete, prosegue il quotidiano, si aggiungerebbe la presenza a fianco del dirigente citato di Momen Aziz, descritto dall’agenzia iraniana Qods come portavoce dei “Mujahideen”. Per il giornale, il quadro apparirebbe come una concentrazione di figure considerate centrali nello scacchiere militare e propagandistico di Gaza.
Il Tempo afferma che Francesca Albanese e i suoi rapporti con Hamas restano un nodo non chiarito, sottolineando come la relatrice speciale dell’Onu non abbia risposto nel merito alle domande sui rapporti con questi ambienti. Interpellata da Il Giornale, Albanese ha spiegato che, collegandosi da remoto, non aveva modo di verificare chi fosse fisicamente presente in sala; una giustificazione già utilizzata in precedenti polemiche, quando era emersa la sua partecipazione accanto al filo-Hamas Mohammad Hannoun.
Il quotidiano sostiene che, vista la delicatezza del ruolo rivestito all’Onu, sarebbe necessario un chiarimento esplicito e definitivo sul totale distacco da figure considerate responsabili di atti terroristici, inclusi gli attacchi del 7 ottobre, le violenze di massa e la macchina comunicativa attribuita ad Hamas con il sostegno di paesi arabi a loro vicini. Il tema, conclude Il Tempo, resta aperto e continua ad alimentare interrogativi politici e istituzionali in Europa e non solo.
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(con fonte AdnKronos) Francesca Albanese e Hamas, Francesca Albanese e Hamas
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