
Israele: confermata identità corpo Shiri Bibas, rilasciati già Tal Shoham e Avera Mengistu
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E’ arrivata la conferma dalle autorità israeliane, che il corpo consegnato ieri sera è quello di Shiri Bibas, rapita nell’ottobre 2023, uccisa in prigionia. Hamas ha già rilasciato pochi minuti fa Tal Shoham e Avera Mengistu. Altre 4 ostaggi liberi nelle prossime ore
Il corpo di Shiri Bibas, rapita da Hamas nell’ottobre 2023, è stato ufficialmente identificato dopo una dolorosa attesa. La donna, madre dei piccoli Ariel e Kfir, anch’essi uccisi, è diventata un simbolo della tragica realtà vissuta da Israele a seguito dell’attacco di Hamas del 7 ottobre. La famiglia Bibas ha ricevuto la conferma più temuta: Shiri è stata assassinata durante la prigionia, come dichiarato dai suoi cari in un messaggio straziante diffuso questa mattina. “Shiri è tornata a casa dai suoi figli per riposare”, ha affermato la famiglia, esprimendo un dolore insopportabile.
Rilasciati Tal Shoham e Avera Mengistu
Tal Shoham e Avera Mengistu, entrambi ostaggi israeliani, sono finalmente stati liberati da Hamas e consegnati alle forze armate israeliane. In un’immagine toccante, i due uomini sono apparsi sul palco allestito dai miliziani a Rafah, aiutati a camminare dagli stessi militanti. Subito dopo, sono stati trasferiti su veicoli della Croce Rossa internazionale, che li ha portati verso la libertà, consegnandoli agli israeliani.
Avera Mengistu, 28 anni, è stato il prigioniero israeliano più a lungo detenuto da Hamas, avendo trascorso oltre un decennio in prigionia. Di origine etiope, era entrato a Gaza nel 2014 attraversando il confine nei pressi di Zikim Beach, a nord della Striscia. La sua liberazione segna la fine di una lunga e dolorosa odissea per la sua famiglia e per Israele.
Tal Shoham, invece, era stato rapito il 7 ottobre 2023 mentre si trovava in visita al kibbutz Beeri con la moglie Adi e i loro due figli, Yahel, di tre anni, e Nave, di otto. Insieme a loro, anche altri quattro membri della famiglia erano stati portati a Gaza. La moglie e i bambini erano stati liberati già nel novembre 2023, ma Shoham ha dovuto attendere fino a oggi per ritrovare la libertà.
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(foto: Times of Israel)
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