Macron sceglie Lecornu premier: il più giovane a Matignon
A 39 anni l’ex ministro della Difesa chiamato a guidare il governo dopo la caduta di Bayrou
Parigi – La Francia ha un nuovo primo ministro. Emmanuel Macron ha affidato l’incarico a Sébastien Lecornu, 39 anni, già ministro della Difesa, chiamato a succedere a François Bayrou dopo la sfiducia votata dall’Assemblea nazionale. La nomina, annunciata dall’Eliseo, segna l’inizio di una fase delicatissima per la Quinta Repubblica, alle prese con il nodo del bilancio e con la prospettiva di un autunno di tensioni sociali.
Il mandato del nuovo premier
Secondo la nota dell’Eliseo, Lecornu avrà il compito prioritario di consultare le forze politiche rappresentate in Parlamento per cercare intese sulla legge di bilancio e sugli indirizzi strategici dei prossimi mesi. Solo dopo questo passaggio presenterà a Macron la sua proposta di squadra di governo. Il passaggio di consegne con Bayrou è previsto domani a mezzogiorno.
Pochi minuti dopo la nomina, Lecornu ha affidato a un post su X le sue prime dichiarazioni: ha ringraziato Macron per la fiducia, sottolineando l’impegno a lavorare per “la difesa dell’indipendenza e del potere della Francia, il servizio al popolo e la stabilità politica e costituzionale”. Ha poi reso omaggio a Bayrou per “il coraggio dimostrato nel difendere le proprie convinzioni fino alla fine”.
Il profilo di Lecornu
Lecornu è il più giovane ministro della Difesa nella storia della Repubblica francese. Nel suo mandato ha promosso un piano di potenziamento delle capacità militari con orizzonte 2030, rafforzando l’industria bellica e l’autonomia strategica del Paese in un contesto internazionale segnato dalla guerra in Ucraina.
Il suo percorso politico è iniziato nell’area conservatrice, prima di confluire nel campo centrista di Macron nel 2017. Ha ricoperto incarichi locali e nei territori d’oltremare, distinguendosi anche nella gestione del “grande dibattito” lanciato dall’Eliseo dopo la crisi dei gilet gialli.
Le reazioni
Le opposizioni hanno accolto la nomina con dure critiche. Marine Le Pen (Rassemblement National) ha definito Lecornu “l’ultima cartuccia del macronismo”, preconizzando che “dopo le inevitabili elezioni legislative, il primo ministro sarà Jordan Bardella”.
Ancora più tranchant Jean-Luc Mélenchon (La France Insoumise), secondo cui la nomina rappresenta “una triste commedia”. Per il leader della sinistra radicale, “solo le dimissioni di Emmanuel Macron potranno porre fine a questo disprezzo per Parlamento ed elettori”.
Una prova cruciale
Il nuovo premier arriva a Matignon in un clima di forte instabilità: la caduta del governo Bayrou, il rischio di nuove mobilitazioni sociali e le tensioni tra maggioranza ed opposizione rendono la sua missione particolarmente fragile. Macron gli affida la sfida più difficile: ricostruire un equilibrio politico e istituzionale che eviti al Paese una lunga paralisi.
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(con fonte AdnKronos)
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