Raid aerei israeliani in Yemen: colpiti gli Houthi dopo attacco drone a Tel Aviv
Escalation di tensioni dopo il lancio di un drone verso Israele. Netanyahu agli Houthi: “Non sottovalutateci”. Colpita la città portuale di Hodeida
Ci sono “morti e feriti” nei raid aerei israeliani sulla città portuale di Hodeida, sul Mar Rosso, nello Yemen occidentale. Questo è quanto riferito dal ministero della Sanità dello Yemen, sotto il controllo degli Houthi, sebbene non sia stato fornito un bilancio preciso. Gli attacchi sono stati condotti in risposta al lancio di un drone da parte dei miliziani sciiti Houthi contro Tel Aviv, che ha provocato la morte di un cittadino israeliano.
Mohammed al-Bukhaiti, membro dell’ufficio politico degli Houthi, ha dichiarato sui social media: “L’entità sionista pagherà un prezzo per aver preso di mira strutture civili e risponderemo all’escalation con l’escalation”. I raid israeliani hanno colpito il porto di Hodeida, inclusi un deposito di carburante, raffinerie di petrolio e la centrale elettrica di Ras Khatib, utilizzata per alimentare la città.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha avvertito: “Ho un messaggio per i nemici di Israele: non sottovalutateci. Ci difenderemo su ogni fronte e con ogni mezzo. Chiunque voglia attaccarci pagherà un prezzo. Il porto che abbiamo attaccato non era un’area innocente, era usato per scopi militari e come punto di ingresso di armi letali fornite agli Houthi tramite l’Iran”.
Secondo l’emittente Al Arabiya, l’operazione è stata condotta da 12 aerei israeliani, tra cui F-35. Un portavoce delle forze israeliane ha confermato che gli obiettivi militari Houthi nell’area del porto di Al Hudaydah sono stati colpiti, sottolineando che gli attacchi erano una risposta alle centinaia di attacchi condotti dagli Houthi contro Israele negli ultimi mesi.
Daniel Hagari, portavoce dell’esercito israeliano, ha dichiarato: “I nostri piloti hanno attaccato il porto, la rotta che fornisce armi ed equipaggiamento iraniani. Non abbiamo intenzione di attaccare la popolazione dello Yemen. Gli Houthi diretti dall’Iran hanno attaccato decine di navi, le sue azioni terroristiche sono controllate dall’Iran e mettono in pericolo il canale di Suez e il commercio mondiale”.
Channel 12, ripreso da Times of Israel, ha riferito che Israele ha informato preventivamente gli Stati Uniti e altri Paesi, tra cui “presumibilmente” l’Egitto, riguardo ai raid. L’operazione, pianificata in precedenza, è stata approvata oggi dai ministri del gabinetto di sicurezza durante una riunione convocata in via eccezionale durante lo shabbat.
Yoav Gallant, ministro della Difesa israeliano, ha dichiarato: “L’incendio che sta bruciando a Hodeida si vede per il Medio Oriente e ha un chiaro messaggio: gli Houthi ci hanno attaccato oltre 200 volte, per la prima volta hanno messo in pericolo cittadini israeliani, e noi li colpiamo. E lo faremo in qualsiasi posto sia necessario”.
Un portavoce della Casa Bianca ha precisato al Times of Israel che “gli Stati Uniti non sono coinvolti nei raid oggi in Yemen”, aggiungendo che “riconosciamo pienamente il diritto all’autodifesa di Israele”. Fonti americane confermano di essere state in contatto con Israele dopo il raid di ieri degli Houthi a Tel Aviv.
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(con fonte AdnKronos)
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