Israele-Palestina, Tel Aviv respinge riconoscimento da parte di Regno Unito, Canada, Australia e Portogallo
Israele-Palestina, Tel Aviv: “Riconoscimento è dichiarazione che destabilizza la regione e premia Hamas”. Berlino frena, Riad e Doha applaudono
Israele “respinge categoricamente” la dichiarazione con cui Regno Unito, Canada, Australia e Portogallo hanno annunciato il riconoscimento di uno Stato Palestina. Il portavoce del ministero degli Esteri Oren Marmorstein, in un post su X, ha accusato i Paesi firmatari di “non promuovere la pace, ma di destabilizzare ulteriormente la regione, compromettendo le possibilità di una soluzione negoziata”.
Secondo Marmorstein, l’iniziativa “premia il più grande massacro di ebrei dall’Olocausto” e rafforza Hamas, citando le parole dei leader del movimento che avrebbero definito la decisione “i frutti del massacro del 7 ottobre”. Ha aggiunto che l’Autorità Nazionale Palestinese “non ha rispettato i propri obblighi, non ha fermato l’incitamento all’odio, né la politica dei pagamenti ai terroristi, come dimostrano recenti ritrovamenti di razzi vicino a Ramallah”.
Il portavoce ha sottolineato che Israele “non accetterà alcun testo immaginario che lo costringa ad accettare confini indifendibili”, invitando i Paesi coinvolti a “fare pressione su Hamas per il rilascio degli ostaggi e il disarmo immediato” invece di “gesti politici rivolti al pubblico interno”.
Toni duri anche dall’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Yechiel Leiter, che ha paragonato il premier britannico Keir Starmer a Neville Chamberlain, accusandolo di “premiare i nuovi nazisti” nel tentativo di evitare tensioni interne.
Israele-Palestina: Germania non riconoscerà stato palestinese
La Germania, per bocca del ministro degli Esteri Johann Wadephul, ha invece ribadito che non riconoscerà lo Stato palestinese “finché israeliani e palestinesi non negozieranno una soluzione a due Stati”, ma ha invitato ad avviare subito un processo di pace.
Di segno opposto le reazioni in Medio Oriente: Arabia Saudita e Qatar hanno accolto con favore l’iniziativa, definendola un passo che “conferma l’impegno dei Paesi amici a sostenere la soluzione dei due Stati” e invitando altre nazioni a seguire l’esempio.
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(con fonte AdnKronos)


