Manovra, via libera al maxi emendamento: stretta su pensioni e Tfr
La commissione Bilancio del Senato approva il maxi emendamento alla manovra: pensioni, Tfr, previdenza complementare, tasse e Ponte sullo Stretto tra le misure principali.
L’aula della commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera al maxi emendamento alla manovra presentato dal governo. Passa così l’impianto complessivo della legge di Bilancio, comprese le misure più contestate sulla previdenza, dopo una nuova comparsa del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto per la seconda volta per accompagnare i lavori e stemperare le tensioni.
“È la ventinovesima legge di Bilancio che faccio, so perfettamente come funziona. Ci sono il Parlamento, le commissioni e le proposte del governo. A me interessa il prodotto finale, non quello che presento io”, ha detto Giorgetti rispondendo ai cronisti. “Crediamo di aver lavorato bene nell’interesse di tutti gli italiani, ora tocca al Parlamento”, ha aggiunto, liquidando con ironia le richieste di dimissioni: “Ci penso tutte le mattine, sarebbe la cosa più bella da fare, personalmente”.
Il nodo condono e lo scontro con l’opposizione
Tra gli emendamenti riformulati dal governo è riemersa anche la norma di Fratelli d’Italia che riapre i termini del condono del 2003. La mossa ha provocato la reazione immediata delle opposizioni, che hanno chiesto il ritiro del testo e portato alla sospensione dei lavori della commissione.
Lo stallo è stato superato trasformando l’emendamento in un ordine del giorno. A comunicarlo è stato il capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan, al termine della riunione.
Mandato ai relatori e calendario dell’aula
Concluse le votazioni sugli emendamenti, la commissione Bilancio ha conferito il mandato ai relatori Guido Liris (Fratelli d’Italia), Claudio Borghi (Lega), Dario Damiani (Forza Italia) e Mario Alejandro Borghese (Cd’I-Udc-Nm-Maie-Cp).
Il testo approderà in aula a Palazzo Madama il 22 dicembre alle 9.30, come da calendario già stabilito. L’approvazione finale è prevista per il giorno successivo, con inizio delle dichiarazioni di voto alle 10.
Pensioni, Tfr e previdenza complementare
Tra le misure più rilevanti contenute nel maxi emendamento alla manovra spicca lo stop alla possibilità di accedere alla pensione anticipata di vecchiaia cumulando la rendita dei fondi complementari.
Aumentano inoltre i tagli all’anticipo pensionistico per i lavoratori precoci, ossia coloro che hanno maturato almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni. Le riduzioni di spesa ammontano a 20 milioni dal 2027, 60 milioni dal 2028, 90 milioni annui dal 2029 al 2032, 140 milioni nel 2033 e 190 milioni a partire dal 2034.
Dal primo gennaio scatterà l’obbligo di versamento del Tfr al Fondo Inps anche per le aziende con almeno 50 dipendenti. Dal 2032 la soglia scenderà ulteriormente, includendo le imprese con 40 addetti.
Dal luglio 2026, invece, i neoassunti del settore privato saranno automaticamente iscritti alla previdenza complementare, con la possibilità di rinunciare entro 60 giorni dall’assunzione.
Fisco, imprese e assicurazioni
Estesa ai contratti rinnovati nel 2024 la tassazione agevolata al 5% sugli incrementi retributivi erogati dal 1° gennaio 2026, con platea ampliata ai redditi fino a 33 mila euro.
Viene introdotto anche un meccanismo di acconto pari all’85% del contributo sui premi delle assicurazioni di veicoli e natanti, da versare entro il 16 novembre di ogni anno. Il gettito aggiuntivo stimato è di 1,3 miliardi solo nel 2026.
Da gennaio aumentano le aliquote della Tobin tax: l’imposta sulle transazioni finanziarie sale allo 0,2% per le operazioni su mercati regolamentati e allo 0,4% negli altri casi. Raddoppia anche l’aliquota sulle negoziazioni ad alta frequenza, dallo 0,02% allo 0,04%.
Ponte sullo Stretto e altre misure
Rifinanziati gli stanziamenti per il Ponte sullo Stretto di Messina, con un aggiornamento dell’iter amministrativo che sposta parte delle risorse agli anni 2032 e 2033, mantenendo invariato il valore complessivo autorizzato.
Tra le altre misure approvate:
– il Piano casa vede ridursi le risorse a 200 milioni nel biennio 2026-2027;
– stanziato un milione di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 a favore dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi;
– prorogate fino al 30 settembre 2028 le agevolazioni per gli investimenti in beni strumentali legati alla Transizione 4.0 e 5.0;
– introdotta una ritenuta d’acconto per le imprese allo 0,5% dal 2028 e all’1% dal 2029.
Sul fronte immobiliare, l’aliquota sugli affitti brevi sale al 21% per la prima casa e al 26% per la seconda; oltre i due immobili, il reddito rientra nella tassazione ordinaria.
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(con fonte AdnKronos)
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