Bayrou sfiduciato presenta dimissioni, Macron chiamato a nominare nuovo premier
L’Assemblea nazionale sfiducia Bayrou, il presidente riceverà oggi le dimissioni. Tensioni sociali e manifestazioni previste aumentano la pressione sul nuovo esecutivo
Il premier francese François Bayrou si recherà oggi all’Eliseo per presentare ufficialmente le dimissioni al presidente Emmanuel Macron, a poche ore dalla storica sfiducia in Assemblea nazionale. L’esecutivo centrista, in carica da meno di nove mesi, è stato travolto da un voto di sfiducia senza precedenti: 364 deputati contrari, 194 a favore e 15 astenuti su 573 presenti.
Allarme vuoto di potere
La caduta del governo riaccende le tensioni politiche in Francia, con un settembre che si preannuncia complesso. Bruno Retailleau, leader dei Repubblicani e ministro dell’Interno, ha sollecitato una rapida nomina del nuovo premier, sottolineando la necessità di garantire stabilità e ordine pubblico. Manifestazioni di protesta sono già programmate: domani il movimento “Bocchiamo tutto” scenderà in piazza, mentre il 18 settembre è prevista la mobilitazione sindacale.
La sfiducia e le ragioni della crisi
Bayrou aveva convocato il voto di fiducia sulla legge di bilancio, presentando una manovra da 44 miliardi di tagli e aumenti fiscali, oltre all’eliminazione di due giorni festivi, per contenere il debito pubblico francese. Nel suo discorso davanti all’Assemblea aveva avvertito che “il peso del debito è diventato insopportabile e rappresenta una minaccia mortale per la nazione”, citando la necessità di un’unità nazionale per affrontare la crisi finanziaria.
La maggioranza parlamentare, tuttavia, si è rivelata fragile e divisa, incapace di sostenere le riforme proposte, portando a una caduta inevitabile dell’esecutivo. L’evento segna la quinta crisi di governo dalla rielezione di Macron nel maggio 2022 e rappresenta uno dei momenti più critici della Quinta Repubblica, mettendo in luce la difficoltà del presidente di governare con un’Assemblea frammentata.
Lo scenario politico
Il presidente Macron, che oggi riceverà Bayrou, dovrà nominare il nuovo primo ministro nei prossimi giorni, cercando un profilo in grado di consolidare l’ordine pubblico e convincere le forze parlamentari a sostenere le riforme necessarie. L’attenzione è alta anche sui mercati finanziari, preoccupati per la tenuta delle politiche economiche e per eventuali tensioni sociali.
La Francia si trova ora a un bivio: trovare un esecutivo capace di guidare il Paese attraverso la crisi economica e politica, oppure affrontare mesi di instabilità e conflitti parlamentari, in un momento in cui la coesione sociale è già messa alla prova dalle difficoltà economiche.
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(con fonte AdnKronos)
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