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Taiwan denuncia incursione militare cinese: 130 aerei e 22 navi rilevati

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Published

2 ore ago

30 Dicembre 2025

Bre-news

Taiwan denuncia incursione militare cinese con 130 aerei militari e 22 navi da guerra nelle ultime 24 ore. Il presidente Lai Ching-te condanna le provocazioni e invita alla stabilità regionale

Taiwan denuncia incursione militare cinese – Il ministero della Difesa di Taiwan ha reso noto di aver rilevato nelle ultime 24 ore 130 aerei militari cinesi e 22 navi da guerra nell’area circostante l’isola. Secondo il comunicato, 90 di questi aerei hanno oltrepassato lo spazio aereo di Taiwan, configurando una situazione definita “senza precedenti” dall’esercito taiwanese.

In risposta, l’esercito cinese ha diffuso una nota ufficiale affermando che “i risultati attesi sono stati raggiunti”. La vicenda conferma come la tensione nello Stretto di Taiwan rimanga alta, con Pechino che rivendica la possibilità di usare la forza per la cosiddetta “riunificazione”.

Il presidente di Taiwan, Lai Ching-te, ha ribadito in più post su Facebook che l’isola non intende provocare la Cina né aggravare le tensioni, pur condannando le manovre militari. “La Cina ignora le aspettative di pace della comunità internazionale e insiste nel compromettere la stabilità nella regione con le intimidazioni militari”, ha scritto il presidente. La sua condanna si estende a tutti i comportamenti di Pechino che ritiene “ben lontani da quelli attesi da una grande potenza responsabile”.

Il governo di Taiwan denuncia incursione militare cinese come una violazione palese della sicurezza regionale e dell’ordine internazionale. Le autorità continuano a monitorare attentamente la situazione, richiamando la comunità internazionale alla vigilanza.

Parallelamente, anche la Corea del Sud ha espresso preoccupazione per la sicurezza nella regione. Il portavoce del ministero degli Esteri Park Il ha dichiarato: “Continueremo a monitorare gli sviluppi correlati, dando priorità alla pace e alla stabilità nella penisola coreana e promuovendo relazioni pacifiche attraverso il dialogo e la cooperazione”.

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