Hamas apre a un cessate il fuoco, Netanyahu respinge la proposta
I miliziani pronti a uno scambio di prigionieri e alla ricostruzione di Gaza. Israele ribadisce: la guerra finirà solo con disarmo e nuove garanzie di sicurezza
Hamas ha dichiarato di essere pronta a un cessate il fuoco globale nella Striscia di Gaza, che includerebbe uno scambio di prigionieri con gli ostaggi israeliani e la fine del conflitto in corso. Secondo quanto riportato dal Times of Israel, l’accordo proposto dai miliziani prevederebbe il ritiro delle forze israeliane da tutta la Striscia, l’apertura dei valichi di frontiera per l’ingresso di beni di prima necessità e l’avvio della ricostruzione delle aree devastate dai bombardamenti.
La replica di Netanyahu
L’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha respinto l’annuncio definendolo “propaganda priva di qualsiasi novità”. In una nota, l’esecutivo israeliano ha ribadito che la guerra potrà terminare solo se verranno soddisfatte cinque condizioni: il rilascio di tutti gli ostaggi, il disarmo di Hamas, la smilitarizzazione della Striscia, il mantenimento del controllo di sicurezza israeliano e la creazione di un’amministrazione civile alternativa che non promuova terrorismo né ostilità verso Israele.
Le condizioni di Israele
Secondo il governo di Tel Aviv, soltanto l’applicazione di queste misure potrà impedire a Hamas di riarmarsi e di ripetere attacchi simili a quello del 7 ottobre 2023, indicato da Israele come la causa scatenante dell’attuale conflitto.
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(con fonte AdnKronos)
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