Grillo “celebra” la morte del Movimento 5 Stelle parlando da un carro funebre
Nel suo discorso dal carro funebre, il garante del M5S accusa Conte di aver tradito i valori fondanti e ripercorre le cause del declino del Movimento
Il videomessaggio di Beppe Grillo, girato all’interno di un carro funebre, si presenta come una drammatica allegoria per “celebrare” la morte del Movimento 5 Stelle, di cui Grillo stesso è il fondatore e garante. Con toni amari, il comico genovese ha ripercorso il declino del Movimento, attribuendone le responsabilità alla gestione di Giuseppe Conte e alla perdita di quei valori fondanti che avevano caratterizzato il M5S agli esordi.
L’accusa a Conte e il mancato dialogo
Grillo ha apertamente accusato Conte di aver trasformato il Movimento in un partito “irriconoscibile”, gestito come una struttura autoritaria e chiusa al dialogo. “Gli ho mandato decine di progetti, ma non si è mai fatto trovare”, ha dichiarato, elencando alcune proposte avanzate negli anni, come la sfiducia costruttiva, la legge anti-cambio di casacca, e iniziative per il risparmio energetico e la tutela degli animali. Tutti progetti, secondo Grillo, ignorati dal leader del M5S.
L’ex comico ha sottolineato il fallimento nel mantenere i principi fondanti del Movimento, costruiti con Casaleggio: “Io ci ho messo il coraggio, Casaleggio l’intelligenza, e milioni di italiani ci hanno messo il cuore”. Tuttavia, ha lamentato come questi valori siano stati traditi negli ultimi tre anni.
Il nodo dei due mandati e la “disintegrazione” del Movimento
Uno dei punti chiave del messaggio è stato il principio dei due mandati elettivi, da sempre uno dei pilastri identitari del M5S. Grillo ha ribadito che questa regola doveva essere sancita con una legge statale e considerata imprescindibile. “Io scompaio in funzione dei due mandati”, ha dichiarato, criticando la recente consultazione online per la modifica di questa regola, che avrebbe avuto, a suo dire, una bassa partecipazione e una struttura confusa.
Grillo ha definito questa consultazione uno stratagemma per allontanarlo e ridefinire i principi del Movimento in modo opposto alla visione originaria.
La politica locale come futuro
Nel corso del videomessaggio, Grillo ha anche espresso una visione del futuro centrata sui comuni, ritenuti il vero fulcro delle politiche economiche nel mondo post-globalizzato. “La globalizzazione sarà decentrata sui comuni, che faranno la politica di serie A, l’unica che conta”, ha spiegato, lamentando come questa prospettiva sia stata ignorata dall’attuale leadership.
Un messaggio di resa e speranza
“Ho già perso, lo so”, ha ammesso Grillo con toni malinconici, pur dichiarandosi ottimista sulla possibilità che l’identità originaria del Movimento possa essere recuperata. Il suo messaggio si chiude con un misto di amarezza per un passato che sembra ormai perduto e speranza per un futuro che potrebbe riportare il M5S alle sue radici.
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(con fonte AdnKronos)
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