
Nato intensifica aiuti all’Ucraina, guerra con Russia entra in fase cruciale
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Kiev conquista territori nella regione di Kursk, ma la situazione nel Donetsk resta critica. La NATO e l’UE valutano nuove misure di supporto, inclusa la possibilità di addestrare soldati ucraini sul suolo nazionale
La NATO si prepara ad aumentare il sostegno militare all’Ucraina in un momento critico della guerra contro la Russia, che ormai prosegue da oltre 900 giorni. Kiev, nonostante la resistenza russa, ha ottenuto significativi progressi nella regione di Kursk, controllando oltre 1200 km² e intensificando le operazioni nella zona di Belgorod. Tuttavia, la situazione resta estremamente difficile nell’est dell’Ucraina, dove le forze russe continuano a esercitare una forte pressione su Prokovsk, un nodo logistico chiave per l’esercito ucraino.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che la situazione nel Donetsk è “estremamente difficile”, con le forze russe che concentrano i loro sforzi su questa area. Nel suo discorso quotidiano alla nazione, Zelensky ha elogiato la capacità di risposta delle forze armate ucraine, sottolineando l’importanza degli ultimi successi nella regione di Kursk, dove le forze ucraine hanno conquistato nuove posizioni e fatto prigionieri russi.
Nel frattempo, il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha dichiarato che gli alleati continueranno a incrementare il supporto militare all’Ucraina, sottolineando la necessità di fornire ulteriori equipaggiamenti e munizioni per permettere a Kiev di difendersi dall’invasione russa. Questa dichiarazione è arrivata dopo un incontro del Consiglio NATO-Ucraina, in cui i recenti attacchi russi contro civili e infrastrutture ucraine sono stati condannati con forza.
Parallelamente, l’Unione Europea sta valutando la possibilità di addestrare soldati ucraini direttamente sul territorio ucraino, qualora venissero soddisfatte le condizioni politiche e operative necessarie. Un documento del Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) ha analizzato i rischi e i benefici di tale operazione, evidenziando che una presenza militare dell’UE in Ucraina potrebbe essere percepita dalla Russia come una provocazione e che proteggere gli addestratori europei sul suolo ucraino sarebbe difficile.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso apertura verso questa possibilità, sostenuto da Paesi come la Lituania, mentre la Germania ha mostrato preoccupazioni per le potenziali tensioni con la Russia e i rischi per la sicurezza degli istruttori. Il documento è stato discusso dagli ambasciatori nel Comitato politico e di sicurezza dell’UE e sarà all’ordine del giorno delle prossime riunioni dei ministri degli Esteri e della Difesa.
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(con fonte AdnKronos)
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